Grazia Sernia. Inspiegabilmente Aurea
Dal 30 Settembre 2014 al 15 Ottobre 2014
Barletta | Bari
Luogo: Centro Culturale Zerouno
Indirizzo: via Indipendenza 27
Orari: da lunedì a venerdì 17-20; sabato e tutte le mattine su appuntamento
Curatori: Anna Soricaro
Enti promotori:
- Fondazione Giuseppe De Nittis
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0883 521891
E-Mail info: arte@zero-uno.org
Sito ufficiale: http://www.zero-uno.org
È parere esteso che i numeri siano aridi e gelidi, che non si avvicinino né alla creatività né alla poesia e alla bellezza. Rendiamo loro giustizia e facciamolo con un campo noto come quello dell’arte, ignorato come quello delle incisioni e indefinibili come le creazioni ispirate a Fibonacci di Grazia Sernia. ‘Inspiegabilmente aurea’ è la personale di Grazia Sernia dove le incisioni sono protagoniste ‘uniche’ di una ricerca nata per caso, inspiegabilmente appunto e che è legata alla matematica e alla sezione ‘aurea’ di Fibonacci rendendo le opere d’arte piccoli grandi capolavori, la sezione aurea di una donna artisticamente speciale.
Leonardo Fibonacci è stato un matematico del Duecento, la cosa più sorprendente e meravigliosa è la sua sezione aurea e di come essa detenga il dono dell’ubiquità in natura, ma anche in architettura, in natura, in botanica, in zoologia, in astronomia, musica sino alla spirale aurea.
Ed è così che Fibonacci ha ispirato anche l’arte contemporanea lasciando che le incisioni lasciassero segni indelebili e linee astratte ora bianco, ora rosso ed ora blu, individuando un solco nel presente, identificando un rapporto con l’arte, come quello che Grazia Sernia ha con le sue creazioni, che è viscerale, intenso, intuitivo e per nulla sterile e futile. In fondo la magia delle incisioni sta in quel segno e in quel torchio che lo memorizza, lasciando loro poco scampo alla correzione e consentendo una sostenibilità duratura. Ma le incisioni, la maggior parte delle incisioni, sono molteplici e ripetibili: non queste; l’artista non ripete mai i suoi capolavori perché ognuno è frutto di una tempistica lenta, definitiva ed unica. Ed ecco che i colori completano il quadro della straordinarietà poiché il bianco è il rapporto del tutto e del niente contemporaneamente dove prevale il niente perché è da conquistare e riempire; il blu è un colore mentale perché freddo e la musica porta calore, esaltazioni e spiritualità; il rosso è segno dell’elaborazione del pensiero e pertanto riporta al carnale e al fisico.
La sezione aurea ( INCLUDEPICTURE "http://s0.wp.com/latex.php?latex=%5CPhi&bg=ffffff&fg=000&s=0" \* MERGEFORMATINET ) è forse il numero più affascinante della storia della matematica ed il suo charme, trasferito nell’irripetibilità delle incisioni, crea un’inspiegabile incantesimo in cui osservare, comprendere e dilettarsi divengono segrete azioni da godere in silenzio poiché la grandiosità di piccoli incisivi tratti e del loro senso profondo non si incontra ogni giorno ad ogni angolo.
Anna Soricaro
Leonardo Fibonacci è stato un matematico del Duecento, la cosa più sorprendente e meravigliosa è la sua sezione aurea e di come essa detenga il dono dell’ubiquità in natura, ma anche in architettura, in natura, in botanica, in zoologia, in astronomia, musica sino alla spirale aurea.
Ed è così che Fibonacci ha ispirato anche l’arte contemporanea lasciando che le incisioni lasciassero segni indelebili e linee astratte ora bianco, ora rosso ed ora blu, individuando un solco nel presente, identificando un rapporto con l’arte, come quello che Grazia Sernia ha con le sue creazioni, che è viscerale, intenso, intuitivo e per nulla sterile e futile. In fondo la magia delle incisioni sta in quel segno e in quel torchio che lo memorizza, lasciando loro poco scampo alla correzione e consentendo una sostenibilità duratura. Ma le incisioni, la maggior parte delle incisioni, sono molteplici e ripetibili: non queste; l’artista non ripete mai i suoi capolavori perché ognuno è frutto di una tempistica lenta, definitiva ed unica. Ed ecco che i colori completano il quadro della straordinarietà poiché il bianco è il rapporto del tutto e del niente contemporaneamente dove prevale il niente perché è da conquistare e riempire; il blu è un colore mentale perché freddo e la musica porta calore, esaltazioni e spiritualità; il rosso è segno dell’elaborazione del pensiero e pertanto riporta al carnale e al fisico.
La sezione aurea ( INCLUDEPICTURE "http://s0.wp.com/latex.php?latex=%5CPhi&bg=ffffff&fg=000&s=0" \* MERGEFORMATINET ) è forse il numero più affascinante della storia della matematica ed il suo charme, trasferito nell’irripetibilità delle incisioni, crea un’inspiegabile incantesimo in cui osservare, comprendere e dilettarsi divengono segrete azioni da godere in silenzio poiché la grandiosità di piccoli incisivi tratti e del loro senso profondo non si incontra ogni giorno ad ogni angolo.
Anna Soricaro
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