Diego Perrone. Sussi e Biribissi. Sculture e Disegni

Diego Perrone. Sussi e Biribissi. Sculture e Disegni

 

Dal 14 Luglio 2017 al 10 Settembre 2017

Bari

Luogo: Spazio Murat

Indirizzo: piazza del Ferrarese

Costo del biglietto: intero € 3, ridotto € 2 per minori di 18 e maggiori di 65 anni

Telefono per informazioni: +39 080 2055856

E-Mail info: info@spaziomurat.it

Sito ufficiale: http://www.spaziomurat.it



“Spazio Murat è un luogo ricco di storia e suggestioni. Le sue caratteristiche architettoniche hanno inciso molto sulla forma della mostra. Le vetrate che si affacciano sulla piazza e la strada instaurano un dialogo diretto e continuo tra l’interno e l’esterno, e la luce naturale è perfetta per esaltare il vetro, materia prima delle sculture”.
Con queste parole Diego Perrone descrive la sua personale “Sussi e Biribissi”, inaugurata a Bari lo scorso 14 luglio.

La mostra sarà aperta al pubblico sino al 10 settembre in Spazio Murat a Bari, piazza del Ferrarese (dal martedì al sabato 11-20, domenica 11 – 13 / 16 – 20, chiusura lunedì e martedì 15 agosto).
 
Il visitatore potrà ammirare una nuova serie di disegni a biro su carta e, soprattutto, sculture in vetro con cui Perrone sfida la nozione borghese di ordinarietà, giocando con i sentimenti di familiare e non familiare, personale e impersonale, affrontando la sensazione, a volte calmante a volte opprimente, di vuoto.
 
Si tratta del secondo progetto espositivo del Polo per l'arte e la cultura contemporanea del Comune di Bari diretto da Massimo Torrigiani. La mostra è promossa dal Comune di Bari e organizzata con il coordinamento e la produzione a cura di Spazio Murat. È la prima personale dell’artista astigiano classe 1970 in un'istituzione pubblica del Sud Italia e contribuisce a inserire il progetto del Polo per l'arte e la cultura contemporanea di Bari nella geografia delle istituzioni culturali in Italia e all'estero.
"Sussi e Biribissi" prende il titolo dall'omonimo romanzo per ragazzi del 1902 di Nipote Collodi - pseudonimo di Paolo Lorenzini, nipote, appunto del celebre zio Carlo.


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