Palma il Vecchio. Lo sguardo della bellezza
Palma il Vecchio , Madonna con il Bambino in trono tra le sante Barbara e Cristina e due committenti. Olio su tela. Roma, Galleria Borghese . © "per gentile concessione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma"
Dal 13 Marzo 2015 al 21 Giugno 2015
Bergamo
Luogo: Accademia Carrara/GAMeC
Indirizzo: via San Tomaso 53
Orari: da lunedì a giovedì 9-19; venerdì, sabato, domenica e festivi 9-20
Curatori: Giovanni C.F. Villa
Enti promotori:
- Comune di Bergamo
- Fondazione Credito Bergamasco
Costo del biglietto: open € 14, intero € 12, ridotto € 10 / € 9, gratuito under 6
Telefono per informazioni: +39 035 0930166
E-Mail info: info@ilpalma.it
Sito ufficiale: http://palmailvecchio.it/
In occasione di EXPO 2015 a Milano, il Comune di Bergamo e la Fondazione Credito Bergamasco si fanno promotori della prima grande retrospettiva dedicata a Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina, Bergamo 1480 circa – Venezia 1528), a cura di Giovanni C.F. Villa, prodotta e organizzata da ComunicaMente srl.
A Palma il Vecchio sono stati dedicati ben nove studi monografici, ma mai l’artista è stato celebrato con una mostra monografica. Vi è dunque l’opportunità di realizzare un grande momento espositivo di richiamo internazionale, nel suo luogo d’origine, celebrando un protagonista del rinascimento veneto accanto a Tiziano e dopo Giorgione; un evento unico e irripetibile che vede per la prima volta riuniti i capolavori assoluti di Palma, provenienti dall’Italia e dall’estero, numerosi dei quali restaurati per l’occasione.
Grazie all’eccezionale sostegno delle maggiori istituzioni museali del mondo – il Musée du Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, l’Hermitage di San Pietroburgo, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Gemäldegalerie di Dresda, il Philadelphia Museum of Art, lo Staatliche Museen di Berlino, e i grandi musei italiani come gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, solo per citarne alcuni – sarà possibile ammirare a Bergamo, per cento giorni, i massimi capolavori di uno dei geni indiscussi del Rinascimento italiano.
Palma è maestro nel dare vita a languide figure femminili che ne segnano il percorso e la carriera divenendo così il grande interprete di una bellezza femminile, tratteggiata con immediata sensualità, che darà vita all’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo.
Palma il Vecchio esegue opere che vengono presto idealizzate e ricercate dai collezionisti, tanto da creare un vero e proprio mito dell’artista. Un’arte, la sua, che sviluppa temi mitologici e allegorici ma anche sacre conversazioni in straordinarie ambientazioni paesaggistiche.
Quella di Palma è una poesia fatta di sguardi, racconti, nostalgia, scoperte e aperture con immancabili rimandi ai luoghi natii donandoci una raffigurazione della spettacolosa bellezza del visibile ancora oggi apprezzabile nella spettacolare marca bergamasca.
Una mostra non solo da guardare ma da vivere.
A Palma il Vecchio sono stati dedicati ben nove studi monografici, ma mai l’artista è stato celebrato con una mostra monografica. Vi è dunque l’opportunità di realizzare un grande momento espositivo di richiamo internazionale, nel suo luogo d’origine, celebrando un protagonista del rinascimento veneto accanto a Tiziano e dopo Giorgione; un evento unico e irripetibile che vede per la prima volta riuniti i capolavori assoluti di Palma, provenienti dall’Italia e dall’estero, numerosi dei quali restaurati per l’occasione.
Grazie all’eccezionale sostegno delle maggiori istituzioni museali del mondo – il Musée du Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, l’Hermitage di San Pietroburgo, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Gemäldegalerie di Dresda, il Philadelphia Museum of Art, lo Staatliche Museen di Berlino, e i grandi musei italiani come gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, solo per citarne alcuni – sarà possibile ammirare a Bergamo, per cento giorni, i massimi capolavori di uno dei geni indiscussi del Rinascimento italiano.
Palma è maestro nel dare vita a languide figure femminili che ne segnano il percorso e la carriera divenendo così il grande interprete di una bellezza femminile, tratteggiata con immediata sensualità, che darà vita all’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo.
Palma il Vecchio esegue opere che vengono presto idealizzate e ricercate dai collezionisti, tanto da creare un vero e proprio mito dell’artista. Un’arte, la sua, che sviluppa temi mitologici e allegorici ma anche sacre conversazioni in straordinarie ambientazioni paesaggistiche.
Quella di Palma è una poesia fatta di sguardi, racconti, nostalgia, scoperte e aperture con immancabili rimandi ai luoghi natii donandoci una raffigurazione della spettacolosa bellezza del visibile ancora oggi apprezzabile nella spettacolare marca bergamasca.
Una mostra non solo da guardare ma da vivere.
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