Pierre Auzias. Lemà Sabactàni
Dal 02 Settembre 2023 al 17 Settembre 2023
Carrara | Massa-Carrara
Luogo: Chiesa della Madonna delle Lacrime
Indirizzo: Via Carriona 44
Orari: lunedi-domenica: 17:00-21:00, sabato: 17:00-23:00
Curatori: Maurizio Marco Tozzi e Maria Anvidalfarei
Dopo il successo della mostra “Scomporre-Ricomporre” di Loredana Taufer, proseguono gli appuntamenti culturali presso la Chiesa delle Lacrime di Carrara.
Sabato 2 settembre alle ore 19, si inaugura la personale “Lemà Sabactàni” di Pierre Auzias, a cura di Maurizio Marco Tozzi e Maria Anvidalfarei, con il patrocinio del Comune di Carrara.
La sacralità è il tema principale della mostra di Pierra Auzias, in cui emerge una ricerca personale della propria fede ma con diverse chiavi di lettura che lasciano domande aperte sulla relazione fra l’individuo ed il proprio credo. Dopo l’incontro all’ingresso con la figura di “Abba”, l’esposizione è caratterizzata da dodici apostoli che accompagneranno il visitatore in un coinvolgente percorso che apre le porte ad una serie di fondamentali riflessioni.
“Al centro del Nuovo Testamento – spiega l’artista - gli apostoli sono i fondatori della prima Chiesa. Ma attraverso le loro diversità, i dodici sono anche il simbolo della nostra umanità – ognuno di loro rappresenta un tipo di personalità. L’interpretazione delle loro effigie sottoforma di maschere mortuarie – riferendoci alle prime comunità cristiane – si pone come una critica aperta all’evoluzione delle nostre credenze”.
Le figure sono realizzate in cera, gesso, sangue e pigmenti. In “Lemà Sabactàni” troviamo poi un’altra figura sacrale “San Sebastiano”, ma Pierre Auzias ha deciso coinvolgere lo spettatore nella sua filosofica ricerca anche attraverso un video performativo e due suggestive installazioni. “Ich Würde Nur An Einen Gott Glauben Der Zu Tanzen Verstünde”, è un’opera su tela di cotone, sangue e acciaio di grandi dimensioni (12 metri x 3) che riflette scene dell’Antico Testamento.
Per Auzias era indispensabile anche in questo caso utilizzare il sangue in quanto “materia che meglio esprime la nostra condizione umana”. Lo spazio della chiesa settecentesca si fa poi ancora più coinvolgente con l’installazione sonora “Corpus Uomini”, realizzata in collaborazione con Simone Bussi.
La mostra è dunque una concatenazione di emozioni attraverso la presentazione di opere che si contraddistinguono per l’utilizzo di diversi materiali e linguaggi artistici che si assimilano armoniosamente rappresentando la speranza della riconciliazione tra individuo e Dio.
Pierre Auzias è nato a Pau in Francia. E’ diplomato all’Accademia Boulle di Parigi e dopo un’esperienza assieme ad altri artisti intrenazionali in Val Gardena e da tre anni vive e lavora a Carrara.
Sabato 2 settembre alle ore 19, si inaugura la personale “Lemà Sabactàni” di Pierre Auzias, a cura di Maurizio Marco Tozzi e Maria Anvidalfarei, con il patrocinio del Comune di Carrara.
La sacralità è il tema principale della mostra di Pierra Auzias, in cui emerge una ricerca personale della propria fede ma con diverse chiavi di lettura che lasciano domande aperte sulla relazione fra l’individuo ed il proprio credo. Dopo l’incontro all’ingresso con la figura di “Abba”, l’esposizione è caratterizzata da dodici apostoli che accompagneranno il visitatore in un coinvolgente percorso che apre le porte ad una serie di fondamentali riflessioni.
“Al centro del Nuovo Testamento – spiega l’artista - gli apostoli sono i fondatori della prima Chiesa. Ma attraverso le loro diversità, i dodici sono anche il simbolo della nostra umanità – ognuno di loro rappresenta un tipo di personalità. L’interpretazione delle loro effigie sottoforma di maschere mortuarie – riferendoci alle prime comunità cristiane – si pone come una critica aperta all’evoluzione delle nostre credenze”.
Le figure sono realizzate in cera, gesso, sangue e pigmenti. In “Lemà Sabactàni” troviamo poi un’altra figura sacrale “San Sebastiano”, ma Pierre Auzias ha deciso coinvolgere lo spettatore nella sua filosofica ricerca anche attraverso un video performativo e due suggestive installazioni. “Ich Würde Nur An Einen Gott Glauben Der Zu Tanzen Verstünde”, è un’opera su tela di cotone, sangue e acciaio di grandi dimensioni (12 metri x 3) che riflette scene dell’Antico Testamento.
Per Auzias era indispensabile anche in questo caso utilizzare il sangue in quanto “materia che meglio esprime la nostra condizione umana”. Lo spazio della chiesa settecentesca si fa poi ancora più coinvolgente con l’installazione sonora “Corpus Uomini”, realizzata in collaborazione con Simone Bussi.
La mostra è dunque una concatenazione di emozioni attraverso la presentazione di opere che si contraddistinguono per l’utilizzo di diversi materiali e linguaggi artistici che si assimilano armoniosamente rappresentando la speranza della riconciliazione tra individuo e Dio.
Pierre Auzias è nato a Pau in Francia. E’ diplomato all’Accademia Boulle di Parigi e dopo un’esperienza assieme ad altri artisti intrenazionali in Val Gardena e da tre anni vive e lavora a Carrara.
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