Torna fruibile il passaggio fortificato tra Vaticano e Castel Sant’Angelo
Da fortezza a luogo di scoperta. Il passetto di Borgo riapre al pubblico
Il Passetto di Borgo | Foto: © Luigi di Stano
Samantha De Martin
23/12/2024
Roma - Progettato per collegare il Vaticano con Castel Sant’Angelo, il Passetto di Borgo ha una ricca e stratificata storia da raccontare.
Da oggi il suggestivo passaggio fortificato, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro, torna fruibile grazie a un programma permanente di visite guidate speciali.
Le prime fortificazioni di quest'area, a pochissimi metri dalla Basilica di San Pietro, a Roma, risalgono al VI secolo d.C., al tempo dell’impero del re ostrogoto Totila. Nel IX secolo è papa Leone IV ad allargare le difese attraverso la costruzione di una cinta muraria a protezione del Vaticano e della Basilica di San Pietro, contro i ripetuti attacchi dei Saraceni.
Se, nel 1277, sotto papa Niccolò III Orsini, il collegamento tra il Passetto e Castel Sant’Angelo punta a garantire un passaggio sicuro per i pontefici, l’intervento di Alessandro VI Borgia, che aggiunge un passaggio coperto, conferisce alla fortificazione l’aspetto che conosciamo oggi.
Durante il Sacco di Roma, 250 anni più tardi, il Passetto avrà una funzione ancora più difensiva e strategica. Papa Clemente VII riuscirà a sfuggire alle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di fuga verso Castel Sant’Angelo.
Le mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, costruite nel 1565 vedono svilupparsi ulteriori modifiche urbanistiche segnando il passaggio del Passetto da struttura difensiva a elemento urbano integrato.
Il Passetto di Borgo | Foto: © Luigi di Stano
Oggi, attraverso la sua riapertura - resa possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma, che ha curato i lavori di messa in sicurezza, conservazione e restauro, e la Direzione Generale Musei / Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei Nazionali della città di Roma, responsabile del progetto di valorizzazione e della nuova narrazione museologica, i visitatori possono immegersi in un percorso che intreccia passato e presente.
“Questo passaggio fortificato - dichiara Massimo Osanna, direttore generale Musei – non è soltanto un elemento architettonico di rara suggestione, ma rappresenta un capitolo fondamentale della storia di Roma, capace di raccontare momenti cruciali della città e della sua dimensione universale. Oggi viene restituito ai cittadini e ai visitatori un luogo che invita alla scoperta e alla conoscenza, proponendo un dialogo tra storia, cultura e paesaggio urbano”.
Le visite guidate - realizzate in collaborazione con Coopculture e acquistabili tramite l’app e la piattaforma Musei Italiani - permettono di percorrere l’intero tratto del Passetto, dalla Torre del Mascherino su Piazza della Città Leonina, fino al Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo. Il visitatore incrocia due livelli: quello superiore, scoperto, regala una passeggiata panoramica con viste spettacolari sulla città; il livello inferiore, coperto, rappresenta proprio il corridoio “segreto” che permetteva ai Pontefici di spostarsi in sicurezza dagli appartamenti papali al castello fortificato.
Il Passetto di Borgo | Foto: © Luigi di Stano
“Il grande intervento del Passetto di Borgo - commenta Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma – in collaborazione con la Direzione generale Musei e il Segretariato Regionale del Lazio, non poteva non concludersi che con il restauro realizzato dalla Soprintendenza con i fondi del Giubileo di Porta Angelica, in epoca medioevale parte integrante delle Mura Leonine e oggi ingresso privilegiato a Piazza San Pietro e alla Basilica Vaticana. Ma è con soddisfazione che sottolineo come questi interventi abbiano reso il Passetto più accessibile, anche alle persone con difficoltà di deambulazione, grazie a due nuovi ascensori e alla riconfigurazione di alcune pendenze del percorso”.
Giunti al Bastione San Marco, i visitatori potranno visitare un ambiente allestito con opere e oggetti che raccontano le vicende storiche legate al Passetto e a Castel Sant’Angelo. Una installazione multimediale, realizzata in collaborazione con Studio Azzurro, offre ulteriori spunti per un’esperienza immersiva.
Da oggi il suggestivo passaggio fortificato, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro, torna fruibile grazie a un programma permanente di visite guidate speciali.
Le prime fortificazioni di quest'area, a pochissimi metri dalla Basilica di San Pietro, a Roma, risalgono al VI secolo d.C., al tempo dell’impero del re ostrogoto Totila. Nel IX secolo è papa Leone IV ad allargare le difese attraverso la costruzione di una cinta muraria a protezione del Vaticano e della Basilica di San Pietro, contro i ripetuti attacchi dei Saraceni.
Se, nel 1277, sotto papa Niccolò III Orsini, il collegamento tra il Passetto e Castel Sant’Angelo punta a garantire un passaggio sicuro per i pontefici, l’intervento di Alessandro VI Borgia, che aggiunge un passaggio coperto, conferisce alla fortificazione l’aspetto che conosciamo oggi.
Durante il Sacco di Roma, 250 anni più tardi, il Passetto avrà una funzione ancora più difensiva e strategica. Papa Clemente VII riuscirà a sfuggire alle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di fuga verso Castel Sant’Angelo.
Le mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, costruite nel 1565 vedono svilupparsi ulteriori modifiche urbanistiche segnando il passaggio del Passetto da struttura difensiva a elemento urbano integrato.
Il Passetto di Borgo | Foto: © Luigi di Stano
Oggi, attraverso la sua riapertura - resa possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma, che ha curato i lavori di messa in sicurezza, conservazione e restauro, e la Direzione Generale Musei / Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei Nazionali della città di Roma, responsabile del progetto di valorizzazione e della nuova narrazione museologica, i visitatori possono immegersi in un percorso che intreccia passato e presente.
“Questo passaggio fortificato - dichiara Massimo Osanna, direttore generale Musei – non è soltanto un elemento architettonico di rara suggestione, ma rappresenta un capitolo fondamentale della storia di Roma, capace di raccontare momenti cruciali della città e della sua dimensione universale. Oggi viene restituito ai cittadini e ai visitatori un luogo che invita alla scoperta e alla conoscenza, proponendo un dialogo tra storia, cultura e paesaggio urbano”.
Le visite guidate - realizzate in collaborazione con Coopculture e acquistabili tramite l’app e la piattaforma Musei Italiani - permettono di percorrere l’intero tratto del Passetto, dalla Torre del Mascherino su Piazza della Città Leonina, fino al Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo. Il visitatore incrocia due livelli: quello superiore, scoperto, regala una passeggiata panoramica con viste spettacolari sulla città; il livello inferiore, coperto, rappresenta proprio il corridoio “segreto” che permetteva ai Pontefici di spostarsi in sicurezza dagli appartamenti papali al castello fortificato.
Il Passetto di Borgo | Foto: © Luigi di Stano
“Il grande intervento del Passetto di Borgo - commenta Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma – in collaborazione con la Direzione generale Musei e il Segretariato Regionale del Lazio, non poteva non concludersi che con il restauro realizzato dalla Soprintendenza con i fondi del Giubileo di Porta Angelica, in epoca medioevale parte integrante delle Mura Leonine e oggi ingresso privilegiato a Piazza San Pietro e alla Basilica Vaticana. Ma è con soddisfazione che sottolineo come questi interventi abbiano reso il Passetto più accessibile, anche alle persone con difficoltà di deambulazione, grazie a due nuovi ascensori e alla riconfigurazione di alcune pendenze del percorso”.
Giunti al Bastione San Marco, i visitatori potranno visitare un ambiente allestito con opere e oggetti che raccontano le vicende storiche legate al Passetto e a Castel Sant’Angelo. Una installazione multimediale, realizzata in collaborazione con Studio Azzurro, offre ulteriori spunti per un’esperienza immersiva.
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