MIRó! Sogno e colore

© SUCCESSIÓ MIRÓ by SIAE 2012 | Joan Miró, Oiseaux, 1973, olio e acrilico su tela, 115,5x88,5 cm

 

Dal 11 Aprile 2017 al 17 Settembre 2017

Bologna

Luogo: Palazzo Albergati

Indirizzo: via Saragozza 28

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20
 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Curatori: Pilar Baos Rodríguez, Francisco Copado Carralero

Enti promotori:

  • Patrocinio del Comune di Bologna

Costo del biglietto: intero € 14, ridotto € 12, gruppi € 10, scuole € 5, bambini € 6. Gratuito Bambini fino a 4 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito

Telefono per informazioni: +39 051 030141

E-Mail info: info@arthemisia.it

Sito ufficiale: http://www.palazzoalbergati.com



Trasgressivo, anticonformista e selvaggio, l’artista catalano per tutta la vita ha affiancato alla sua anima più contemplativa una poetica unica tra sogno e colore, così da sfuggire alla banalità e al convenzionalismo, dando vita a un linguaggio artistico universale ma allo stesso tempo unico e personale.

La mostra MIRó! Sogno e colore - a Palazzo Albergati l’11 aprile - vuole raccontare il codice artistico del genio spagnolo: una rassegna esaustiva della sua opera che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avanguardie europee.
130 Opere tra cui 100 olii di sorprendente bellezza e di grande formato raccontano a Bologna la sua storia che si intreccia con quella variopinta e fascinosa dell’isola di Maiorca dove Miró visse dal 1956 fino alla morte nel 1983. Quì concretizzò il suo grande desiderio, ovvero di poter creare in un ampio spazio tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli.

E da dopo la sua morte, proprio a Maiorca, la Fondazione Pilar i Joan Miró – da dove provengono tutte le opere in mostra - custodisce una collezione donata dall’artista e da sua moglie che conta 5000 pezzi e che conserva ancora (nel bianco edificio inondato di luce sospeso nel verde che era il suo studio) pennelli, tavolozze e attrezzi del mestiere rimasti lì dal giorno in cui è morto, come lui li aveva lasciati.

Lo studio - che Miró aveva tanto desiderato - è ricostruito scenograficamente all’interno degli spazi di Palazzo Albergati.
Sogno e colore di Mirò, la sua interiorità e il modo di pensare, il profondo attaccamento alle sue radici e identità, la continua ricerca di novità: queste le chiavi per comprendere capolavori come Femme au clair de lune (1966), Oiseaux (1973) e Femme dans la rue (1973) oltre a schizzi - tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University - tutti provenienti da Palma di Maiorca, tutti esposti a Bologna per raccontare la sperimentazione ricercata da Mirò all’interno delle principali correnti artistiche del ventesimo secolo come il Dadaismo, il Surrealismo e l’Espressionismo.

Con il patrocinio del Comune di Bologna, MIRó! Sogno e colore a Palazzo Albergati di Bologna dall’11 aprile al 17 settembre è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Fondazione Pilar e Joan Miro di Maiorca e curata da Pilar Baos Rodríguez e Francisco Copado Carralero.

La mostra MIRó! Sogno e colore è dedicata alla memoria del Maestro Camillo Bersani, recentemente scomparso.
Camillo Bersani, artista e scultore bolognese, discreto ed entusiasta allo stesso tempo, ha permesso che Palazzo Albergati - di proprietà della famiglia - diventasse uno dei più importanti luoghi espositivi in Italia. E di questo il Gruppo Arthemisia gliene sarà sempre grato.


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