Grayson Revoir

Grayson Revoir, Thomas Brambilla, Bergamo
Dal 20 Gennaio 2013 al 31 Marzo 2013
Bergamo
Luogo: Thomas Brambilla
Indirizzo: via Casalino 25
Orari: da martedì a sabato 14-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 035 247418
E-Mail info: info@thomasbrambilla.com
Sito ufficiale: http://www.thomasbrambilla.com
La galleria Thomas Brambilla è lieta di annunciare per Sabato 19 Gennaio 2013 l’inaugurazione della mostra personale di Grayson Revoir.
Nato nel 1983 a San Francisco, in California, Grayson Revoir vive e lavora a New York. Due sono gli artisti di riferimento per Grayson Revoir: Edvard Munch e Günther Uecker. Per il secondo il riferimento è scontato. Basta guardare i lavori di Grayson che sono tavoli, scale e pannelli di legno trafitti da una moltitudine di viti, chiodi, bulloni, lasciati poi all’aperto sotto la pioggia, e quindi pieni di macchie e striscie di ruggine.
Per il primo invece la vicinanza è data dalla cura da cavallo a cui Revoir, esattamente come Munch, sottopone i suoi lavori. Dopo aver distrutto una scala o un tavolo piuttosto che un pannello di legno, Grayson li abbandona sul soffitto della sua casa di Bushwick aspettando che piova.
Non concede nulla all’estetica Revoir. Non concede nulla all’appagamento sensoriale. Semplicemente devasta l’opera come se fosse una necessità brutale a guidarlo, un istinto primitivo. Una performance fisica di violenza. Uno stupro. Uno stupro necessario per dialogare con la storia dell’arte. Con i buchi di Fontana o con i “fire paintings” di Yves Klein piuttosto che, anche se con tutte le dovute distanze, con il dripping di Jackson Pollock.
Nato nel 1983 a San Francisco, in California, Grayson Revoir vive e lavora a New York. Due sono gli artisti di riferimento per Grayson Revoir: Edvard Munch e Günther Uecker. Per il secondo il riferimento è scontato. Basta guardare i lavori di Grayson che sono tavoli, scale e pannelli di legno trafitti da una moltitudine di viti, chiodi, bulloni, lasciati poi all’aperto sotto la pioggia, e quindi pieni di macchie e striscie di ruggine.
Per il primo invece la vicinanza è data dalla cura da cavallo a cui Revoir, esattamente come Munch, sottopone i suoi lavori. Dopo aver distrutto una scala o un tavolo piuttosto che un pannello di legno, Grayson li abbandona sul soffitto della sua casa di Bushwick aspettando che piova.
Non concede nulla all’estetica Revoir. Non concede nulla all’appagamento sensoriale. Semplicemente devasta l’opera come se fosse una necessità brutale a guidarlo, un istinto primitivo. Una performance fisica di violenza. Uno stupro. Uno stupro necessario per dialogare con la storia dell’arte. Con i buchi di Fontana o con i “fire paintings” di Yves Klein piuttosto che, anche se con tutte le dovute distanze, con il dripping di Jackson Pollock.
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