A Roma, nel Complesso di Santo Spirito in Sassia, le Corsie Sistine sotto una nuova luce
Le corsie dell'ospedale più antico d'Europa tornano a splendere grazie a un restauro
Le Corsie Sistine, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
Samantha De Martin
25/07/2022
Con i suoi otto secoli di storia, oltre mille metri quadrati di affreschi, la “cappella Sistina” degli ospedali storici, con il suo apparato decorativo di straordinaria bellezza riemerge dal tempo sotto una nuova luce.
Le Corsie Sistine - le storiche corsie dell'ospedale volute da Papa Sisto IV Della Rovere per il Giubileo del 1475 all’interno dell’antico Complesso di Santo Spirito in Sassia, considerato dalla tradizione il più grande e antico complesso ospedaliero d’Europa - tornano a brillare grazie a un restauro, nel tempio in cui la cura del corpo si univa al sollievo per l’anima attraverso la bellezza.
Questi straordinari affreschi a due passi da San Pietro - all’interno di un ospedale in piena attività, a gestione diretta della ASL Roma 1 - raccontano la storia di Roma negli anni Settanta del Quattrocento, svelando l’impresa del pontefice, gli edifici del tempo e la storia di un complesso, quello di Santo Spirito in Sassia, attraversato da stratificazioni storiche, dalla lussuosa dimora fuoriporta di Agrippina, con gli straordinari pavimenti a mosaico scoperti in alcuni ambienti sotterranei, ai successivi edifici medievali. L’intervento, presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è il risultato di una lunga collaborazione tra il ministero della Cultura attraverso la Soprintendenza Speciale di Roma, la Regione Lazio, e la Asl Roma 1, rafforzata con l’accordo di valorizzazione degli ospedali storici firmato l’autunno scorso.
Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
In realtà l’edificio che ospita le Corsie risale all’VIII secolo quando, nel 727 Ina, Re del Wessex, volle costruire la Schola Saxonum, un luogo di accoglienza e assistenza destinato a ospitare i pellegrini anglosassoni in pellegrinaggio nella città eterna. Dopo un primo importante intervento di ristrutturazione, alla fine del XII secolo, nel 1475 Sisto IV decise di ricostruire il grande edificio di Santo Spirito fatto realizzare da Innocenzo III nel 1198 e ridotto in stato fatiscente già alla fine del Medioevo. In questa occasione la struttura fu allargata e per la realizzazione delle Corsie Sistine furono chiamati a operare illustri artisti e architetti come Andrea Bregno e Baccio Pontelli. Si trattava di edificare un’imponente corsia con alte finestre per consentire il ricambio di aria, finemente affrescata alla sommità delle pareti, dove lo sguardo dei malati distesi avrebbe potuto raggiungere facilmente le immagini con le gesta dei due pontefici che le avevano dato vita.
Le Corsie Sistine, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
I degenti potevano così ammirare sulle pareti delle Corsie il raffinato ciclo pittorico eseguito a fresco a partire dalla fine del Quattrocento da artisti della scuola Umbro-Romana e da discepoli di Melozzo, del Ghirlandaio, del Pinturicchio e di Antoniazzo Romano. Ben 67 scene illustrate raccontavano le origini dell’ospedale e gli episodi più rappresentativi della vita di Sisto IV.
Le immagini di madri disperate, costrette a sacrificare nel Tevere i pargoli indesiderati, cedono il posto ai pescatori che si rivolgono a Innocenzo III, agli omaggi dei sovrani stranieri e alle numerose cerimonie religiose officiate dai pontefici.
Con i 120 metri di lunghezza e i 12 metri di larghezza, le Corsie rappresentano il primo esempio di architettura civile rinascimentale a Roma.
La rimozione di una vetrata moderna tra i due ambienti - la Sala Lancisi e la Sala Baglivi - consente oggi di apprezzare l’antico ospedale nella sua originaria profondità di veduta che ingloba l’altare centrale attribuito a Palladio, probabilmente l’unica opera romana del grande artista.
Pittore di Sisto IV, Papa Sisto IV dispone l’ospizio per gli esposti, XV sec., dopo il restauro, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
I lavori di restauro del ciclo pittorico delle Corsie hanno riguardato alcuni brani della decorazione della Sala Baglivi e l’intero apparato decorativo della Sala Lancisi. Sisto IV in trono, circondato da porporati e cortigiani ha recuperato vigore, mentre le linee architettoniche perse sono state recuperate assieme alle decorazioni e alle lettere mancanti nelle iscrizioni.
Nei primi mesi del 2021 si è condiviso con la Regione Lazio e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma di scandire il progetto di restauro delle Corsie Sistine in tre fasi. Gli interventi architettonici realizzati in questi anni hanno incluso il consolidamento della struttura, con le volte della adiacente Biblioteca Lancisiana, il restauro degli intonaci interni ed esterni delle Corsie e una preziosa opera di recupero di infissi e vetrate e del sottostante Antiquarium.
Le Corsie Sistine, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
La prima tappa si è concretizzata il 23 luglio dello scorso anno con la riapertura della Biblioteca Lancisiana interamente restaurata, con il rifacimento statico della volta, del tetto, della pavimentazione e degli impianti, con il recupero dell’affresco della sala di lettura e delle scaffalature. Il secondo passaggio coincide con l’inaugurazione del restauro conservativo delle Corsie Sistine, Lancisi e Baglivi, mentre nella seconda metà del 2023 è previsto il terzo e ultimo momento, quando verrà aperto l’accesso alla zona archeologica sottostante l’antico Ospedale, già recuperata.
Il primo obiettivo resta quello di mettere a disposizione dei visitatori, appassionati e turisti gli straordinari tesori artistici che il Complesso di Santo Spirito conserva, dal punto di vista architettonico, pittorico, bibliotecario e delle collezioni museali.
A breve sarà disponibile una programmazione con le prossime aperture al pubblico.
Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
Le Corsie Sistine - le storiche corsie dell'ospedale volute da Papa Sisto IV Della Rovere per il Giubileo del 1475 all’interno dell’antico Complesso di Santo Spirito in Sassia, considerato dalla tradizione il più grande e antico complesso ospedaliero d’Europa - tornano a brillare grazie a un restauro, nel tempio in cui la cura del corpo si univa al sollievo per l’anima attraverso la bellezza.
Questi straordinari affreschi a due passi da San Pietro - all’interno di un ospedale in piena attività, a gestione diretta della ASL Roma 1 - raccontano la storia di Roma negli anni Settanta del Quattrocento, svelando l’impresa del pontefice, gli edifici del tempo e la storia di un complesso, quello di Santo Spirito in Sassia, attraversato da stratificazioni storiche, dalla lussuosa dimora fuoriporta di Agrippina, con gli straordinari pavimenti a mosaico scoperti in alcuni ambienti sotterranei, ai successivi edifici medievali. L’intervento, presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è il risultato di una lunga collaborazione tra il ministero della Cultura attraverso la Soprintendenza Speciale di Roma, la Regione Lazio, e la Asl Roma 1, rafforzata con l’accordo di valorizzazione degli ospedali storici firmato l’autunno scorso.
Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
In realtà l’edificio che ospita le Corsie risale all’VIII secolo quando, nel 727 Ina, Re del Wessex, volle costruire la Schola Saxonum, un luogo di accoglienza e assistenza destinato a ospitare i pellegrini anglosassoni in pellegrinaggio nella città eterna. Dopo un primo importante intervento di ristrutturazione, alla fine del XII secolo, nel 1475 Sisto IV decise di ricostruire il grande edificio di Santo Spirito fatto realizzare da Innocenzo III nel 1198 e ridotto in stato fatiscente già alla fine del Medioevo. In questa occasione la struttura fu allargata e per la realizzazione delle Corsie Sistine furono chiamati a operare illustri artisti e architetti come Andrea Bregno e Baccio Pontelli. Si trattava di edificare un’imponente corsia con alte finestre per consentire il ricambio di aria, finemente affrescata alla sommità delle pareti, dove lo sguardo dei malati distesi avrebbe potuto raggiungere facilmente le immagini con le gesta dei due pontefici che le avevano dato vita.
Le Corsie Sistine, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
I degenti potevano così ammirare sulle pareti delle Corsie il raffinato ciclo pittorico eseguito a fresco a partire dalla fine del Quattrocento da artisti della scuola Umbro-Romana e da discepoli di Melozzo, del Ghirlandaio, del Pinturicchio e di Antoniazzo Romano. Ben 67 scene illustrate raccontavano le origini dell’ospedale e gli episodi più rappresentativi della vita di Sisto IV.
Le immagini di madri disperate, costrette a sacrificare nel Tevere i pargoli indesiderati, cedono il posto ai pescatori che si rivolgono a Innocenzo III, agli omaggi dei sovrani stranieri e alle numerose cerimonie religiose officiate dai pontefici.
Con i 120 metri di lunghezza e i 12 metri di larghezza, le Corsie rappresentano il primo esempio di architettura civile rinascimentale a Roma.
La rimozione di una vetrata moderna tra i due ambienti - la Sala Lancisi e la Sala Baglivi - consente oggi di apprezzare l’antico ospedale nella sua originaria profondità di veduta che ingloba l’altare centrale attribuito a Palladio, probabilmente l’unica opera romana del grande artista.
Pittore di Sisto IV, Papa Sisto IV dispone l’ospizio per gli esposti, XV sec., dopo il restauro, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
I lavori di restauro del ciclo pittorico delle Corsie hanno riguardato alcuni brani della decorazione della Sala Baglivi e l’intero apparato decorativo della Sala Lancisi. Sisto IV in trono, circondato da porporati e cortigiani ha recuperato vigore, mentre le linee architettoniche perse sono state recuperate assieme alle decorazioni e alle lettere mancanti nelle iscrizioni.
Nei primi mesi del 2021 si è condiviso con la Regione Lazio e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma di scandire il progetto di restauro delle Corsie Sistine in tre fasi. Gli interventi architettonici realizzati in questi anni hanno incluso il consolidamento della struttura, con le volte della adiacente Biblioteca Lancisiana, il restauro degli intonaci interni ed esterni delle Corsie e una preziosa opera di recupero di infissi e vetrate e del sottostante Antiquarium.
Le Corsie Sistine, Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
La prima tappa si è concretizzata il 23 luglio dello scorso anno con la riapertura della Biblioteca Lancisiana interamente restaurata, con il rifacimento statico della volta, del tetto, della pavimentazione e degli impianti, con il recupero dell’affresco della sala di lettura e delle scaffalature. Il secondo passaggio coincide con l’inaugurazione del restauro conservativo delle Corsie Sistine, Lancisi e Baglivi, mentre nella seconda metà del 2023 è previsto il terzo e ultimo momento, quando verrà aperto l’accesso alla zona archeologica sottostante l’antico Ospedale, già recuperata.
Il primo obiettivo resta quello di mettere a disposizione dei visitatori, appassionati e turisti gli straordinari tesori artistici che il Complesso di Santo Spirito conserva, dal punto di vista architettonico, pittorico, bibliotecario e delle collezioni museali.
A breve sarà disponibile una programmazione con le prossime aperture al pubblico.
Roma, Complesso di Santo Spirito in Sassia | Courtesy Asl Roma1
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