Enzo Cucchi e Ettore Favini. 1+1=3. Seduta
Dal 16 Gennaio 2015 al 15 Febbraio 2015
Cremona
Luogo: Museo Archeologico San Lorenzo
Indirizzo: via San Lorenzo 4
Orari: da martedì a domenica 9-13
Enti promotori:
- Comune di Cremona
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0372 407775
E-Mail info: museo.archeologico@comune.cremona.it
Sito ufficiale: http://musei.comune.cremona.it
E.F.: Per realizzare questa mostra ho pensato fin da subito a una chiesa, perché credo che dovremmo ritornare a uno stato di contemplazione silenziosa delle opere, in luoghi legati in qualche modo a una dimensione “altra”. Credo che la pittura, spesso bistrattata e demonizzata,sia oggi una delle forme più intellettuali di fare arte. Ho invitato quattro pittori di diverse generazioni, a me vicini per varie ragioni. Considero questa mostra come un'opera, un dispositivo che, attivando un rapporto particolare con il pubblico, sia in grado di conferire un ulteriore grado di lettura alle opere esposte. Una mostra che offra la possibilità di un incontro uno a uno con l'opera, senza altre distrazioni. La scelta del luogo è caduta sulla ex chiesa di San Lorenzo, una delle chiese più antiche di Cremona, sede attuale del Museo Archeologico. Al suo interno, durante degli scavi archeologici sono venute alla luce una necropoli paleocristiana e una romana, oltre all'antica via Postumia che attraversava tutto l'impero. Questo luogo fatto di strati sovrapposti mi pare un’immagine che corrisponde perfettamente al procedere della pittura.
1+1=3 un progetto con:
Pierpaolo Campanini
Luca Bertolo
Gianni Politi
Enzo Cucchi
Ettore Favini
Ettore Favini:
Caro Enzo,
sei l'ultimo degli artisti che ho scelto di far partecipare con me a questo progetto, il più anziano (anagraficamente e biograficamente parlando), ma hai un desiderio continuo di stare con i giovani, ragione per cui segui Gianni Politi il più giovane di tutti. Del movimento (l'ultimo in Italia) di cui hai fatto parte dalla fine degli anni '70 sei sempre stato il più irriverente, libero e unico tra tutti ti sei sempre rinnovato negli anni, hai messo in discussione il tuo lavoro cambiandolo pur restando fedele a te stesso. Riprendo questa affermazione di Gianni Politi:
“...le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini...in qualche modo sono una proiezione di qualcosa che un giorno sarà archeologia...” Nel tuo caso sei riuscito a costruire una mitologia dentro al tuo lavoro, figure che hanno fatto / fanno parte della tua vita e dei luoghi in cui hai vissuto che si fanno immagini per far vivere le tue opere. Nonostante ciò vedo sempre una tensione al futuro, sbaglio?
Enzo Cucchi:
“Caro Ettore,Sbagli. Agli Artisti non interessa il futuro, all’Arte non interessa il futuro.
Ciao Ettore,
Attendo tue"
Enzo
E.F.:
Caro Enzo,
sei l'ultimo degli artisti che ho scelto di far partecipare con me a questo progetto, il più anziano (anagraficamente e biograficamente parlando), ma hai un desiderio continuo di stare con i giovani, ragione per cui segui Gianni Politi il più giovane di tutti. Del movimento (l'ultimo in Italia) di cui hai fatto parte dalla fine degli anni '70 sei sempre stato il più irriverente, libero e unico tra tutti ti sei sempre rinnovato negli anni, hai messo in discussione il tuo lavoro cambiandolo pur restando fedele a te stesso. Riprendo questa affermazione di Gianni Politi:
“...le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini...in qualche modo sono una proiezione di qualcosa che un giorno sarà archeologia...” Nel tuo caso sei riuscito a costruire una mitologia dentro al tuo lavoro, figure che hanno fatto / fanno parte della tua vita e dei luoghi in cui hai vissuto che si fanno immagini per far vivere le tue opere. Nonostante ciò vedo sempre una tensione al PASSATO, sbaglio?
E.C.:
"Caro Ettore,l’Arte e il Tempo sono due linee parallele, non s’incontrano mai…
Se parli però di Passato di verdure.. beh… Allora sbagli... Anche se ciò che trita le verdure per renderle passato è un oggetto di notevole fattura, luccica amorevolmente mentre gira e fagocita. La memoria è esterna o interna agli esseri umani?
Ciao Ettore”
Enzo
E.F.:
Si guardano sempre, arte e tempo, in un continuo presente, nel loro scorrere incessante la memoria si deposita come polvere sopra le cose e dentro i polmoni e le particelle più piccole ancora più in fondo. Bella la metafora del passa verdure, é effettivamente un oggetto affascinante, ma preferisco il minestrone con i pezzi, dove puoi riconoscere tutti i gusti, singolarmente, quando hai i pezzi sotto i denti, mentre quando ti sorbisci il brodo è tutto una compenetrazione liquida degli elementi. Buona parte del risultato, la dobbiamo all'azione del fuoco?
E.C.:
“Caro E E E (Ettore Eraclito Enzo), mi domandi del fuoco, non posso che risponderti con Eraclito, dal suo Cifrario:
“tutte le cose sono uno scambio del fuoco, e il fuoco uno scambio di tutte le cose, come le merci sono uno scambio dell’oro e l’oro uno scambio delle merci-Se tutte le cose diventassero fumo, sarebbero i nasi a distinguerle-Trastulli di bimbi le opinioni umane”
Ciao E E E”.
Biografie
Enzo Cucchi (1949 Morro d'Alba)
Si avvicina alla pittura da autodidatta per un breve periodo, disinteressandosi poi di questa attività, in favore dalla poesia. Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi internazionali come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma, Il Musèe d'art modern di Saint- Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma.
Ettore Favini (1974 Cremona)
Gli interventi di Favini sono organici nel senso che non restano immutabili ma al contrario,
cambiano nel tempo e nello spazio in cui si trovano a reagire. Senza alcuna modifica meccanica
Favini interroga tempo, memoria e paesaggio. Ha esposto tra gli altri: SongEun Art Space, Seoul;
Futura Space, Praga; ISCP New York, Italian Academy, NY; American Academy, Roma; Accademia di Francia, Roma; Galleria d'Arte Moderna Milano; PAC, Milano
Dal 2014 insegna nel triennio di Arti Visive della NABA di Milano.
1+1=3 un progetto con:
Pierpaolo Campanini
Luca Bertolo
Gianni Politi
Enzo Cucchi
Ettore Favini
Ettore Favini:
Caro Enzo,
sei l'ultimo degli artisti che ho scelto di far partecipare con me a questo progetto, il più anziano (anagraficamente e biograficamente parlando), ma hai un desiderio continuo di stare con i giovani, ragione per cui segui Gianni Politi il più giovane di tutti. Del movimento (l'ultimo in Italia) di cui hai fatto parte dalla fine degli anni '70 sei sempre stato il più irriverente, libero e unico tra tutti ti sei sempre rinnovato negli anni, hai messo in discussione il tuo lavoro cambiandolo pur restando fedele a te stesso. Riprendo questa affermazione di Gianni Politi:
“...le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini...in qualche modo sono una proiezione di qualcosa che un giorno sarà archeologia...” Nel tuo caso sei riuscito a costruire una mitologia dentro al tuo lavoro, figure che hanno fatto / fanno parte della tua vita e dei luoghi in cui hai vissuto che si fanno immagini per far vivere le tue opere. Nonostante ciò vedo sempre una tensione al futuro, sbaglio?
Enzo Cucchi:
“Caro Ettore,Sbagli. Agli Artisti non interessa il futuro, all’Arte non interessa il futuro.
Ciao Ettore,
Attendo tue"
Enzo
E.F.:
Caro Enzo,
sei l'ultimo degli artisti che ho scelto di far partecipare con me a questo progetto, il più anziano (anagraficamente e biograficamente parlando), ma hai un desiderio continuo di stare con i giovani, ragione per cui segui Gianni Politi il più giovane di tutti. Del movimento (l'ultimo in Italia) di cui hai fatto parte dalla fine degli anni '70 sei sempre stato il più irriverente, libero e unico tra tutti ti sei sempre rinnovato negli anni, hai messo in discussione il tuo lavoro cambiandolo pur restando fedele a te stesso. Riprendo questa affermazione di Gianni Politi:
“...le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini...in qualche modo sono una proiezione di qualcosa che un giorno sarà archeologia...” Nel tuo caso sei riuscito a costruire una mitologia dentro al tuo lavoro, figure che hanno fatto / fanno parte della tua vita e dei luoghi in cui hai vissuto che si fanno immagini per far vivere le tue opere. Nonostante ciò vedo sempre una tensione al PASSATO, sbaglio?
E.C.:
"Caro Ettore,l’Arte e il Tempo sono due linee parallele, non s’incontrano mai…
Se parli però di Passato di verdure.. beh… Allora sbagli... Anche se ciò che trita le verdure per renderle passato è un oggetto di notevole fattura, luccica amorevolmente mentre gira e fagocita. La memoria è esterna o interna agli esseri umani?
Ciao Ettore”
Enzo
E.F.:
Si guardano sempre, arte e tempo, in un continuo presente, nel loro scorrere incessante la memoria si deposita come polvere sopra le cose e dentro i polmoni e le particelle più piccole ancora più in fondo. Bella la metafora del passa verdure, é effettivamente un oggetto affascinante, ma preferisco il minestrone con i pezzi, dove puoi riconoscere tutti i gusti, singolarmente, quando hai i pezzi sotto i denti, mentre quando ti sorbisci il brodo è tutto una compenetrazione liquida degli elementi. Buona parte del risultato, la dobbiamo all'azione del fuoco?
E.C.:
“Caro E E E (Ettore Eraclito Enzo), mi domandi del fuoco, non posso che risponderti con Eraclito, dal suo Cifrario:
“tutte le cose sono uno scambio del fuoco, e il fuoco uno scambio di tutte le cose, come le merci sono uno scambio dell’oro e l’oro uno scambio delle merci-Se tutte le cose diventassero fumo, sarebbero i nasi a distinguerle-Trastulli di bimbi le opinioni umane”
Ciao E E E”.
Biografie
Enzo Cucchi (1949 Morro d'Alba)
Si avvicina alla pittura da autodidatta per un breve periodo, disinteressandosi poi di questa attività, in favore dalla poesia. Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi internazionali come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma, Il Musèe d'art modern di Saint- Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma.
Ettore Favini (1974 Cremona)
Gli interventi di Favini sono organici nel senso che non restano immutabili ma al contrario,
cambiano nel tempo e nello spazio in cui si trovano a reagire. Senza alcuna modifica meccanica
Favini interroga tempo, memoria e paesaggio. Ha esposto tra gli altri: SongEun Art Space, Seoul;
Futura Space, Praga; ISCP New York, Italian Academy, NY; American Academy, Roma; Accademia di Francia, Roma; Galleria d'Arte Moderna Milano; PAC, Milano
Dal 2014 insegna nel triennio di Arti Visive della NABA di Milano.
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