Dal 19 aprile al 12 ottobre al JMuseo
Picasso e le donne: storia di una passione in una mostra a Jesolo

Robert Capa, Picasso Parade, 1948, Silver Print 20 x 31 cm
Samantha De Martin
19/03/2025
Venezia - In molti dei suoi lavori vengono rappresentate frammentate, distorte o semplicemente rielaborate, espressioni di una complessa percezione dell'amore, del desiderio, della sofferenza.
Le figure femminili hanno da sempre permeato la vita privata e la produzione artistica di Pablo Picasso. Eppure, nonostante il suo trattamento artistico innovativo e talvolta iconoclasta, le relazioni del pittore di Malaga con l’universo femminile sono state talvolta caratterizzate da dinamiche di potere e possessività, rivelando una tensione tra l’ammirazione del maestro per la femminilità e una relazione talvolta conflittuale con la stessa.
A svelarne di più è una mostra intitolata Loving Picasso, attesa dal 19 aprile al 12 ottobre a Jesolo nelle sale del Jmuseo.
Molto più che donne, anzi vere e proprie muse, Fernande Olivier, Dora Maar, Marie-Thérèse Walter e Jacqueline Roque hanno avuto un impatto significativo sulla sua arte, spesso immortalate nelle stesse opere, divenendo simboli di diverse fasi del suo sviluppo creativo.
Per il maestro cubista le donne non erano solo fonte di ispirazione estetica, ma anche oggetto di un’intensa esplorazione psicologica e simbolica. Seguendo questo filo conduttore l’esposizione a cura di Piernicola Maria Di Iorio si articolerà in quattro sezioni che riflettono le serie grafiche di Picasso. Ad arricchire il percorso saranno anche le opere di Dora Maar, fotografa e pittrice surrealista che fu compagna dell’artista durante gli anni bui della guerra, presentate attraverso disegni, oli, acquerelli e fotografie incise, a esplorare il dialogo creativo e l’influenza reciproca tra i due. Non mancheranno lungo il percorso le raffinate litografie di Françoise Gilot, l’unica donna che ebbe il coraggio di abbandonare Picasso, testimonianza di un’artista capace di affermare la propria indipendenza creativa trasformando l’influenza del maestro in un linguaggio personale e originale.
I ritratti realizzati nel 1948 da Robert Capa mostreranno infine al pubblico un Picasso maturo, ma energico sulla Costa Azzurra, rivelando come la presenza femminile fosse per lui non fosse solo esperienza esistenziale, ma un autentico motore creativo in un insieme di influenze reciproche che la mostra intende portare alla luce.
Le figure femminili hanno da sempre permeato la vita privata e la produzione artistica di Pablo Picasso. Eppure, nonostante il suo trattamento artistico innovativo e talvolta iconoclasta, le relazioni del pittore di Malaga con l’universo femminile sono state talvolta caratterizzate da dinamiche di potere e possessività, rivelando una tensione tra l’ammirazione del maestro per la femminilità e una relazione talvolta conflittuale con la stessa.
A svelarne di più è una mostra intitolata Loving Picasso, attesa dal 19 aprile al 12 ottobre a Jesolo nelle sale del Jmuseo.
Molto più che donne, anzi vere e proprie muse, Fernande Olivier, Dora Maar, Marie-Thérèse Walter e Jacqueline Roque hanno avuto un impatto significativo sulla sua arte, spesso immortalate nelle stesse opere, divenendo simboli di diverse fasi del suo sviluppo creativo.
Per il maestro cubista le donne non erano solo fonte di ispirazione estetica, ma anche oggetto di un’intensa esplorazione psicologica e simbolica. Seguendo questo filo conduttore l’esposizione a cura di Piernicola Maria Di Iorio si articolerà in quattro sezioni che riflettono le serie grafiche di Picasso. Ad arricchire il percorso saranno anche le opere di Dora Maar, fotografa e pittrice surrealista che fu compagna dell’artista durante gli anni bui della guerra, presentate attraverso disegni, oli, acquerelli e fotografie incise, a esplorare il dialogo creativo e l’influenza reciproca tra i due. Non mancheranno lungo il percorso le raffinate litografie di Françoise Gilot, l’unica donna che ebbe il coraggio di abbandonare Picasso, testimonianza di un’artista capace di affermare la propria indipendenza creativa trasformando l’influenza del maestro in un linguaggio personale e originale.
I ritratti realizzati nel 1948 da Robert Capa mostreranno infine al pubblico un Picasso maturo, ma energico sulla Costa Azzurra, rivelando come la presenza femminile fosse per lui non fosse solo esperienza esistenziale, ma un autentico motore creativo in un insieme di influenze reciproche che la mostra intende portare alla luce.
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