Orange is the New Black. Due progetti per una nuova GAMC a Viareggio
Dal 05 Luglio 2014 al 13 Luglio 2014
Viareggio | Lucca
Luogo: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Indirizzo: piazza Giuseppe Mazzini 22
Orari: da martedì a domenica 18-23
Enti promotori:
- Fidapa Bpw Versilia - Federazione italiana donne arti
- professioni e affari - Business and Professional Women
Telefono per informazioni: +39 0584 581118
E-Mail info: gamc@comune.viareggio.lu.it
Sito ufficiale: http://www.gamc.it
Immaginate di ridisegnare completamente l’area del Palazzo delle Muse, di piazza Mazzini, cambiando destinazione al Liceo scientifico per farne un contenitore culturale di grande qualità, reinventando una Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea secondo i dettami dell’architettura di oggi, che includa anche un teatro. Un sogno, un’utopia forse. Ma è lecito sognare in tempi di crisi? Si può e si deve, è la risposta che indirettamente viene dalla mostra di progetti architettonici tenuti a battesimo dall’architetto Paolo Riani, esposizione che si inaugura alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” il 5 luglio prossimo.
“Orange is the new Black” è il titolo della mostra, che propone al pubblico alcune idee forti contenute in due distinti progetti per il riassetto dell’area della GAMC, di piazza Mazzini e degli edifici circostanti.
Gli elaborati sono il frutto del lavoro di sei studentesse del corso di architettura e composizione architettonica IV del Destec (Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) dell’Università di Pisa, condotto da Paolo Riani. Le laureande in ingegneria si chiamano Enrica Pirronello, Sarah Mendes, Isabella Trifirò, Gabriela Cabral, Viola Marano, Ellaine Martins. Attraverso 30 tavole prendono vita due proposte progettuali coraggiose. La prima prevede addirittura la demolizione dell’edificio che ospita il Liceo Scientifico (per il quale si ipotizza il trasferimento al nuovo Polo scolastico), i cui volumi diventano così disponibili per finalità espositive. C’è poi il riordino di piazza Mazzini (via la fontana, sostituita da un boschetto con un piccolo specchio acqueo, è previsto un parcheggio sotterraneo) e uno stretto collegamento con il museo privato del Centro Matteucci e l’ex Caserma dei Carabinieri, sottratta alla trasformazione in appartamenti. All’interno del nuovo complesso, un’autentica kunsthalle che prevede una sala teatrale al chiuso, un teatro all’aperto, una biblioteca e spazi per attività culturali.
L’idea guida del secondo progetto, che condivide l’ipotesi dello spostamento dello Scientifico, è una grande scalinata che rappresenta uno spettacolare percorso lungo il quale sono disposte le opere d’arte.
Vi è da aggiungere che da ormai 10 anni Riani, architetto di fama internazionale, ha utilizzato la sua attività didattica all’università per sollecitare gli studenti a proporre idee progettuali architettoniche e urbanistiche con un forte radicamento territoriale: abbiamo avuto così progettazioni per Carrara, Porcari, Peccioli, Viareggio, Chiesina Uzzanese. In quest’ultimo Comune dall’idea è nata un’opera concreta, la Casa Comunale divenuta una realtà.
“Queste idee che proponiamo per una riflessione generale - commenta Riani - a qualcuno potranno sembrare irrealizzabili. In realtà sono come dei semi lasciati sul terreno: spunti che ci possono far capire l’importanza della progettualità in ambiente urbano. Come diceva l’intellettuale americano Lewis Mumford, l’uomo è fatto per fare le cose possibili, immaginare le cose impossibili e realizzare anche quelle”.
“Orange is the new Black” è il titolo della mostra, che propone al pubblico alcune idee forti contenute in due distinti progetti per il riassetto dell’area della GAMC, di piazza Mazzini e degli edifici circostanti.
Gli elaborati sono il frutto del lavoro di sei studentesse del corso di architettura e composizione architettonica IV del Destec (Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) dell’Università di Pisa, condotto da Paolo Riani. Le laureande in ingegneria si chiamano Enrica Pirronello, Sarah Mendes, Isabella Trifirò, Gabriela Cabral, Viola Marano, Ellaine Martins. Attraverso 30 tavole prendono vita due proposte progettuali coraggiose. La prima prevede addirittura la demolizione dell’edificio che ospita il Liceo Scientifico (per il quale si ipotizza il trasferimento al nuovo Polo scolastico), i cui volumi diventano così disponibili per finalità espositive. C’è poi il riordino di piazza Mazzini (via la fontana, sostituita da un boschetto con un piccolo specchio acqueo, è previsto un parcheggio sotterraneo) e uno stretto collegamento con il museo privato del Centro Matteucci e l’ex Caserma dei Carabinieri, sottratta alla trasformazione in appartamenti. All’interno del nuovo complesso, un’autentica kunsthalle che prevede una sala teatrale al chiuso, un teatro all’aperto, una biblioteca e spazi per attività culturali.
L’idea guida del secondo progetto, che condivide l’ipotesi dello spostamento dello Scientifico, è una grande scalinata che rappresenta uno spettacolare percorso lungo il quale sono disposte le opere d’arte.
Vi è da aggiungere che da ormai 10 anni Riani, architetto di fama internazionale, ha utilizzato la sua attività didattica all’università per sollecitare gli studenti a proporre idee progettuali architettoniche e urbanistiche con un forte radicamento territoriale: abbiamo avuto così progettazioni per Carrara, Porcari, Peccioli, Viareggio, Chiesina Uzzanese. In quest’ultimo Comune dall’idea è nata un’opera concreta, la Casa Comunale divenuta una realtà.
“Queste idee che proponiamo per una riflessione generale - commenta Riani - a qualcuno potranno sembrare irrealizzabili. In realtà sono come dei semi lasciati sul terreno: spunti che ci possono far capire l’importanza della progettualità in ambiente urbano. Come diceva l’intellettuale americano Lewis Mumford, l’uomo è fatto per fare le cose possibili, immaginare le cose impossibili e realizzare anche quelle”.
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