1968/2018 Pausa sismica. Cinquant’anni dal terremoto del Belìce. Vicende e visioni

© Melo Minnella | Melo Minnella, Gibellina, 1968

 

Dal 27 Gennaio 2018 al 13 Marzo 2018

Palermo

Luogo: Fondazione Sant’Elia

Indirizzo: via Maqueda 81

Curatori: Fondazione Orestiadi

Enti promotori:

  • Fondazione Sant’Elia in collaborazione con il Comune di Gibellina

Telefono per informazioni: +39 0916162520

E-Mail info: fondazionesantelia@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.fondazionesantelia.it



Gli scatti dei fotoreporter, il primo servizio del radio giornale, i filmati degli archivi Rai. E ancora: il progetto urbanistico per Gibellina Nuova, i bozzetti dei monumenti e le opere degli artisti che, raccogliendo l’appello del sindaco Ludovico Corrao, parteciparono al tentativo di ricostruzione di quel territorio e del suo paesaggio distrutto dal sisma nel segno dell’arte e della land art. 

In occasione dei 50 anni del terremoto del Belìce - anniversario che domenica 14 gennaio vedrà l’omaggio del Presidente della RepubblicaSergio Mattarella, sui luoghi del terribile cataclisma - la Fondazione Sant’Elia ospita a Palermo la mostra 1968/2018 PAUSA SISMICA. Cinquant’anni dal terremoto del Belìce. Vicende e visioni(28 gennaio - 13 marzo). Inaugurazione il 27 gennaio.

Il progetto espositivo - curato dalla Fondazione Orestiadi e coprodotto dalla Fondazione Sant’Elia, in collaborazione con il Comune di Gibellina - va avanti per sezioni ed è articolato secondo la pluralità di linguaggio che è propria dell’arte: pittura, scultura, teatro, foto, video, poesia, musica, architettura e installazioni contemporanee. Si parte dalla cronaca: la notte del terremoto, tra il 14 e il 15 gennaio 1968, e gli scatti dei fotografi - Brai, Giaramidaro, Minnella, Scafidi - che l’indomani si precipitarono nella valle tra Palermo e Trapani; i primi video delle Teche RAI, gli scatti di Letizia Battaglianella baraccopoli. Quindi la sezione Arte, con opere, fra i tanti, di Guttuso, Schifano, Rotella, Scialoja; bozzetti di sculture e frammenti di scenografie di Pomodoro, Paladino, Consagra, Isgrò per le Orestiadi; il progetto urbanistico per Gibellina Nuova, il Cretto di Burri, i versi dei poeti, la musica, l’archivio orale e molto altro ancora.


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