Paolo Coen. Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale 1870-1911 - Presentazione
Dal 02 Luglio 2021 al 02 Luglio 2021
Roma
Luogo: Museo di Roma - Palazzo Braschi
Indirizzo: Piazza Navona 2
Orari: ore 18
Enti promotori:
- Roma Culture
- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: Ingresso libero fino a esaurimento posti (massimo 80 pax)
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.museodiroma.it
Venerdì 2 luglio 2021, alle 18.00, il cortile del Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la presentazione del volume “Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale 1870-1911”, di Paolo Coen,edito nel 2020 da Silvana Editoriale.
Alla presenza dell’autore ne parleranno Maria Vittoria Marini Clarelli, Alessandro Zuccari, Salvatore Settis, Giuseppe Monsagrati e Claudio Varagnoli.
L’iniziativa è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, in occasione della mostra “Roma. Nascita di una capitale 1870-1915”, aperta fino al 26 settembre 2021 e dedicata al racconto dei grandi eventi storici e urbanistici che hanno segnato la Terza Roma, in dialogo costante con la sua realtà più quotidiana.
L’incontro è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili e nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid-19.
Strettamente connesso alle tematiche affrontate nella mostra e frutto di un pluriennale progetto di ricerca, il volume di Paolo Coen approfondisce, attraverso sette capitoli e un ricchissimo apparato documentario, il ruolo di Roma nel panorama artistico europeo negli anni immediatamente successivi alla proclamazione a capitale del Regno d’Italia, affrontando in parallelo i profondi rapporti intercorsi all’epoca tra politica e mercato dell’arte e le circostanze che, in mancanza delle leggi sulla tutela portarono alla dismissione da parte delle grandi famiglie romane di inestimabili capolavori del passato, irrimediabilmente destinati all’esportazione.
Con termini storicamente concreti ed efficaci, l’autore ripercorre come Roma cercò di riguadagnare il centro della scena artistica occidentale, in aperta competizione con Parigi. Lo strumento principale fu il recupero del Rinascimento. Artisti e architetti, e poi ancora mercanti d’arte, collezionisti, studiosi e perfino diversi politici si trovarono d’accordo nel riproporre un insieme di forme e di contenuti, un intero codice linguistico: quel codice, che era stato messo a punto tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, parve allora perfetto per risolvere la questione dello ‘stile nazionale’, ovvero del linguaggio artistico ufficiale dell’Italia unita.
“Innamorati del Rinascimento”: così allora si dichiararono, senza mezzi termini, il principe collezionista Baldassarre Odescalchi, l’imprenditore ed esperto nell’arte fusoria Alessandro Nelli, i mercanti d’arte Augusto Castellani e Giuseppe Sangiorgi o, ancora, gli architetti Camillo Boito, Giuseppe Sacconi e lo statunitense Charles F. McKim, il padre dell’American Academy in Rome. Il volume di Paolo Coen racconta le loro storie e le intreccia con quella di Roma, mettendo a nudo i legami fra arte, politica e mercato dell’arte fino all’inaugurazione del Vittoriano, nel giugno del 1911.
Paolo Coen (Bienne, Svizzera, 1967), PhD, è uno storico dell’arte, professore associato presso l’Università degli Studi di Teramo, dove insegna Storia dell’arte, Comunicazione museale e Arte moderna e contemporanea. Le sue oltre 150 pubblicazioni scientifiche hanno come radice comune i modi in cui la società produce le immagini e ne fruisce, tra l’altro grazie ai circuiti della committenza, del collezionismo, del mercato o del museo. Oltre a Il recupero del Rinascimento, si ricordano Le Magnificenze di Roma di Giuseppe Vasi (Newton and Compton, Roma 2006), Il mercato dei dipinti a Roma nel diciottesimo secolo, con un’introduzione di Enrico Castelnuovo (Leo S. Olschki, Firenze 2010) e The Art Market in Rome in the Eighteenth Century. A Study in the Social History of Art, con un’introduzione di Peter Burke (Brill, Leiden 2019).
Alla presenza dell’autore ne parleranno Maria Vittoria Marini Clarelli, Alessandro Zuccari, Salvatore Settis, Giuseppe Monsagrati e Claudio Varagnoli.
L’iniziativa è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, in occasione della mostra “Roma. Nascita di una capitale 1870-1915”, aperta fino al 26 settembre 2021 e dedicata al racconto dei grandi eventi storici e urbanistici che hanno segnato la Terza Roma, in dialogo costante con la sua realtà più quotidiana.
L’incontro è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili e nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid-19.
Strettamente connesso alle tematiche affrontate nella mostra e frutto di un pluriennale progetto di ricerca, il volume di Paolo Coen approfondisce, attraverso sette capitoli e un ricchissimo apparato documentario, il ruolo di Roma nel panorama artistico europeo negli anni immediatamente successivi alla proclamazione a capitale del Regno d’Italia, affrontando in parallelo i profondi rapporti intercorsi all’epoca tra politica e mercato dell’arte e le circostanze che, in mancanza delle leggi sulla tutela portarono alla dismissione da parte delle grandi famiglie romane di inestimabili capolavori del passato, irrimediabilmente destinati all’esportazione.
Con termini storicamente concreti ed efficaci, l’autore ripercorre come Roma cercò di riguadagnare il centro della scena artistica occidentale, in aperta competizione con Parigi. Lo strumento principale fu il recupero del Rinascimento. Artisti e architetti, e poi ancora mercanti d’arte, collezionisti, studiosi e perfino diversi politici si trovarono d’accordo nel riproporre un insieme di forme e di contenuti, un intero codice linguistico: quel codice, che era stato messo a punto tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, parve allora perfetto per risolvere la questione dello ‘stile nazionale’, ovvero del linguaggio artistico ufficiale dell’Italia unita.
“Innamorati del Rinascimento”: così allora si dichiararono, senza mezzi termini, il principe collezionista Baldassarre Odescalchi, l’imprenditore ed esperto nell’arte fusoria Alessandro Nelli, i mercanti d’arte Augusto Castellani e Giuseppe Sangiorgi o, ancora, gli architetti Camillo Boito, Giuseppe Sacconi e lo statunitense Charles F. McKim, il padre dell’American Academy in Rome. Il volume di Paolo Coen racconta le loro storie e le intreccia con quella di Roma, mettendo a nudo i legami fra arte, politica e mercato dell’arte fino all’inaugurazione del Vittoriano, nel giugno del 1911.
Paolo Coen (Bienne, Svizzera, 1967), PhD, è uno storico dell’arte, professore associato presso l’Università degli Studi di Teramo, dove insegna Storia dell’arte, Comunicazione museale e Arte moderna e contemporanea. Le sue oltre 150 pubblicazioni scientifiche hanno come radice comune i modi in cui la società produce le immagini e ne fruisce, tra l’altro grazie ai circuiti della committenza, del collezionismo, del mercato o del museo. Oltre a Il recupero del Rinascimento, si ricordano Le Magnificenze di Roma di Giuseppe Vasi (Newton and Compton, Roma 2006), Il mercato dei dipinti a Roma nel diciottesimo secolo, con un’introduzione di Enrico Castelnuovo (Leo S. Olschki, Firenze 2010) e The Art Market in Rome in the Eighteenth Century. A Study in the Social History of Art, con un’introduzione di Peter Burke (Brill, Leiden 2019).
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