Iginio De Luca. Se queste mura potessero parlare
![Iginio De Luca. Se queste mura potessero parlare. Apulia Land Art 2021. Residenza artistica 2021 Iginio De Luca. Se queste mura potessero parlare. Apulia Land Art 2021. Residenza artistica 2021](http://www.arte.it/foto/600x450/3c/117073-sequestemurapotesseroparlare.png)
Iginio De Luca. Se queste mura potessero parlare. Apulia Land Art 2021. Residenza artistica 2021
Dal 14 Giugno 2021 al 20 Giugno 2021
Alberobello | Bari
Luogo: Casa Rossa
Indirizzo: Strada Comunale Albero della Croce
Curatori: Giuseppe Capparelli
Sito ufficiale: http://www.apulialandartfestival.com
La Casa Rossa di Alberobello, luogo della memoria, apre le sue porte all’artista Iginio De Luca per la residenza Apulia Land Art 2021.
La dimensione collettiva e simbolica della Casa Rossa - descritta qui con le stesse parole di De Luca - diviene contenitore passionale che custodisce memorie, accumula vite, esperienze, sofferenze e gioie umane di generazioni passate e attuali. Sono vicende personali, regionali e nazionali, storie di immigrazione e disagio, storie religiose e belliche, condizioni difficili e precarie di vita in bilico tra abbandono e prigionia, emarginazione, rifugio, sopravvivenza e rinascita in un cortocircuito incessante e tutt’ora attivo tra privato e pubblico, intimità e condivisione.
Un luogo elastico ed eterogeneo a elevata intensità, un archivio ospitale e vitale di urgenze ma anche uno spazio ostile e nemico che obbliga e preclude, che limita e circoscrive, profanato dall’uomo che negli anni passati ne ha alterato lo spirito accogliente e frainteso l’anima nella sua naturale predisposizione al soccorso e alla protezione.
L’idea è di donare voce e luce alla Casa, affidare a Lei, come soggetto pensante e sensibile, la possibilità di parlare e comunicare all’esterno, una regia espressiva visibile anche a distanza di chilometri nel cuore della notte pugliese.
Le frasi che la Casa emetterà saranno il prodotto quasi involontario e alchemico di un gioco dialettico tra Lei e le persone, un compromesso poetico e politico tra la comunità e l’Edificio, una contrattazione semantica filtrata da una serie di dialoghi e scambi che l’artista ha avuto con gli abitanti di Alberobello in questa prima parte della residenza: anziani, figure istituzionali, studenti, insegnanti, donne lavoratrici, bambini, professionisti di tanti settori diversi, collettivi, associazioni culturali.
La realizzazione dell'opera si inserisce nel contesto del progetto “Apulia Land Art -
La memoria è una protesta contro l’oblio” promosso dall’Associazione UnconventioART con il sostegno di Fondazione Casa Rossa e sostenuto da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito dell’Avviso Pubblico Custodiamo la cultura in Puglia OR.2 “Sostegno alla Cultura e allo Spettacolo - Audience engagement, sviluppo e ricerca” .
La dimensione collettiva e simbolica della Casa Rossa - descritta qui con le stesse parole di De Luca - diviene contenitore passionale che custodisce memorie, accumula vite, esperienze, sofferenze e gioie umane di generazioni passate e attuali. Sono vicende personali, regionali e nazionali, storie di immigrazione e disagio, storie religiose e belliche, condizioni difficili e precarie di vita in bilico tra abbandono e prigionia, emarginazione, rifugio, sopravvivenza e rinascita in un cortocircuito incessante e tutt’ora attivo tra privato e pubblico, intimità e condivisione.
Un luogo elastico ed eterogeneo a elevata intensità, un archivio ospitale e vitale di urgenze ma anche uno spazio ostile e nemico che obbliga e preclude, che limita e circoscrive, profanato dall’uomo che negli anni passati ne ha alterato lo spirito accogliente e frainteso l’anima nella sua naturale predisposizione al soccorso e alla protezione.
L’idea è di donare voce e luce alla Casa, affidare a Lei, come soggetto pensante e sensibile, la possibilità di parlare e comunicare all’esterno, una regia espressiva visibile anche a distanza di chilometri nel cuore della notte pugliese.
Le frasi che la Casa emetterà saranno il prodotto quasi involontario e alchemico di un gioco dialettico tra Lei e le persone, un compromesso poetico e politico tra la comunità e l’Edificio, una contrattazione semantica filtrata da una serie di dialoghi e scambi che l’artista ha avuto con gli abitanti di Alberobello in questa prima parte della residenza: anziani, figure istituzionali, studenti, insegnanti, donne lavoratrici, bambini, professionisti di tanti settori diversi, collettivi, associazioni culturali.
La realizzazione dell'opera si inserisce nel contesto del progetto “Apulia Land Art -
La memoria è una protesta contro l’oblio” promosso dall’Associazione UnconventioART con il sostegno di Fondazione Casa Rossa e sostenuto da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito dell’Avviso Pubblico Custodiamo la cultura in Puglia OR.2 “Sostegno alla Cultura e allo Spettacolo - Audience engagement, sviluppo e ricerca” .
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