Dal 29 luglio all’8 gennaio
Da Firenze a Centuripe. I maestri della Collezione Alberto della Ragione in trasferta in Sicilia
Italo Valenti, I pazzi dell'isola, 1941, Fototeca Musei Civici Fiorentini
Samantha De Martin
22/07/2022
Enna - Ci sono le strade di Bagheria percorse dai pennelli di Renato Guttuso, e i pazzi dell’isola di Italo Valenti, il veliero di Sironi e le case dietro ai campi immortalate da Rosai.
Sono alcuni dei dipinti realizzati dagli artisti di primo Novecento posseduti da Alberto Della Ragione, deciso difensore della libertà artistica e della funzione antagonista dell’Avanguardia.
“Seppe soprattutto darci ciò che di più avevamo bisogno: la fiducia e l’amicizia. Viveva con noi della stessa passione, si bruciava alla stessa fiamma” scriveva nel 1961 Renato Guttuso a proposito dell’ingegnere, mecenate e collezionista campano. La storica raccolta che reca il suo nome, composta da oltre duecento opere, donata dall’ingegnere al Comune di Firenze nel 1970, all’indomani della violenta alluvione che colpì la città nel 1966, e oggi conservata al Museo Novecento di Firenze, punta adesso verso sud alla volta della Sicilia.
Massimo Campigli, Due ballerine, 1938, Fototeca Musei Civici Fiorentini
La collezione spazia dal secondo Futurismo al Realismo magico, mettendo in risalto soprattutto le opere dei maestri della Scuola romana. Della Ragione aveva risposto all’appello lanciato dallo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, deciso a istituire un Museo Internazionale di Arte Contemporanea, come risarcimento simbolico ai danni subiti dal patrimonio storico artistico fiorentino.
Dal 29 luglio 2022 all’8 gennaio 2023, una selezione di 41 capolavori provenienti dalla Collezione Alberto Della Ragione sarà all’Antiquarium di Centuripe, in provincia di Enna, al centro della mostra I Maestri del Novecento: da Guttuso a Vedova. Opere dalla collezione Alberto Della Ragione.
Il progetto a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Centuripe e il Museo Novecento di Firenze, con l’intento di rendere fruibile una selezione di capolavori esposti per la prima volta in Sicilia e provenienti da una delle più importanti raccolte dedicate all’arte italiana del Novecento.
Mario Sironi, Il veliero, 1929-1931 circa, Fototeca Musei Civici Fiorentini
“Dal 2018 il Museo Novecento - dichiara Sergio Risaliti - si occupa della valorizzazione della Collezione Alberto Della Ragione, con progetti 'esportati’ fuori dalla città metropolitana di Firenze. Un cospicuo numero di opere provenienti dalla raccolta dell’ingegnere-collezionista è stato presentato a Salò, per poi approdare a Livorno. Superato l’ostacolo della pandemia, le opere della collezione civica sono tornate a viaggiare, e questa volta arrivano a Centuripe. In questa occasione abbiamo concentrato l’attenzione sul carattere umanistico di molti dipinti realizzati dagli artisti della prima metà del Novecento italiano, dove emerge la passione per le vicende dell’uomo, l’ambiente quotidiano, la natura e i drammi storici attraversati all’epoca in cui queste opere furono realizzate”.
Renato Guttuso, Strada di Bagheria, 1939, Fototeca Musei Civici Fiorentini
Così, ripercorrendo la volontà del grande mecenate, il lascito travalica i confini cittadini e regionali per arrivare in Sicilia, a Centuripe, con una selezione di opere che spaziano da Renato Guttuso a Emilio Vedova, da Mario Mafai a Filippo de Pisis, acquistate dal coraggioso collezionista ancora diffidente nei confronti della produzione del suo tempo.
Dal momento in cui Della Ragione iniziò a offrire il proprio supporto a giovani artisti, spesso trascurati dal mercato e dalla critica ufficiale, la sua collezione d’arte contemporanea, che già negli anni Quaranta era una delle più grandi esistenti in Italia, crebbe progressivamente. La raccolta rivela il gusto dell’ingegnere orientato, nella scelta di artisti e opere, verso i generi più tradizionali, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio al nudo femminile, senza tuttavia rinnegare mai totalmente la figurazione.
Sono alcuni dei dipinti realizzati dagli artisti di primo Novecento posseduti da Alberto Della Ragione, deciso difensore della libertà artistica e della funzione antagonista dell’Avanguardia.
“Seppe soprattutto darci ciò che di più avevamo bisogno: la fiducia e l’amicizia. Viveva con noi della stessa passione, si bruciava alla stessa fiamma” scriveva nel 1961 Renato Guttuso a proposito dell’ingegnere, mecenate e collezionista campano. La storica raccolta che reca il suo nome, composta da oltre duecento opere, donata dall’ingegnere al Comune di Firenze nel 1970, all’indomani della violenta alluvione che colpì la città nel 1966, e oggi conservata al Museo Novecento di Firenze, punta adesso verso sud alla volta della Sicilia.
Massimo Campigli, Due ballerine, 1938, Fototeca Musei Civici Fiorentini
La collezione spazia dal secondo Futurismo al Realismo magico, mettendo in risalto soprattutto le opere dei maestri della Scuola romana. Della Ragione aveva risposto all’appello lanciato dallo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, deciso a istituire un Museo Internazionale di Arte Contemporanea, come risarcimento simbolico ai danni subiti dal patrimonio storico artistico fiorentino.
Dal 29 luglio 2022 all’8 gennaio 2023, una selezione di 41 capolavori provenienti dalla Collezione Alberto Della Ragione sarà all’Antiquarium di Centuripe, in provincia di Enna, al centro della mostra I Maestri del Novecento: da Guttuso a Vedova. Opere dalla collezione Alberto Della Ragione.
Il progetto a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Centuripe e il Museo Novecento di Firenze, con l’intento di rendere fruibile una selezione di capolavori esposti per la prima volta in Sicilia e provenienti da una delle più importanti raccolte dedicate all’arte italiana del Novecento.
Mario Sironi, Il veliero, 1929-1931 circa, Fototeca Musei Civici Fiorentini
“Dal 2018 il Museo Novecento - dichiara Sergio Risaliti - si occupa della valorizzazione della Collezione Alberto Della Ragione, con progetti 'esportati’ fuori dalla città metropolitana di Firenze. Un cospicuo numero di opere provenienti dalla raccolta dell’ingegnere-collezionista è stato presentato a Salò, per poi approdare a Livorno. Superato l’ostacolo della pandemia, le opere della collezione civica sono tornate a viaggiare, e questa volta arrivano a Centuripe. In questa occasione abbiamo concentrato l’attenzione sul carattere umanistico di molti dipinti realizzati dagli artisti della prima metà del Novecento italiano, dove emerge la passione per le vicende dell’uomo, l’ambiente quotidiano, la natura e i drammi storici attraversati all’epoca in cui queste opere furono realizzate”.
Renato Guttuso, Strada di Bagheria, 1939, Fototeca Musei Civici Fiorentini
Così, ripercorrendo la volontà del grande mecenate, il lascito travalica i confini cittadini e regionali per arrivare in Sicilia, a Centuripe, con una selezione di opere che spaziano da Renato Guttuso a Emilio Vedova, da Mario Mafai a Filippo de Pisis, acquistate dal coraggioso collezionista ancora diffidente nei confronti della produzione del suo tempo.
Dal momento in cui Della Ragione iniziò a offrire il proprio supporto a giovani artisti, spesso trascurati dal mercato e dalla critica ufficiale, la sua collezione d’arte contemporanea, che già negli anni Quaranta era una delle più grandi esistenti in Italia, crebbe progressivamente. La raccolta rivela il gusto dell’ingegnere orientato, nella scelta di artisti e opere, verso i generi più tradizionali, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio al nudo femminile, senza tuttavia rinnegare mai totalmente la figurazione.
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