Flavio Favelli. La Vetrina dell'Ostensione VI
Dal 24 Gennaio 2014 al 25 Gennaio 2014
Bologna
Luogo: Oratorio di San Filippo Neri
Indirizzo: via Manzoni 5
Orari: venerdì 18-22; sabato 10-24, performance alle 20.45
Curatori: Maura Pozzati
Enti promotori:
- Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 2962503/ 320 4395813
E-Mail info: ufficiostampa@fondazionedelmonte.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionedelmonte.it
Flavio Favelli dialoga con lo spazio barocco dell’Oratorio di San Filippo Neri durante la notte bianca di Arte Fiera, sabato 25 gennaio, con la sua opera/performance La Vetrina dell’Ostensione VI. 19 minuti d’insostenibile bellezza, visitabile già dal pomeriggio precedente. L’opera fa parte di una serie, iniziata dall’artista nel 2001, nella quale Favelli si mette in scena: in una vetrina, che diventa una sorta di palcoscenico, oggetti, piccoli arredi e sculture costituiranno un'unica grande installazione per stabilire nuove relazioni e originare azioni diverse. L’artista trasformerà il palco dell’Oratorio portando le sue sculture e costruendo una sorta di gabbia nella quale si muoverà insieme a tre persone. Durante la performance, della durata di 19 minuti, l’artista attraverserà questo panorama come se si trovasse davanti a uno specchio che ha bisogno di essere guardato per potersi attivare.
“Nel 2001 mi sono messo in vetrina in via Rialto a Bologna e ho cercato di rifare tutto. La Vetrina dell’Ostensione – dice Flavio Favelli – lo dovevo fare davanti alla strada perché sarebbe potuto passare anche mio nonno mentre portava a casa il Pane Speziale di Billi o gli alchechengi al cioccolato di Atti. Dovevo espormi perché queste cose o si fanno in prima persona o non valgono nulla. Vetrina perché ero in vetrina di un negozio sfitto e volevo mostrare il mio corpo insieme a tutti i miei vestiti. Per il suo matrimonio negli anni ‘20 mia nonna aveva la volpe bianca e una calotta di piume, mio nonno era in uniforme e tutto era esposto ed esibito insieme al corpo di Cristo col suo Preziosissimo Sangue. Tutto era un’Ostensione”.
Flavio Favelli vive e lavora a Savigno (Bologna). La sua ricerca artistica rimanda alla quotidianità e al suo vissuto personale. L’artista realizza delle performance-azioni nelle quali crea uno spazio fisico e mentale che modifica le percezioni degli spettatori.
“Nel 2001 mi sono messo in vetrina in via Rialto a Bologna e ho cercato di rifare tutto. La Vetrina dell’Ostensione – dice Flavio Favelli – lo dovevo fare davanti alla strada perché sarebbe potuto passare anche mio nonno mentre portava a casa il Pane Speziale di Billi o gli alchechengi al cioccolato di Atti. Dovevo espormi perché queste cose o si fanno in prima persona o non valgono nulla. Vetrina perché ero in vetrina di un negozio sfitto e volevo mostrare il mio corpo insieme a tutti i miei vestiti. Per il suo matrimonio negli anni ‘20 mia nonna aveva la volpe bianca e una calotta di piume, mio nonno era in uniforme e tutto era esposto ed esibito insieme al corpo di Cristo col suo Preziosissimo Sangue. Tutto era un’Ostensione”.
Flavio Favelli vive e lavora a Savigno (Bologna). La sua ricerca artistica rimanda alla quotidianità e al suo vissuto personale. L’artista realizza delle performance-azioni nelle quali crea uno spazio fisico e mentale che modifica le percezioni degli spettatori.
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