Gli appuntamenti sul grande schermo
L’Agenda dell’Arte – Al cinema
Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell' Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Francesca Grego
28/06/2018
• Notti di Mezza Estate – Lo Schermo dell’Arte Film Festival. Tutti il lunedì alle 22, fino al 16 luglio a Firenze, Piazzale degli Uffizi
Torna anche quest’anno il consueto appuntamento dell’Estate Fiorentina che porta nel cuore della città, proprio davanti agli Uffizi, gli intrecci sempre nuovi tra i linguaggi dell’arte e del cinema.
Documentari e film d’artista si alterneranno in questa edizione, che guarda da speciali prospettive fenomeni ed emergenze dell’attualità.
Tra i protagonisti, il fotografo ceco Jan Koudelka con un reportage girato in Terrasanta e il collettivo artistico Alterazioni Video, che racconta l’arrivo dei migranti africani a Lampedusa, una Black Rain che invece dell’acqua porta sull’isola una moltitudine di uomini vestiti da supereroi. Per continuare con Adrian Paci, in un sorprendente video autobiografico sulla sua esperienza di artista migrante dall’Albania all’Italia, e con Nico Angiuli, in missione nelle campagne della Puglia tra vecchi contadini locali e giovani ghanesi.
Ultimo titolo in programma, China Van Gogh ci trasporta in una città cinese nei pressi di Shenzhen, dove un’intera comunità si guadagna da vivere producendo copie dei capolavori di Van Gogh per il mercato dei souvenir internazionali; nel film il pittore Xiaoyong Zhao condivide con il pubblico il suo viaggio verso l’Europa alla scoperta dei quadri originali del maestro olandese e di nuove consapevolezze su se stesso e sull’arte nel mondo globalizzato.
• Festival del Cinema Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. Dall’11 al 13 luglio
Tre serate di cinema e archeologia in uno dei luoghi più suggestivi della Magna Grecia.
Gli otto film in concorso, tra produzioni italiane ed europee, si aprono sul panorama variegato delle ultime ricerche condotte nel bacino del Mediterraneo: dalla medicina greco-romana ai profumi dell’antichità, fino ai culti sacri di Didyma, nell’attuale Turchia, sede dell’oracolo più visitato di tutto il mondo greco, e a uno speciale ritratto dell’imperatore Traiano a 1900 anni dalla sua morte.
Ma ad Agrigento l’archeologia è anche avventura, da vivere sullo schermo in compagnia dei suoi protagonisti. Come nel documentario di Guilain Depardieu e Frédéric Lossignol “Indagini in profondità – Ci siamo immersi nella Luna”, che documenta minuto per minuto una delicata missione di archeologi e robot al largo delle coste francesi di Tolone. Obiettivo: riportare a galla i reperti della nave “Luna”, inabissatasi nel 1664 portando con sé centinaia di marinai, un reggimento di fanteria e un ingente carico di armi, vasellame e oggetti personali.
• Masbedo: Videomobile e Protocollo no 90/6. Fino al 4 novembre e fino al 1° luglio all’Archivio di Stato di Palermo
L’arte dei Masbedo (Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni) è il risultato di un incrocio di linguaggi che sfocia in potenti video installazioni. Per Manifesta 12, la biennale nomade quest’anno di stanza a Palermo, la coppia ha concepito due interventi tra i più apprezzati dell’intera rassegna. Il prossimo weekend è l’ultima occasione per ammirarli insieme in due sedi di grande valore storico-artistico.
Videomobile 2018, fino al 4 novembre nel cortile del settecentesco Palazzo Costantino, presenta un originale ritratto di Palermo attraverso la memoria cinematografica.
Un documentario multicanale distribuito su diversi schermi che mescola sequenze di film iconici, come Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, a interventi di registi, intellettuali, produttori – da Pierpaolo Pasolini a Letizia Battaglia - e performance prodotte nelle strade della città, dove il cinema è stato ed è ancora protagonista. Il tutto su un vecchio furgone merci OM degli anni Settanta, che funziona anche come studio di produzione e palco per interventi partecipativi aperti a cittadini e passanti.
Protocollo no 90/6sarà invece in mostra fino a domenica 1° luglio nella Sala delle Capriate dell’Archivio di Stato: un luogo di grande suggestione che conserva, in migliaia di vecchi faldoni, la memoria pubblica della Sicilia dal Seicento a oggi. Sembra di essere nello spazio sacro di una chiesa, con lo schermo al posto della pala d’altare. L’installazione è un omaggio al regista Vittorio De Seta, la cui arte vicina ai lavoratori più umili fu soggetta a controlli e pressioni a causa del suo carattere “sovversivo”.
Una marionetta costruita a mano e animata da Mimmo Cuticchio si agita in video: “il pupo è la metafora dell’artista, un uomo che libera le cose anche quando è legato e controllato”, spiegano i Masbedo.
• Aquileia Film Festival. Dal 24 al 27 luglio ad Aquileia (UD), Piazza Capitolo
Ancora un’incursione tra le meraviglie dell’antichità, sulle tracce di civiltà scomparse e grandi spedizioni sul campo.
Itinerari nell’affascinante cultura etrusca e nuove scoperte sul grande regno dei Mochicas, costruttori di piramidi di argilla nel deserto del Perù, affiancano indagini sui siti archeologici del Medio Oriente, oggi sotto la minaccia di guerre e terrorismo.
Riflettori puntati dunque su due produzioni francesi: “Mesopotamia, una civiltà dimenticata” di Yann Coquart, documento di un’avventurosa campagna alla volta dell’Impero Assiro, e “Persepoli, il paradiso perduto” di Angès Molia e Raphaël Licandro, che svela la magnificenza di una delle città più ricche del mondo antico: finora nota come solo come residenza dei sovrani persiani, Persepolis era in realtà un autentico capolavoro di architettura, un Eden nascosto tra le montagne dell’attuale Iran.
E per finire, la testimonianza cinematografica di un grande protagonista dell’archeologia mediterranea, il professor Antonino De Vita, che racconta l’evoluzione della Libia attraverso esperienze vissute in prima persona.
Leggi anche:
• Tutto pronto per Manifesta: le mostre da non perdere
• Aquileia “Madre di Venezia” e Porta verso l'Oriente
• Alla scoperta di Aquileia con Cristiano Tiussi
Torna anche quest’anno il consueto appuntamento dell’Estate Fiorentina che porta nel cuore della città, proprio davanti agli Uffizi, gli intrecci sempre nuovi tra i linguaggi dell’arte e del cinema.
Documentari e film d’artista si alterneranno in questa edizione, che guarda da speciali prospettive fenomeni ed emergenze dell’attualità.
Tra i protagonisti, il fotografo ceco Jan Koudelka con un reportage girato in Terrasanta e il collettivo artistico Alterazioni Video, che racconta l’arrivo dei migranti africani a Lampedusa, una Black Rain che invece dell’acqua porta sull’isola una moltitudine di uomini vestiti da supereroi. Per continuare con Adrian Paci, in un sorprendente video autobiografico sulla sua esperienza di artista migrante dall’Albania all’Italia, e con Nico Angiuli, in missione nelle campagne della Puglia tra vecchi contadini locali e giovani ghanesi.
Ultimo titolo in programma, China Van Gogh ci trasporta in una città cinese nei pressi di Shenzhen, dove un’intera comunità si guadagna da vivere producendo copie dei capolavori di Van Gogh per il mercato dei souvenir internazionali; nel film il pittore Xiaoyong Zhao condivide con il pubblico il suo viaggio verso l’Europa alla scoperta dei quadri originali del maestro olandese e di nuove consapevolezze su se stesso e sull’arte nel mondo globalizzato.
• Festival del Cinema Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. Dall’11 al 13 luglio
Tre serate di cinema e archeologia in uno dei luoghi più suggestivi della Magna Grecia.
Gli otto film in concorso, tra produzioni italiane ed europee, si aprono sul panorama variegato delle ultime ricerche condotte nel bacino del Mediterraneo: dalla medicina greco-romana ai profumi dell’antichità, fino ai culti sacri di Didyma, nell’attuale Turchia, sede dell’oracolo più visitato di tutto il mondo greco, e a uno speciale ritratto dell’imperatore Traiano a 1900 anni dalla sua morte.
Ma ad Agrigento l’archeologia è anche avventura, da vivere sullo schermo in compagnia dei suoi protagonisti. Come nel documentario di Guilain Depardieu e Frédéric Lossignol “Indagini in profondità – Ci siamo immersi nella Luna”, che documenta minuto per minuto una delicata missione di archeologi e robot al largo delle coste francesi di Tolone. Obiettivo: riportare a galla i reperti della nave “Luna”, inabissatasi nel 1664 portando con sé centinaia di marinai, un reggimento di fanteria e un ingente carico di armi, vasellame e oggetti personali.
• Masbedo: Videomobile e Protocollo no 90/6. Fino al 4 novembre e fino al 1° luglio all’Archivio di Stato di Palermo
L’arte dei Masbedo (Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni) è il risultato di un incrocio di linguaggi che sfocia in potenti video installazioni. Per Manifesta 12, la biennale nomade quest’anno di stanza a Palermo, la coppia ha concepito due interventi tra i più apprezzati dell’intera rassegna. Il prossimo weekend è l’ultima occasione per ammirarli insieme in due sedi di grande valore storico-artistico.
Videomobile 2018, fino al 4 novembre nel cortile del settecentesco Palazzo Costantino, presenta un originale ritratto di Palermo attraverso la memoria cinematografica.
Un documentario multicanale distribuito su diversi schermi che mescola sequenze di film iconici, come Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, a interventi di registi, intellettuali, produttori – da Pierpaolo Pasolini a Letizia Battaglia - e performance prodotte nelle strade della città, dove il cinema è stato ed è ancora protagonista. Il tutto su un vecchio furgone merci OM degli anni Settanta, che funziona anche come studio di produzione e palco per interventi partecipativi aperti a cittadini e passanti.
Protocollo no 90/6sarà invece in mostra fino a domenica 1° luglio nella Sala delle Capriate dell’Archivio di Stato: un luogo di grande suggestione che conserva, in migliaia di vecchi faldoni, la memoria pubblica della Sicilia dal Seicento a oggi. Sembra di essere nello spazio sacro di una chiesa, con lo schermo al posto della pala d’altare. L’installazione è un omaggio al regista Vittorio De Seta, la cui arte vicina ai lavoratori più umili fu soggetta a controlli e pressioni a causa del suo carattere “sovversivo”.
Una marionetta costruita a mano e animata da Mimmo Cuticchio si agita in video: “il pupo è la metafora dell’artista, un uomo che libera le cose anche quando è legato e controllato”, spiegano i Masbedo.
• Aquileia Film Festival. Dal 24 al 27 luglio ad Aquileia (UD), Piazza Capitolo
Ancora un’incursione tra le meraviglie dell’antichità, sulle tracce di civiltà scomparse e grandi spedizioni sul campo.
Itinerari nell’affascinante cultura etrusca e nuove scoperte sul grande regno dei Mochicas, costruttori di piramidi di argilla nel deserto del Perù, affiancano indagini sui siti archeologici del Medio Oriente, oggi sotto la minaccia di guerre e terrorismo.
Riflettori puntati dunque su due produzioni francesi: “Mesopotamia, una civiltà dimenticata” di Yann Coquart, documento di un’avventurosa campagna alla volta dell’Impero Assiro, e “Persepoli, il paradiso perduto” di Angès Molia e Raphaël Licandro, che svela la magnificenza di una delle città più ricche del mondo antico: finora nota come solo come residenza dei sovrani persiani, Persepolis era in realtà un autentico capolavoro di architettura, un Eden nascosto tra le montagne dell’attuale Iran.
E per finire, la testimonianza cinematografica di un grande protagonista dell’archeologia mediterranea, il professor Antonino De Vita, che racconta l’evoluzione della Libia attraverso esperienze vissute in prima persona.
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