La Collezione Ingrao
ingrao
26/02/2004
“La Collezione Ingrao ”, un’avventura di cinquecento opere tra pittura, scultura, bronzi, gessi, opere lignee. Un abbraccio moderno-contemporaneo, dalla metà dell’Ottocento attraverso il XX secolo, che documenta i movimenti artistici di Roma, dal Secessionismo degli anni Dieci agli anni della Seconda Guerra Mondiale, dal dopoguerra agli anni Ottanta. Mecenate umanitario spinto da pura passione, Francesco Paolo Ingrao ha lasciato questa collezione alla città di Cagliari perché “il fine più alto e ambito che un collezionista si propone è che la sua raccolta al termine della vita, abbia come destinazione un museo e perciò non vada dispersa”.
I rinnovati spazi della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari ospitano in modo permanente le opere della “Collezione d’Arte Francesco Paolo Ingrao”, donate al comune di Cagliari dall’erede Elisa Mulas.
La Collezione Ingrao arriva a Cagliari nel dicembre del 1999, nel gennaio del 2000 iniziano gli studi, la ripulitura, il restauro e la schedatura delle opere, i tempi brevi relativi alle esigenze di riapertura della Galleria, non hanno permesso però uno studio scientifico corretto dei dipinti, di conseguenza nuclei di approfondimento verranno realizzati nel tempo sino al completamento della Collezione.
Circa 250 opere saranno esposte in tredici sale della Galleria, secondo un progetto museale curato dalla dottoressa Anna Maria Montaldo. L’Ottocento apre il percorso della visita con opere di Angelo Inganni, di Gioacchino Toma ed Ercole Rosa. Il Novecento all’insegna della corrente divisionista propone i lavori di artisti quali Gioli e Spadini. Esposto un meraviglioso pastello di Giacomo Balla che raffigura lo scultore genovese Giovanni Prini intento al lavoro. Scrigno del percorso una raccolta di ben 31 opere di Umberto Boccioni, massimo esponente del movimento futurista italiano, che illustrano l’evoluzione estetica del pittore, dall’esordio al periodo divisionista e futurista fino all’anno della sua morte.Gli anni Dieci si chiudono con un’opera di Sironi. Presenza importante quella di Morandi con tre Nature morte, tele ad olio, un’acquaforte, nove disegni a china o matita e ben 241 lettere. Ingrao possedeva moltissime opere dell’artista, nel 1985 ne venderà venti al Comune di Bologna, e queste in seguito costituiranno la pietra miliare del museo Morandi.
L’ultima sala è dominata dalle accese ed espressioniste cromie che vivono in 34 opere di Mino Maccari. Al termine di questo percorso ci si immerge nel calore delle “stanze del collezionista”, definibili come “depositi visitabili”, le opere mostrate evocano il caos caratteristico della Collezione dalle quali provengono, un fitto affastellamento di opere accostate con criteri di gusto più che scientifici.
Galleria Comunale d’Arte di Cagliari
Largo Giuseppe Dessì, 09126 Cagliari
Orario visita
Tutti i giorni ore 9,00/13,00 15,30/ 19,30
Chiuso il martedì
Informazioni e prenotazioni
Tel. 070/ 490727 fax 070 /42091
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