Coralie Maneri. Ethiopia

Coralie Maneri. Ethiopia, Palazzo d’Accursio, Bologna
Dal 01 Marzo 2014 al 23 Marzo 2014
Bologna
Luogo: Palazzo d’Accursio
Indirizzo: piazza Maggiore 6
Orari: feriali 8-19; festivi 9-19
Enti promotori:
- Comune di Bologna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 392 3136290
E-Mail info: gregorio.maraschini@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.ilmondodicoralie.com
Sabato 1° marzo 2014 alle ore 17 sarà inaugurata presso la Sala Manica Lunga del Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore a Bologna, la mostra fotografica “Ethiopia” di Coralie Maneri. L’esposizione è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Bologna.
“Si dice che un’immagine può aiutare una persona a viaggiare, che osservare una fotografia può condurre lontano, in un altro tempo o in un altro luogo. Appena le ho viste, le foto in bianco e nero di “Ethiopia” mi hanno fatto esattamente questo effetto. L’Africa bisogna vederla con i propri occhi, è vero. Quando non si può, foto così belle aiutano molto.”
Walter Veltroni
“Le immagini gentili di Coralie non ci consolano in falsi stupori, non ci inducono allo scandalo, non reclamano pietà per chi vive in condizioni diverse, neanche ci fanno indignare. Al contrario di quel che ancora si vede in molto foto-giornalismo le sue immagini non nascondono una povera e superficiale analisi della realtà dietro una apparente vicinanza e sfruttando l’umana empatia che questa crea. L’apparente distanza che le sue immagini impongono è una distanza che non fa disperdere lo sguardo, è, anzi, una distanza che costringe a una proficua osservazione del dettaglio. Nelle sue immagini non troveremo smorfie tragiche o caricaturali su corpi scomposti, troveremo solo confronti di esseri umani di pari e indiscutibile dignità.”
Andrea Calabresi
Sono ormai più di sei anni che Coralie Maneri viaggia in Etiopia per documentare attraverso le immagini progetti di cooperazione internazionale. Il senso delle sue immagini non è esprimere un mondo diverso dal nostro né mettere in evidenza un disagio sociale, bensì testimoniare importanti momenti di condivisione vissuti durante i suoi viaggi. L’autrice ha avuto modo di entrare in contatto con molteplici realtà trovandosi a fotografare paesaggi mozzafiato, scuole, carceri, cerimonie religiose e ospedali negli angoli più remoti di questo affascinante territorio, e ha avuto l’opportunità di scoprire un paese fragile e forte allo stesso tempo, ricco di spiritualità e di solidarietà commovente; un paese di grande accoglienza la cui gente si mostra fiera dell’antichità della propria stirpe nonostante le difficoltà legate a siccità, emergenza idrica, condizioni sanitarie inadeguate, coesistenza di diverse etnie e fedi religiose e ad uno sviluppo demografico difficilmente contenibile.
La mostra si compone di 27 immagini in bianco e nero stampate su carta Hahnemühle FineArt Baryta 325 gsm 40x60 cm, tratte dal libro “Ethiopia” con prefazione di Walter Veltroni e introduzione di Andrea Calabresi, CartaCanta editore.
Le immagini di Coralie Maneri raccolte in questo volume, sono uno strumento di visibilità atta a raccogliere fondi tramite la Fondazione Butterfly onlus, per la realizzazione di un pozzo d'acqua potabile in un Paese del corno d'Africa tra i più poveri del mondo, dove la siccità e le fonti di approvvigionamento idrico malsano mettono troppo spesso a rischio la sopravvivenza della popolazione.
Coralie Maneri, (Varese, 1980) si laurea in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2005, dopo una permanenza di due anni presso l’Univesidad Computense di Madrid, dove ha anche l'opportunità di approfondire la tecnica fotografica. Nel 2009 si specializza in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica presso l'Accademia di Brera a Milano. Dal 2007 opera come freelance per documentare progetti umanitari nel mondo.
“Si dice che un’immagine può aiutare una persona a viaggiare, che osservare una fotografia può condurre lontano, in un altro tempo o in un altro luogo. Appena le ho viste, le foto in bianco e nero di “Ethiopia” mi hanno fatto esattamente questo effetto. L’Africa bisogna vederla con i propri occhi, è vero. Quando non si può, foto così belle aiutano molto.”
Walter Veltroni
“Le immagini gentili di Coralie non ci consolano in falsi stupori, non ci inducono allo scandalo, non reclamano pietà per chi vive in condizioni diverse, neanche ci fanno indignare. Al contrario di quel che ancora si vede in molto foto-giornalismo le sue immagini non nascondono una povera e superficiale analisi della realtà dietro una apparente vicinanza e sfruttando l’umana empatia che questa crea. L’apparente distanza che le sue immagini impongono è una distanza che non fa disperdere lo sguardo, è, anzi, una distanza che costringe a una proficua osservazione del dettaglio. Nelle sue immagini non troveremo smorfie tragiche o caricaturali su corpi scomposti, troveremo solo confronti di esseri umani di pari e indiscutibile dignità.”
Andrea Calabresi
Sono ormai più di sei anni che Coralie Maneri viaggia in Etiopia per documentare attraverso le immagini progetti di cooperazione internazionale. Il senso delle sue immagini non è esprimere un mondo diverso dal nostro né mettere in evidenza un disagio sociale, bensì testimoniare importanti momenti di condivisione vissuti durante i suoi viaggi. L’autrice ha avuto modo di entrare in contatto con molteplici realtà trovandosi a fotografare paesaggi mozzafiato, scuole, carceri, cerimonie religiose e ospedali negli angoli più remoti di questo affascinante territorio, e ha avuto l’opportunità di scoprire un paese fragile e forte allo stesso tempo, ricco di spiritualità e di solidarietà commovente; un paese di grande accoglienza la cui gente si mostra fiera dell’antichità della propria stirpe nonostante le difficoltà legate a siccità, emergenza idrica, condizioni sanitarie inadeguate, coesistenza di diverse etnie e fedi religiose e ad uno sviluppo demografico difficilmente contenibile.
La mostra si compone di 27 immagini in bianco e nero stampate su carta Hahnemühle FineArt Baryta 325 gsm 40x60 cm, tratte dal libro “Ethiopia” con prefazione di Walter Veltroni e introduzione di Andrea Calabresi, CartaCanta editore.
Le immagini di Coralie Maneri raccolte in questo volume, sono uno strumento di visibilità atta a raccogliere fondi tramite la Fondazione Butterfly onlus, per la realizzazione di un pozzo d'acqua potabile in un Paese del corno d'Africa tra i più poveri del mondo, dove la siccità e le fonti di approvvigionamento idrico malsano mettono troppo spesso a rischio la sopravvivenza della popolazione.
Coralie Maneri, (Varese, 1980) si laurea in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2005, dopo una permanenza di due anni presso l’Univesidad Computense di Madrid, dove ha anche l'opportunità di approfondire la tecnica fotografica. Nel 2009 si specializza in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica presso l'Accademia di Brera a Milano. Dal 2007 opera come freelance per documentare progetti umanitari nel mondo.
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