Quando l'Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento

Quando l'Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento

 

Dal 16 Aprile 2016 al 10 Luglio 2016

Bergamo

Luogo: Palazzo del Podestà

Indirizzo: piazza Vecchia

Enti promotori:

  • Comune di Bergamo
  • Associazione culturale Roberto Almagià-Associazione Italiana Collezionisti di Cartografia Antica
  • Biblioteca Civica Angelo Mai

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4, gratuito fino a 18 anni, disabili e giornalisti (dal 29 aprile al 3 luglio biglietto valido anche per l’ingresso alla mostra “Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo”, Palazzo della Ragione)

Telefono per informazioni: +39 035 247116

E-Mail info: info@bergamoestoria.it



Alla scoperta del Mondo Nuovo attraverso rari e preziosi capolavori di cartografi, stampatori e incisori dell'Italia del Rinascimento. Un viaggio attraverso terre appena scoperte ed altre credute esistenti, tra mostri marini, animali misteriosi, spezie preziose e ricchezze da conquistare.
I visitatori come esploratori di un secolo -il Cinquecento- in cui il mondo si ridisegna completamente grazie ad un riconosciuto primato degli Italiani d'allora: la creazione di carte geografiche. 

Dal 16 aprile al 10 luglio, la Fondazione Bergamo nella storia rilancia Palazzo del Podestà / Museo del ‘500, nel cuore di Bergamo Alta, con una nuova stagione di iniziative intorno alla mostra “Quando l'Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”.
La mostra, promossa in collaborazione con Comune di Bergamo, Associazione culturale Roberto Almagià-Associazione Italiana Collezionisti di Cartografia Antica e Biblioteca Civica Angelo Mai, celebra l’abilità di cartografi, stampatori e incisori italiani del Cinquecento, raccontando di un'epoca in cui l'Italia aveva un riconosciuto primato: la creazione di carte geografiche, strumenti di conoscenza con tutte le caratteristiche di opere d’arte. 

Il percorso della mostra si snoda tra le sale del Museo del ‘500 e la Sala Giuristi. Il Museo, attraverso l'esposizione di preziose carte e libri antichi, offre al visitatore le coordinate per capire i grandi cambiamenti culturali e tecnici, di cui l'Italia del Rinascimento è interprete e protagonista. Nella Sala dei Giuristi, invece, è proposta una vera e propria immersione nell’universo affascinante della cartografia: oltre 70 carte geografiche, tra cui alcuni pezzi unici, ricostruiscono virtualmente un atlante composito e con esso la visione che del mondo - dal globo fino alle singole città - si aveva nel Cinquecento. 

Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, infatti, i grandi viaggi di esplorazione – di esperti navigatori italiani come Colombo, Vespucci, Da Verrazzano - rivoluzionano la visione del mondo fino ad allora conosciuto, sconvolgono gli equilibri politici ed economici della Vecchia Europa ed aprono la strada alla percezione del Mondo come Nuovo.
Le scoperte geografiche, frutto del sapere esperto di grandi navigatori italiani, vengono trasferite e disegnate su carte e mappe, realizzate da capaci professionisti, artisti, incisori, stampatori, dell’Italia del Rinascimento.

È l’Italia a disegnare il mondo d’allora: Firenze, Roma e Venezia detengono il primato nella produzione e il commercio di carte geografiche. Paolo Forlani, Ferrando Bertelli, Giacomo Gastaldi sono solo alcuni dei nomi di grandi professionisti del Rinascimento. A Roma, nel 1570, Antoine Lafréry, stampatore ed editore francese a capo di una fiorente bottega, pubblica la prima raccolta miscellanea di carte geografiche e vedute di città, realizzando così il primo “atlante” moderno. In mostra, in una ideale ricostruzione dell’atlante composito di Lafréry, carte geografiche rare e preziose, veri tesori del Rinascimento, disegnano la visione cinquecentesca del mondo. 
Dal macro al micromondo, seguendo il percorso espositivo il visitatore compirà un vero e proprio viaggio: potrà fissare la propria rotta su carte che rappresentano tutto il globo terrestre, attraversando i continenti, spingendosi verso terre lontane, tra luoghi appena scoperti ed altri sino
ad allora soltanto immaginati, dalla terra nuova dell’America ai tesori d’Oriente, dalla leggendaria Frislandia fino all'Europa. Da qui potrà cominciare un tour nell'Italia dell'epoca e sostare in alcune sue città.
Un viaggio nello spazio e nel tempo, tra mondi ovali, a forma di cuore o a spicchi, navigando lungo la raya, che divideva tra Spagna e Portogallo le nuove terre conquistate dall’Europa, o in cammino con Marco Polo sulla Via della Seta. E poi, la guerra “sulla carta” tra cristiani e turcheschi, la misteriosa isola di Frislandia che compare nel Mare del Nord, le carte di governo della Serenissima. Per entrare, infine, nella bottega del cartografo e scoprire l’invenzione di nuovi strumenti per rilevare le distanze, i meccanismi del mercato editoriale e dell’esibizione della carta geografica come status symbol.
In filigrana al percorso: profumi di pepe, zenzero, cannella, chiodi di garofano, noce moscata e tutte le altre merci preziose che arrivano in Europa, dall’Oriente, attraverso le nuove rotte registrate dalle carte del Cinquecento.
La mostra prosegue fuori dal Palazzo del Podestà, nella sala Tassiana della Biblioteca Civica
Angelo Mai, dove la sezione espositiva “Un tesoro riscoperto. L’atlante della Biblioteca Civica Angelo Mai” presenta per la prima volta una preziosa raccolta di carte geografiche del secolo XVI, vero e proprio tesoro riportato alla luce, nel 1979, dal lavoro di ricerca di Lelio Pagani. 

Completano il percorso il catalogo di tutte le opere esposte in mostra e il ricco calendario di iniziative dal titolo “In viaggio nel Cinquecento”, tra incontri di approfondimento, percorsi tematici in mostra, giochi per famiglie alla scoperta del Mondo Nuovo e aperture speciali della Biblioteca Mai.    Orari:
da martedì a domenica 9.30 - 13 / 14.30 - 18; dal 1° giugno al 10 luglio, da martedì a venerdì 9.30 - 13 / 14.30 - 18; sabato e festivi 9.30 - 19.
 

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