Milo Manara. Così fan tutte. La mostra

Milo Manara, Così fan tutte (dettaglio), 2023 courtesy © Milo Manara
Dal 14 Ottobre 2023 al 29 Ottobre 2023
Jesi | Ancona
Luogo: Palazzo Pianetti
Indirizzo: Via XV Settembre, 10
Orari: Mar - Dom 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00
Enti promotori:
- Fondazione Pergolesi Spontini
- Comune di Jesi
- Musei Civici di Palazzo Pianetti
- Digitall (sponsor tecnico)
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Per la prima volta, Jesi ospita opere originali di Milo Manara, con la mostra a lui dedicata nelle Sale Betto Tesei di Palazzo Pianetti, dal 14 al 29 ottobre 2023 con inaugurazione venerdì 13 ottobre alle ore 18. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con Comune di Jesi, Musei Civici di Palazzo Pianetti e con il contributo di Digitall, sponsor tecnico. Ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 16-19.
In mostra, un'eccezionale serie di 24 nuove illustrazioni di Milo Manara, raffiguranti le metamorfosi di Giove e realizzate dall’artista per le scene e i costumi dell’opera inaugurale della 56esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi, il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Il dramma giocoso in due atti andrà in scena venerdì 20 ottobre 2023 ore 20,30 e domenica 22 ottobre ore 16 (anteprima giovani mercoledì 18 ottobre ore 16), con Aldo Sisillo sul podio della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia di Stefano Vizioli, le luci di Nevio Cavina, coordinamento di Benito Leonori (scene) e Roberta Fratini (costumi).Con il capolavoro musicale del grande salisburghese, Manara debutta a 78 anni nel mondo della lirica, nell’ambito di una nuova produzione, che vede impegnata la Fondazione Pergolesi Spontini, capofila della coproduzione, insieme a Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale Pavarotti di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz.
Il segno di Milo Manara, giocoso, colorato e vagamente licenzioso, anima con le sue illustrazioni le quinte, il sipario in tulle e il boccascena con scene e personaggi mitologici: satiri, ninfe e cupidi, Venere e Apollo, Minerva e Mercurio e gli amori di Giove nelle sue varie sembianze che fungono da affreschi nella casa di Fiordiligi e Dorabella e che rimandano agli intrecci amorosi tra i personaggi.
«Se c’è un’opera che si presta a una scenografia tutta dipinta è proprio questa», fa sapere Manara che ha disegnato per l’occasione una eccezionale serie di illustrazioni sulle metamorfosi di Zeus, tra ninfe e satiri, travestimenti e corteggiamenti caratterizzati da una sensualità elegante, enigmatica, senza tempo. «Il mito si adatta al Settecento, quando andava di gran moda – aggiunge l’artista - e mi dà modo di rappresentare in alto quello che succede in basso. Chi legge le Metamorfosi di Ovidio sa che è pieno di travestimenti a scopo di seduzione - il cigno con Leda, il toro con Europa, e anche l'aquila che rapisce il ragazzo Ganimede e Venere che seduce Callisto, e andiamo sul piccante. Questa è un'opera trasgressiva, che dimostra come anche per le donne sia possibile vivere avventure fuori dell'amore, del fidanzamento, cosa anche ai nostri giorni non così scontata. Così fan tutte, poi, è tutta basata sul travestimento; ma alla fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della propria identità».
I colori pastello di scene e costumi riportano alle tendenze pittoriche di un Settecento stilizzato, tra le nuances avorio, rosa e azzurre che a Jesi trionfano nella celebre Galleria di Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca Civica che accoglie i disegni originali di Milo Manara nelle Sale Betto Tesei.
Dall'erotismo alla fantascienza e alla narrativa storica, lavorando da solo o in collaborazione con Hugo Pratt, Federico Fellini, Alejandro Jodorowsky o Umberto Eco, nel corso degli anni Milo Manara (nato a Luson, Italia, nel 1945) ha creato illustrazioni in tutto il mondo e che attingono alla costante passione dell'artista per i bellissimi strumenti e la bella carta, e per le diverse tecniche capaci di dare vita a un'immagine (sequenziale o meno). Le immagini di Manara non hanno nulla a che fare con la moda: eleganti ed enigmatiche, possiedono una qualità assolutamente senza tempo.
In mostra, un'eccezionale serie di 24 nuove illustrazioni di Milo Manara, raffiguranti le metamorfosi di Giove e realizzate dall’artista per le scene e i costumi dell’opera inaugurale della 56esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi, il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Il dramma giocoso in due atti andrà in scena venerdì 20 ottobre 2023 ore 20,30 e domenica 22 ottobre ore 16 (anteprima giovani mercoledì 18 ottobre ore 16), con Aldo Sisillo sul podio della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia di Stefano Vizioli, le luci di Nevio Cavina, coordinamento di Benito Leonori (scene) e Roberta Fratini (costumi).Con il capolavoro musicale del grande salisburghese, Manara debutta a 78 anni nel mondo della lirica, nell’ambito di una nuova produzione, che vede impegnata la Fondazione Pergolesi Spontini, capofila della coproduzione, insieme a Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale Pavarotti di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz.
Il segno di Milo Manara, giocoso, colorato e vagamente licenzioso, anima con le sue illustrazioni le quinte, il sipario in tulle e il boccascena con scene e personaggi mitologici: satiri, ninfe e cupidi, Venere e Apollo, Minerva e Mercurio e gli amori di Giove nelle sue varie sembianze che fungono da affreschi nella casa di Fiordiligi e Dorabella e che rimandano agli intrecci amorosi tra i personaggi.
«Se c’è un’opera che si presta a una scenografia tutta dipinta è proprio questa», fa sapere Manara che ha disegnato per l’occasione una eccezionale serie di illustrazioni sulle metamorfosi di Zeus, tra ninfe e satiri, travestimenti e corteggiamenti caratterizzati da una sensualità elegante, enigmatica, senza tempo. «Il mito si adatta al Settecento, quando andava di gran moda – aggiunge l’artista - e mi dà modo di rappresentare in alto quello che succede in basso. Chi legge le Metamorfosi di Ovidio sa che è pieno di travestimenti a scopo di seduzione - il cigno con Leda, il toro con Europa, e anche l'aquila che rapisce il ragazzo Ganimede e Venere che seduce Callisto, e andiamo sul piccante. Questa è un'opera trasgressiva, che dimostra come anche per le donne sia possibile vivere avventure fuori dell'amore, del fidanzamento, cosa anche ai nostri giorni non così scontata. Così fan tutte, poi, è tutta basata sul travestimento; ma alla fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della propria identità».
I colori pastello di scene e costumi riportano alle tendenze pittoriche di un Settecento stilizzato, tra le nuances avorio, rosa e azzurre che a Jesi trionfano nella celebre Galleria di Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca Civica che accoglie i disegni originali di Milo Manara nelle Sale Betto Tesei.
Dall'erotismo alla fantascienza e alla narrativa storica, lavorando da solo o in collaborazione con Hugo Pratt, Federico Fellini, Alejandro Jodorowsky o Umberto Eco, nel corso degli anni Milo Manara (nato a Luson, Italia, nel 1945) ha creato illustrazioni in tutto il mondo e che attingono alla costante passione dell'artista per i bellissimi strumenti e la bella carta, e per le diverse tecniche capaci di dare vita a un'immagine (sequenziale o meno). Le immagini di Manara non hanno nulla a che fare con la moda: eleganti ed enigmatiche, possiedono una qualità assolutamente senza tempo.
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