Davide Dall'Osso. La Folla
![© Davide Dall'Osso © Davide Dall'Osso](http://www.arte.it/foto/600x450/6b/64995-IMG_2362_49681.jpg)
© Davide Dall'Osso
Dal 05 Giugno 2017 al 05 Luglio 2017
Cortona | Arezzo
Luogo: Centro Convegni Sant’Agostino
Indirizzo: via Guelfa 40
Curatori: Maria Laura Perilli
Enti promotori:
- Comune di Cortona
Telefono per informazioni: +39 366 1128107
E-Mail info: arte010582@gmail.com
Il Centro Convegni Sant’Agostino di Cortona (AR) ospita, dal 5 giugno al 5 luglio 2017, la personale di Davide Dall’Osso dal titolo “La Folla”, a cura di Maria Laura Perilli.
Il progetto dello scultore di Pesaro intercetta una tematica che da sempre, ma soprattutto recentemente, è stata oggetto di confronti, talvolta anche accesi, sulla diversità e accettazione della “folla” in tutte le sue manifestazioni. Una diversità che lo scrittore Roberto Saviano ha stigmatizzato dicendo che «la diversità è negli occhi di chi guarda e non di chi é guardato».
Il Comune di Cortona, in sinergia con l'artista Davide Dall'Osso e la curatela di Maria Laura Perilli, presenta un’installazione che si propone come una sorta di auspicio al superamento di vecchi preconcetti, perché si viva in un domani fatto di accettazione dell'altro quale superamento di qualsiasi tipo di ''differenza''.
L’opera rappresenta, con i suoi cento corpi in policarbonato, un vero e proprio esercito dell'anima, ciascun individuo con la propria diversità, espressione di uno stato psicologico predisposto alla ricerca di una connessione empatica con il mondo che lo circonda. I corpi sembrano quasi consumarsi nel faticoso tentativo di trovare un canale di comunicazione con l’esterno e si pongono lì, davanti all’osservatore, arrovellati in una sorta di circuito fatto di decomposizione e rigenerazione. L’installazione costituisce quasi una sfida all'apparente perfezione, all’involucro povero di contenuti che da troppo tempo ha preso il sopravvento sulla sostanza. L'identificazione dell'individuo passa attraverso i cosiddetti “canoni normali” di fisicità e modo di porsi, dove alcuni segnali di accoglienza sono, talvolta, legati al sentimento “della pena”. Una sorta di omologazione al negativo che trova in una frase di Paul Wilson la sua umiliante vacuità: «Lascia la perfezione agli altri. Tu contentati di essere te stesso e ti sentirai molto più sereno».
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni con orario 10-13 / 16-19.
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