Dopo gli studi giovanili nella sua città natale, si trasferì a Venezia dove si dedicò alla pittura. Fu poi attivo a Milano (1665), dove entrò nella Compagnia del Gesù e progettò soprattutto apparati effimeri per feste religiose, ma anche a Genova, a Torino (1675) e a Modena. Nel 1681 approdò a Roma, chiamato da Gian Paolo Oliva, generale dei Gesuiti, su consiglio di Carlo Maratta. Nell’Urbe realizzò i suoi massimi capolavori prospettici nella chiesa di Sant’Ignazio: le architetture illusorie della volta e soprattutto dell’incredibile cupola (1685). Nel 1694 affrescò il refettorio del convento di Trinità dei Monti con la Gloria della Trinità con i santi Francesco, Paolo e Francesco di Sales. Negli anni in cui fu a Roma scrisse anche importanti trattati prospettici e nei primi anni del ‘700, chiamato da Leopoldo I, partì per Vienna. Qui dipinse un’altra finta cupola per la Chiesa dei Gesuiti, ma soprattutto il grande affresco con il Trionfo di Ercole per il soffitto del palazzo del Liechtenstein
Biografia
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Michelangelo Merisi