Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi

© Alexandre Hollan

 

Dal 12 Gennaio 2017 al 19 Marzo 2017

Bologna

Luogo: Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi

Indirizzo: via Don Minzoni 14

Orari: martedì, mercoledì, domenica e festivi 10-18; giovedì, venerdì e sabato 10-19; chiuso il lunedì

Curatori: Alessia Masi

Enti promotori:

  • Art City Bologna
  • Artefiera

Telefono per informazioni: +39 051 6496611

E-Mail info: info@mambo-bologna.org

Sito ufficiale: http://www.mambo-bologna.org/museomorandi



A partire da giovedì 12 gennaio e in occasione di ART CITY Bologna, il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all'esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all'opera di Giorgio Mo- randi.

Il Museo lavora da sempre a mettere in relazione la poetica di Morandi e la produzione di artisti che da lui hanno tratto ispirazione, ne hanno colto l'inattesa contemporaneità e hanno trovato nel suo linguaggio risposte alle domande del nostro tempo, portando alla luce nuove possibilità espressive. Questa vocazione, oltre a promuovere inediti accostamenti nel percorso permanen- te – ad esempio con Eroded Landscape di Tony Cragg – e a dar vita a una serie di mostre perso- nali temporanee – ultima in ordine di tempo quella di Ennio Morlotti - ha fatto sì che con At- tualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi vengano per la prima volta espo- ste in un'unica sala le opere acquisite tramite donazioni recenti.

David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visita- tore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell'immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva inter- nazionale.

L'isolamento estetico dell'oggetto o dei gruppi di oggetti e l'apparente ripetitività della rappre- sentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell'oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli ac- querelli di Hollan; la pulizia dell'immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bis- sier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artisti- ca, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un'analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.

Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell'essere e dell'esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l'essenza delle cose. 

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