Spagna: un anno di festa e di cultura per il IV centenario del maestro
Viaggi d’Arte: a Siviglia con Murillo
Bartolomé Esteban Murillo, La ragazza alla finestra, 1670 circa, olio su tela, 106 × 127 cm, National Gallery, Washington
Francesca Grego
12/06/2017
La capitale andalusa si anima di atmosfere barocche per i 400 anni dalla nascita di Bartolomé Esteban Murillo, tra i più grandi pittori spagnoli di tutti i tempi e cittadino di Siviglia.
Dipinti sacri e scene di genere di sorprendente modernità documenteranno la personalissima ricerca artistica di Murillo, la grazia di composizioni capaci di coniugare realismo e leggerezza, la proverbiale dolcezza dei suoi volti infantili, che si tratti di angeli del paradiso o di piccoli mendicanti.
Un’occasione imperdibile per visitare una città dal carattere spiccato, che vanta oltre 300 luoghi di interesse storico, artistico e culturale. Al fascino di tradizioni vitali, come il flamenco, Siviglia aggiunge oggi un piacevole tocco contemporaneo.
Bartolomé Esteban Murillo, Autoritratto, 1668-1670, olio su tela, 122 x 107 cm, National Gallery, Londra
2017-2018: L'ANNO DI MURILLO. ESPOSIZIONI ED EVENTI IN CALENDARIO A SIVIGLIA
Un ricco programma di esposizioni, eventi, spettacoli e percorsi a tema prenderà vita in città tra il 2017 e il 2018 per celebrare uno dei massimi rappresentanti del Secolo d’Oro della pittura iberica, la cui personalità artistica riflette l’anima e la cultura sevillana.
Cuore della festa, sarà la Casa di Murillo, nel caratteristico quartiere ebraico di Santa Cruz. Un tempo residenza, laboratorio e atelier del pittore, Casa Murillo sarà sede di mostre e installazioni interattive, conferenze, concerti, nonché punto di partenza di una serie di itinerari organizzati alla volta dei luoghi legati all’artista.
Tra i principali eventi espositivi, "Murillo e i suoi eredi a Siviglia", da dicembre all’Espacio Santa Clara, per scoprire la portata della lezione murillana nell’arte spagnola, "La Modernità di Murillo", che attraverso importanti opere indagherà l’evoluzione del mito di Murillo nel tempo (Espacio Turina, da aprile 2018), e "Murillo: il IV Centenario", in assoluto la prima antologica allestita sull’opera del pittore nella sua città natale. Sessanta capolavori provenienti dai musei di tutta Europa consentiranno di conoscere l’arte di Murillo in tutte le sue sfumature, dalle celebri Madonne con Bambino alle scene di genere catturate nei quartieri popolari della Siviglia seicentesca (al Museo di Belle Arti da ottobre 2018).
Da non perdere, ancora al Museo di Belle Arti, la "Ricostruzione del Retablo dei Cappuccini," che per la prima volta rimetterà insieme uno dei più importanti cicli pittorici di Murillo e di tutto il Barocco spagnolo: in primo piano la pala d’altare del Giubileo della Porziuncola, la cui tela principale, appena restaurata, giungerà dal Wallraf-Richartz Museum di Colonia.
Impossibile, a questo punto, non fermarsi ad ammirare le collezioni del Museo di Belle Arti, secondo in Spagna solo al Prado di Madrid. Francisco de Zurbaràn, Diego Velàsquez, El Greco, Pacheco, Alfonso Cano: i grandi dell’arte spagnola sono tutti qui.
Durante la prossima primavera, infine, i fasti seicenteschi rivivranno in città con una serie di architetture effimere tipiche delle feste barocche. Lo stesso Murillo collaborò alla creazione di mirabili scenografie per celebrazioni sacre o legate alle ricorrenze della Corona borbonica. Saranno dedicate a lui le installazioni del 2018, a partire da quella per la grande processione del Corpus Domini presso la chiesa di Santa Marìa la Blanca.
Bartolomé Esteban Murillo, Santas Justa y Rufina, 1666, olio su tela, 200 x 176 cm, Museo di Belle Arti, Siviglia
DA MURILLO ALL'ALCAZAR: ARTE E STORIA NEL CUORE DI SIVIGLIA
Basta una passeggiata tra le belle chiese cittadine per ammirare le celebri pale d'altare di Murillo, nella magica triade del Secolo d’Oro spagnolo insieme a Velàsquez e Zurbaràn: dal Monastero di Sant’Agostino a Santa Maria la Blanca, fino alla Cattedrale, meraviglioso esempio di architettura gotica, sulla cui facciata svetta la torre della Giralda, l'antico minareto che oggi è il simbolo della città.
Proseguendo, i Reales Alcazares sono una tappa imperdibile: nell’enorme complesso monumentale ampliato nel corso dei secoli, spicca il Palazzo Reale in stile mudejar, che fonde tratti arabi e spagnoli in una successione impressionante di patii, giardini e costruzioni decorate con raffinatezza.
Inoltre sono da visitare l’Archivio de Indias, la storica Torre del Oro sul Guadalquivir e il bellissimo edificio quattrocentesco della Casa de Pilatos, insieme alla Plaza de España, costruita per l’Esposizione Universale del 1929 intorno al Parco dell’Infanta Maria Luisa: un luogo magico dove al verde della vegetazione si unisce un tripudio di azulejos variopinti.
SIVIGLIA CONTEMPORANEA
Sebbene punti sul fascino del passato più di altre città spagnole, Siviglia non manca affatto di novità e attrazioni al passo con i tempi.
In primo luogo il CAAC - Centro per Andaluso per l’Arte Contemporanea, ricavato in un edificio che fu monastero e fabbrica di ceramica. Insieme a un gigantesco ombu piantato in giardino nientemeno che da Cristoforo Colombo, qui è possibile ammirare un’importante collezione che spazia tra arti, temi e linguaggi differenti dagli anni Cinquanta ai nostri giorni.
Tra i protagonisti delle mostre temporanee di questa stagione, l’artista e architetto andaluso Gerardo Delgado, il collettivo russo Chto Delat, che cita Brecht, Godard e Fassbinder in opere che combinano video, teatro e arti visive, e lo stesso CAAC, la cui nascita nel 1992 è celebrata in una grande mostra in programma fino al 24 settembre.
Per conoscere i fermenti più cool di Siviglia - dalla moda al design alle arti performative - il posto giusto è invece il quartiere bohemien di Piazza Alameda de Hercules, mentre tra le realizzazioni dell’architettura contemporanea la più popolare è certamente il Metropol Parasol.
Terminata nel 2011 e nota tra i cittadini semplicemente come “I Funghi”, l’avveniristica struttura di Jurgen Mayer è la più grande costruzione in legno esistente al mondo e regala ombra alla grande Plaza de la Encarnacion. Sui suoi quattro livelli ospita un’area archeologica, un mercato, nonché spazi per spettacoli e ristorazione. All’ultimo piano è invece possibile fruire di un percorso pedonale con magnifica vista sul centro storico di Siviglia.
Dipinti sacri e scene di genere di sorprendente modernità documenteranno la personalissima ricerca artistica di Murillo, la grazia di composizioni capaci di coniugare realismo e leggerezza, la proverbiale dolcezza dei suoi volti infantili, che si tratti di angeli del paradiso o di piccoli mendicanti.
Un’occasione imperdibile per visitare una città dal carattere spiccato, che vanta oltre 300 luoghi di interesse storico, artistico e culturale. Al fascino di tradizioni vitali, come il flamenco, Siviglia aggiunge oggi un piacevole tocco contemporaneo.
Bartolomé Esteban Murillo, Autoritratto, 1668-1670, olio su tela, 122 x 107 cm, National Gallery, Londra
2017-2018: L'ANNO DI MURILLO. ESPOSIZIONI ED EVENTI IN CALENDARIO A SIVIGLIA
Un ricco programma di esposizioni, eventi, spettacoli e percorsi a tema prenderà vita in città tra il 2017 e il 2018 per celebrare uno dei massimi rappresentanti del Secolo d’Oro della pittura iberica, la cui personalità artistica riflette l’anima e la cultura sevillana.
Cuore della festa, sarà la Casa di Murillo, nel caratteristico quartiere ebraico di Santa Cruz. Un tempo residenza, laboratorio e atelier del pittore, Casa Murillo sarà sede di mostre e installazioni interattive, conferenze, concerti, nonché punto di partenza di una serie di itinerari organizzati alla volta dei luoghi legati all’artista.
Tra i principali eventi espositivi, "Murillo e i suoi eredi a Siviglia", da dicembre all’Espacio Santa Clara, per scoprire la portata della lezione murillana nell’arte spagnola, "La Modernità di Murillo", che attraverso importanti opere indagherà l’evoluzione del mito di Murillo nel tempo (Espacio Turina, da aprile 2018), e "Murillo: il IV Centenario", in assoluto la prima antologica allestita sull’opera del pittore nella sua città natale. Sessanta capolavori provenienti dai musei di tutta Europa consentiranno di conoscere l’arte di Murillo in tutte le sue sfumature, dalle celebri Madonne con Bambino alle scene di genere catturate nei quartieri popolari della Siviglia seicentesca (al Museo di Belle Arti da ottobre 2018).
Da non perdere, ancora al Museo di Belle Arti, la "Ricostruzione del Retablo dei Cappuccini," che per la prima volta rimetterà insieme uno dei più importanti cicli pittorici di Murillo e di tutto il Barocco spagnolo: in primo piano la pala d’altare del Giubileo della Porziuncola, la cui tela principale, appena restaurata, giungerà dal Wallraf-Richartz Museum di Colonia.
Impossibile, a questo punto, non fermarsi ad ammirare le collezioni del Museo di Belle Arti, secondo in Spagna solo al Prado di Madrid. Francisco de Zurbaràn, Diego Velàsquez, El Greco, Pacheco, Alfonso Cano: i grandi dell’arte spagnola sono tutti qui.
Durante la prossima primavera, infine, i fasti seicenteschi rivivranno in città con una serie di architetture effimere tipiche delle feste barocche. Lo stesso Murillo collaborò alla creazione di mirabili scenografie per celebrazioni sacre o legate alle ricorrenze della Corona borbonica. Saranno dedicate a lui le installazioni del 2018, a partire da quella per la grande processione del Corpus Domini presso la chiesa di Santa Marìa la Blanca.
Bartolomé Esteban Murillo, Santas Justa y Rufina, 1666, olio su tela, 200 x 176 cm, Museo di Belle Arti, Siviglia
DA MURILLO ALL'ALCAZAR: ARTE E STORIA NEL CUORE DI SIVIGLIA
Basta una passeggiata tra le belle chiese cittadine per ammirare le celebri pale d'altare di Murillo, nella magica triade del Secolo d’Oro spagnolo insieme a Velàsquez e Zurbaràn: dal Monastero di Sant’Agostino a Santa Maria la Blanca, fino alla Cattedrale, meraviglioso esempio di architettura gotica, sulla cui facciata svetta la torre della Giralda, l'antico minareto che oggi è il simbolo della città.
Proseguendo, i Reales Alcazares sono una tappa imperdibile: nell’enorme complesso monumentale ampliato nel corso dei secoli, spicca il Palazzo Reale in stile mudejar, che fonde tratti arabi e spagnoli in una successione impressionante di patii, giardini e costruzioni decorate con raffinatezza.
Inoltre sono da visitare l’Archivio de Indias, la storica Torre del Oro sul Guadalquivir e il bellissimo edificio quattrocentesco della Casa de Pilatos, insieme alla Plaza de España, costruita per l’Esposizione Universale del 1929 intorno al Parco dell’Infanta Maria Luisa: un luogo magico dove al verde della vegetazione si unisce un tripudio di azulejos variopinti.
SIVIGLIA CONTEMPORANEA
Sebbene punti sul fascino del passato più di altre città spagnole, Siviglia non manca affatto di novità e attrazioni al passo con i tempi.
In primo luogo il CAAC - Centro per Andaluso per l’Arte Contemporanea, ricavato in un edificio che fu monastero e fabbrica di ceramica. Insieme a un gigantesco ombu piantato in giardino nientemeno che da Cristoforo Colombo, qui è possibile ammirare un’importante collezione che spazia tra arti, temi e linguaggi differenti dagli anni Cinquanta ai nostri giorni.
Tra i protagonisti delle mostre temporanee di questa stagione, l’artista e architetto andaluso Gerardo Delgado, il collettivo russo Chto Delat, che cita Brecht, Godard e Fassbinder in opere che combinano video, teatro e arti visive, e lo stesso CAAC, la cui nascita nel 1992 è celebrata in una grande mostra in programma fino al 24 settembre.
Per conoscere i fermenti più cool di Siviglia - dalla moda al design alle arti performative - il posto giusto è invece il quartiere bohemien di Piazza Alameda de Hercules, mentre tra le realizzazioni dell’architettura contemporanea la più popolare è certamente il Metropol Parasol.
Terminata nel 2011 e nota tra i cittadini semplicemente come “I Funghi”, l’avveniristica struttura di Jurgen Mayer è la più grande costruzione in legno esistente al mondo e regala ombra alla grande Plaza de la Encarnacion. Sui suoi quattro livelli ospita un’area archeologica, un mercato, nonché spazi per spettacoli e ristorazione. All’ultimo piano è invece possibile fruire di un percorso pedonale con magnifica vista sul centro storico di Siviglia.
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