David Lynch. The Factory Photographs
![David Lynch. The Factory Photographs, MAST, Bologna David Lynch. The Factory Photographs, MAST, Bologna](http://www.arte.it/foto/600x450/a3/25269-banner-web.jpg)
David Lynch. The Factory Photographs, MAST, Bologna
Dal 17 Settembre 2014 al 31 Dicembre 2014
Bologna
Luogo: MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia
Indirizzo: via Speranza 42
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Petra Giloy-Hirtz, MAST, The Photographers’ Gallery
E-Mail info: staff@fondazionemast.org
Sito ufficiale: http://www.mast.org
MAST presenta in anteprima nazionale The Factory Photographs di David Lynch.
Queste fotografie in bianco e nero testimoniano la fascinazione di Lynch per le fabbriche, la sua passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchinari, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali imponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scomparendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenografie per storie cariche di quell’aura emozionale caratteristica di Lynch.
Le fotografie sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. È come se la fuliggine, i vapori o le polveri sottili che avvolgevano quei luoghi si fossero posate sulla superficie della carta: ne risultano immagini di straordinaria potenza sensoriale, come disegni fatti a carboncino, in cui il nero carico delle linee nitide, grafiche, taglia il grigio scuro dei campi.
L’inconfondibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.
David Lynch, icona del cinema americano, è nato nel 1946 a Missoula, nel Montana, e vive a Los Angeles: è regista, sceneggiatore, produttore, pittore, musicista, designer e fotografo. La sua formazione accademica è nel campo della pittura: studente alla Pennsylvania Academy of Fine Arts di Philadelphia, realizza qui, nel 1966, il suo primo cortometraggio. Si trasferisce in seguito a Los Angeles; il suo primo film Eraserhead (1977) diventa ben presto un “cult classic”. Per The Elephant Man (1980), Velluto Blu (1986) e Mulholland Drive (2001) ha ricevuto la nomination all’Oscar per la migliore regia.Dune (1984), Cuore selvaggio (1990), Lost Highway (1997), Una storia vera (1999), INLAND EMPIRE (2006) e la serie televisiva Twin Peaks(1990 -1991) hanno ottenuto numerosi riconoscimenti.
Queste fotografie in bianco e nero testimoniano la fascinazione di Lynch per le fabbriche, la sua passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchinari, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali imponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scomparendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenografie per storie cariche di quell’aura emozionale caratteristica di Lynch.
Le fotografie sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. È come se la fuliggine, i vapori o le polveri sottili che avvolgevano quei luoghi si fossero posate sulla superficie della carta: ne risultano immagini di straordinaria potenza sensoriale, come disegni fatti a carboncino, in cui il nero carico delle linee nitide, grafiche, taglia il grigio scuro dei campi.
L’inconfondibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.
David Lynch, icona del cinema americano, è nato nel 1946 a Missoula, nel Montana, e vive a Los Angeles: è regista, sceneggiatore, produttore, pittore, musicista, designer e fotografo. La sua formazione accademica è nel campo della pittura: studente alla Pennsylvania Academy of Fine Arts di Philadelphia, realizza qui, nel 1966, il suo primo cortometraggio. Si trasferisce in seguito a Los Angeles; il suo primo film Eraserhead (1977) diventa ben presto un “cult classic”. Per The Elephant Man (1980), Velluto Blu (1986) e Mulholland Drive (2001) ha ricevuto la nomination all’Oscar per la migliore regia.Dune (1984), Cuore selvaggio (1990), Lost Highway (1997), Una storia vera (1999), INLAND EMPIRE (2006) e la serie televisiva Twin Peaks(1990 -1991) hanno ottenuto numerosi riconoscimenti.
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