Le anticipazioni del direttore Simone Menegoi
Le sorprese di Arte Fiera: pittura e post-war master per l’edizione 2020
Arte Fiera 2019. Courtesy Arte Fiera
Francesca Grego
04/04/2019
Bologna - Mentre a Milano sta per aprirsi il sipario su miart 2019, a Bologna trapelano già le prime anticipazioni sulla prossima edizione di Arte Fiera.
Diretta per il secondo anno da Simone Menegoi, subentrato ad Angela Vettese, la fiera d’arte più longeva in Italia è pronta a sorprenderci con interessanti novità. In primo piano, nuove sezioni curate e una rigorosa selezione, che fissa a 150 il limite massimo degli espositori e restringe a tre il numero degli artisti che ciascuna galleria potrà presentare.
“Credo che le sezioni curate siano la spina dorsale di una fiera – ha dichiarato Menegoi – perché si rivolgono a un pubblico di collezionisti specifico e perché sono anche un modo di allargare la proposta. Nell’ultima edizione di Arte Fiera c’era una sola sezione curata, quella sulla fotografia, che è stata molto apprezzata e ha avuto riscontri di vendita molto buoni. Dall’anno prossimo diventeranno tre”.
In programma dal 24 al 26 gennaio 2020, il 44mo appuntamento con la fiera bolognese segnerà dunque il debutto di due nuove sezioni. Con un preciso taglio cronologico, “Focus” sarà affidata alla curatrice, critica e storica dell’arte Gabriella Cherubini e dedicata alla seconda metà del Novecento, con una particolare attenzione verso i maestri del dopoguerra e gli anni Sessanta e Settanta. Si tratta di una sezione destinata a variare di anno in anno ambiti e periodo di interesse in base alle scelte dei curatori invitati.
La nascita di “Pittura XXI”, che sarà curata da Davide Ferri, invece sancisce ufficialmente la riscoperta della pittura come linguaggio del contemporaneo, offrendo una panoramica degli artisti emergenti e mid-career sulla scena italiana e internazionale. “Credo si tratti della cosa più ovvia e anche più calzante, anche perché la pittura è la beniamina di tutti i collezionisti”, continua il direttore. “Anche qui non ci saranno più di venti gallerie, con l’ambizione di coinvolgere gallerie straniere di buon livello”.
Oltre alla tradizionale Main Section, i visitatori di Arte Fiera 2020 potranno infine curiosare nella sezione “Fotografia e immagini in movimento” inaugurata lo scorso anno e affidata alla curatela della piattaforma Fantom (Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani, Francesco Zanot), con l’obiettivo di indagare linguaggi che disegnano ormai il nostro habitat quotidiano: “il punto di forza del progetto”, spiegano gli organizzatori di Arte Fiera, “risiede in un’idea ibrida dei due media, la fotografia e il video, considerati tanto come oggetti di indagine quanto come strumenti per esplorare il mondo – e sempre in dialogo con gli altri linguaggi dell’arte contemporanea”.
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• Miart 2019
• Milano ArtWeek 2019: gli appuntamenti da non perdere
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“Credo che le sezioni curate siano la spina dorsale di una fiera – ha dichiarato Menegoi – perché si rivolgono a un pubblico di collezionisti specifico e perché sono anche un modo di allargare la proposta. Nell’ultima edizione di Arte Fiera c’era una sola sezione curata, quella sulla fotografia, che è stata molto apprezzata e ha avuto riscontri di vendita molto buoni. Dall’anno prossimo diventeranno tre”.
In programma dal 24 al 26 gennaio 2020, il 44mo appuntamento con la fiera bolognese segnerà dunque il debutto di due nuove sezioni. Con un preciso taglio cronologico, “Focus” sarà affidata alla curatrice, critica e storica dell’arte Gabriella Cherubini e dedicata alla seconda metà del Novecento, con una particolare attenzione verso i maestri del dopoguerra e gli anni Sessanta e Settanta. Si tratta di una sezione destinata a variare di anno in anno ambiti e periodo di interesse in base alle scelte dei curatori invitati.
La nascita di “Pittura XXI”, che sarà curata da Davide Ferri, invece sancisce ufficialmente la riscoperta della pittura come linguaggio del contemporaneo, offrendo una panoramica degli artisti emergenti e mid-career sulla scena italiana e internazionale. “Credo si tratti della cosa più ovvia e anche più calzante, anche perché la pittura è la beniamina di tutti i collezionisti”, continua il direttore. “Anche qui non ci saranno più di venti gallerie, con l’ambizione di coinvolgere gallerie straniere di buon livello”.
Oltre alla tradizionale Main Section, i visitatori di Arte Fiera 2020 potranno infine curiosare nella sezione “Fotografia e immagini in movimento” inaugurata lo scorso anno e affidata alla curatela della piattaforma Fantom (Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani, Francesco Zanot), con l’obiettivo di indagare linguaggi che disegnano ormai il nostro habitat quotidiano: “il punto di forza del progetto”, spiegano gli organizzatori di Arte Fiera, “risiede in un’idea ibrida dei due media, la fotografia e il video, considerati tanto come oggetti di indagine quanto come strumenti per esplorare il mondo – e sempre in dialogo con gli altri linguaggi dell’arte contemporanea”.
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