Le seduzioni della pittura. Riccardo Tota (1899-1998) tra Andria, Roma e Napoli
Dal 15 Dicembre 2012 al 30 Aprile 2013
Bari
Luogo: Pinacoteca Provinciale di Bari Corrado Giaquinto
Indirizzo: via Spalato 19
Orari: da martedì a sabato 9-19; domenica 9-13
Enti promotori:
- Provincia di Bari
Costo del biglietto: € 2.58; gratuito minori di 18 anni e over 60
Telefono per informazioni: +39 080 5412421-2-3-4-5-6-7
E-Mail info: pinacotecaprov.bari@tin.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.ba.it/
La mostra intende rendere nota, nel suo sviluppo cronologico e tematico e nelle sue valenze critiche, la ricca produzione dell’artista e si presenta come la possibilità veramente unica di poter conoscere una vasta selezione, per lo più inedita, della produzione di questo pittore di eccezionale talento ma assai poco conosciuto e studiato.
La mostra sarà corredata da un catalogo a colori, contenente tutte le foto delle opere esposte, accompagnate dalle relative schede scientifiche e da testi critici.
Nelle raccolte di musei pugliesi relative all’arte dell’Otto e Novecento, in particolare in quella della Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto” di Bari, figurano decine e decine di opere di pittori e scultori semisconosciuti, le cui indubbie doti artistiche contrastano col pressoché totale oblio cui il tempo li ha inspiegabilmente condannati. La politica di scavo e recupero alla conoscenza di personalità di artisti pugliesi o attivi in Puglia presenti nelle collezioni, oggi purtroppo poco noti o del tutto dimenticati, avviata con la mostra dedicata allo scultore barese Gaetano Stella (1883-1968), tenutasi fra il 2008 e il 2009, e quella dedicata allo scultore abruzzese a lungo attivo a Trinitapoli, Antonio di Pillo (26 novembre 2011-30 marzo 2012), si arricchisce di un importante tassello con l’iniziativa espositiva che ci si propone di organizzare per la fine del prossimo novembre, riguardante un pittore di eccezionale talento qual è il pressoché ignoto Riccardo Tota, nato ad Andria nel 1899, e morto a Napoli nel 1998: un artista, peraltro, non certo autodidatta, visto che la sua formazione è avvenuta presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Roma. La mostra intende rendere nota, nel suo sviluppo cronologico e tematico, e nelle sue valenze critiche, la ricca produzione dell’artista, consistente in diverse centinaia di dipinti e si presenta come la possibilità veramente unica di poter conoscere una vasta selezione, per lo più inedita, della produzione dell’artista di proprietà della famiglia, cui si aggiungeranno altre opere di proprietà privata sparse tra la Puglia, Napoli e Roma, nonché le opere di proprietà pubblica (Pinacoteca Provinciale di Bari, Istituto “P. Giannone” di Foggia, Galleria d’Arte Moderna di Roma, Senato della Repubblica, ecc.).
Grande maestro dedito soprattutto alla ritrattistica e autore di una galleria di personaggi di straordinaria forza introspettiva e cromatica, il Tota è stato anche valente paesaggista, erede di una tradizione che in Puglia ha avuto i suoi inizi con Giuseppe de Nittis, per continuare con Stifano, De Robertis, Martinelli, Francesco Spizzico, Michele Depalma. Interessante anche la sua attività di illustratore di testi scolastici e volumi destinati all’infanzia, di cui restano spesso i bozzetti e le tavole originali.
L’indagine scientifica sull’artista sarà effettuata, sotto la guida di Clara Gelao, da un team di giovani e validi studiosi, che ripercorreranno la vita e le varie fasi della sua produzione e confluirà in un catalogo dove saranno riprodotte tutte le opere in mostra. Si prevedono iniziative collaterali (conferenze sui pittori pugliesi e napoletani suoi contemporanei, visite guidate, concerti).
La mostra sarà corredata da un catalogo a colori, contenente tutte le foto delle opere esposte, accompagnate dalle relative schede scientifiche e da testi critici.
Nelle raccolte di musei pugliesi relative all’arte dell’Otto e Novecento, in particolare in quella della Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto” di Bari, figurano decine e decine di opere di pittori e scultori semisconosciuti, le cui indubbie doti artistiche contrastano col pressoché totale oblio cui il tempo li ha inspiegabilmente condannati. La politica di scavo e recupero alla conoscenza di personalità di artisti pugliesi o attivi in Puglia presenti nelle collezioni, oggi purtroppo poco noti o del tutto dimenticati, avviata con la mostra dedicata allo scultore barese Gaetano Stella (1883-1968), tenutasi fra il 2008 e il 2009, e quella dedicata allo scultore abruzzese a lungo attivo a Trinitapoli, Antonio di Pillo (26 novembre 2011-30 marzo 2012), si arricchisce di un importante tassello con l’iniziativa espositiva che ci si propone di organizzare per la fine del prossimo novembre, riguardante un pittore di eccezionale talento qual è il pressoché ignoto Riccardo Tota, nato ad Andria nel 1899, e morto a Napoli nel 1998: un artista, peraltro, non certo autodidatta, visto che la sua formazione è avvenuta presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Roma. La mostra intende rendere nota, nel suo sviluppo cronologico e tematico, e nelle sue valenze critiche, la ricca produzione dell’artista, consistente in diverse centinaia di dipinti e si presenta come la possibilità veramente unica di poter conoscere una vasta selezione, per lo più inedita, della produzione dell’artista di proprietà della famiglia, cui si aggiungeranno altre opere di proprietà privata sparse tra la Puglia, Napoli e Roma, nonché le opere di proprietà pubblica (Pinacoteca Provinciale di Bari, Istituto “P. Giannone” di Foggia, Galleria d’Arte Moderna di Roma, Senato della Repubblica, ecc.).
Grande maestro dedito soprattutto alla ritrattistica e autore di una galleria di personaggi di straordinaria forza introspettiva e cromatica, il Tota è stato anche valente paesaggista, erede di una tradizione che in Puglia ha avuto i suoi inizi con Giuseppe de Nittis, per continuare con Stifano, De Robertis, Martinelli, Francesco Spizzico, Michele Depalma. Interessante anche la sua attività di illustratore di testi scolastici e volumi destinati all’infanzia, di cui restano spesso i bozzetti e le tavole originali.
L’indagine scientifica sull’artista sarà effettuata, sotto la guida di Clara Gelao, da un team di giovani e validi studiosi, che ripercorreranno la vita e le varie fasi della sua produzione e confluirà in un catalogo dove saranno riprodotte tutte le opere in mostra. Si prevedono iniziative collaterali (conferenze sui pittori pugliesi e napoletani suoi contemporanei, visite guidate, concerti).
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