I programmi da non perdere dal 16 al 22 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dai Macchiaioli a Munch
“Diamoci alla Macchia. Una pittura rivoluzionaria”, un documentario di Valeria Schiavoni per la regia di Monica Onore I Courtesy Rai Cultura
Francesca Grego
16/12/2024
Il futuro dei centri storici nella Carta di Venezia, un racconto in prima tv
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale sono tanti i centri storici europei danneggiati o distrutti dai bombardamenti. Come ricostruire e proteggere i monumenti da minacce future e, soprattutto, come progettare la nuova forma delle città? Piero Gazzola e Roberto Pane, due architetti di fama internazionale che hanno a cuore la difesa dei monumenti, intervengono in un vivace dibattito proponendo di elaborare un documento sul restauro che stabilisca regole certe e ampiamente condivise. Nel maggio del 1964 riuniranno più di 700 architetti, restauratori e archeologi sull’Isola di San Giorgio, a Venezia, oggi come allora simbolo della fragilità del patrimonio. Da quell’incontro nascerà la Carta di Venezia, ancora oggi punto di riferimento per il mondo della conservazione e del restauro. In prima visione tv, un nuovo episodio di Italia. Viaggio nella bellezza ne ricostruirà la vicende questa sera alle 21.10 su Rai Storia, nel documentario Venezia ‘64, il monumento per l’uomo di Brigida Gullo, per la regia di Eugenio Farioli Vecchioli (replica venerdì 20 alle 14.55).
A sessant’anni da quell’evento, l’architetto Andrea Pane, nipote di Roberto, va alla ricerca delle radici e dell’eredità della Carta di Venezia: un viaggio che lo condurrà dal centro storico di Varsavia, raso interamente al suolo e ricostruito per essere restituito alla memoria della sua gente, ai monumenti sacri di Tirana, minacciati dall’ateismo comunista; dalla piccola città di Berat, in Albania, salvata negli anni Sessanta da un intervento di restauro eccezionale, a Piazza San Marco, oggi sottoposta a un delicato lavoro di ripristino della pavimentazione e dei palazzi che la circondano. Gli incontri di Andrea Pane con rari, preziosi testimoni di quell’evento evocano le ansie e le aspettative di chi aveva fatto esperienza della distruzione e sentiva la necessità di rimettere al centro di ogni cosa l’essere umano. E fu proprio questo il merito della Carta di Venezia: aver riconosciuto il valore del rapporto, strettissimo, tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
La fiamma di Leoncillo brucia su Rai 5
A lungo trascurato dal mercato, solo nel 2018 l’artista Leoncillo Leonardi è stato consacrato da due importanti aste internazionali. A lui è dedicato il documentario Leoncillo: una fiamma che brucia ancora di Simona Fasulo, in onda mercoledì 18 dicembre alle 19.25 su Rai 5. Una personalità complessa, quella di un uomo che dedica l'intera vita all’arte e che per le sue sculture dense e sofferte resterà sempre fedele a materiali poveri come la creta e la ceramica. Un artista che lotta per mantenere l’indipendenza della sua opera e delle sue idee, sia quando - antifascista dichiarato - deve sopportare, insieme all'amatissimo fratello Lionello, l’uscita da Spoleto, sia quando - militante comunista da sempre - esce dal PCI dopo i fatti d’Ungheria. Le sue sculture suscitano vespai di polemiche in epoche in cui la discussione politica è viva e fremente, mentre Cesare Brandi lo definisce “uno dei tre grandi scultori italiani con Manzù e Martini”.
L’avventura dei Macchiaioli in un documentario
Toscana, secondo Ottocento. Tra i fermenti del Risorgimento si fa strada un movimento destinato a cambiare la storia della pittura e il nostro stesso modo di guardare la realtà: i Macchiaioli. Ne ripercorreremo la storia venerdì 20 dicembre alle 19.30 su Rai 5 nel documentario Diamoci alla Macchia. Una pittura rivoluzionaria, scritto da Valeria Schiavoni e diretto da Monica Onore. Girato a Palazzo Zabarella di Padova in occasione della grande mostra del 2020-2021, il lungometraggio è arricchito dalle voci dei maggiori studiosi del movimento e critici d’arte italiani. “In un’epoca in cui le notti erano illuminate dalla luce delle candele, i Macchiaioli hanno avuto nella luce l’essenza della loro pittura”, racconta lo storico dell’arte Fernando Mazzocca. Gli stessi Impressionisti avrebbero scoperto l’arte da questa nuova prospettiva solo qualche decennio più tardi. Il documentario è un viaggio in un’epoca percorsa da fermenti innovativi nella cultura come nella politica, dai tumulti del Risorgimento all’avvento della fotografia, una nuova arte che suscita l’interesse dei Macchiaioli.
In primo piano i protagonisti del movimento, da Giovanni Fattori e Silvestro Lega, definiti “classici e reazionari insieme” a Telemaco Signorini, intenso e quotidiano, fino al fascinoso Giovanni Boldini, destinato a diventare uno dei ritrattisti più richiesti della Belle Époque. A loro si affiancano Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vincenzo Cabianca, pittori da riscoprire che nei loro lavori evocano sensazioni forti e valori profondi. Accompagnato dalle parole degli artisti giunte fino a noi grazie a lettere e documenti, il racconto filmico metterà in evidenza il ruolo dei primi collezionisti e degli amici che con mente aperta e libera ebbero il merito di sostenerli di fronte agli attacchi di critici impreparati al cambiamento.
Da Munch a Boetti, la settimana su Sky Arte
Atmosfere e protagonisti del contemporaneo inaugurano la settimana su Sky Arte. Tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre incontreremo da vicino celebri maestri dell’arte italiana in una sfilata di documentari: si parte con Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman (lunedì alle 21.15), per proseguire con Emilio Isgrò. Autocurriculum (22.20), Costellazione Schifano (23.35), Michelangelo Pistoletto: artista a responsabilità illimitata (00.15). L’appuntamento si rinnova martedì pomeriggio, con Arte Povera - Appunti per la storia (16.55) e Fabio Mauri - Ritratto a luce solida (18.30). Nella serata di martedì 17 ci aspetta invece un viaggio alla scoperta di luoghi e storie poco conosciute del Belpaese: sei puntate della serie Italie invisibili da guardare tutte d’un fiato a partire dalle 21.15, volando dai Castelli Romani ad Ancona, dal Monferrato alla Benevento longobarda, dalla Valle d’Aosta alla Calabria.
Un grande artista del Novecento è al centro della programmazione Sky di giovedì 19 dicembre, quando andranno in onda i documentari L’Urlo di Munch - Il grande furto (21.15) e Munch - Amori, fantasmi e donne vampiro (22.55), mentre sabato 21 indagheremo sui furti d’arte più rocamboleschi del Novecento: il docufilm Caravaggio - Furto a Malta (23.00) introdurrà un’intera notte da trascorrere incollati agli episodi della serie Art Crimes.
La domenica di Sky Arte, infine, sarà dedicata alle appassionanti vicende dei capolavori trafugati durante la Seconda Guerra Mondiale: si parte alle 17.10 con la serie in tre puntate I nazisti e l’arte rubata, per finire alle 19.40 con il documentario Rose Valland - Spia per amore dell’arte, omaggio all’impiegata del Jeu de Paume che durante l’occupazione nazista di Parigi salvò dal saccheggio innumerevoli capolavori rischiando la vita.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale sono tanti i centri storici europei danneggiati o distrutti dai bombardamenti. Come ricostruire e proteggere i monumenti da minacce future e, soprattutto, come progettare la nuova forma delle città? Piero Gazzola e Roberto Pane, due architetti di fama internazionale che hanno a cuore la difesa dei monumenti, intervengono in un vivace dibattito proponendo di elaborare un documento sul restauro che stabilisca regole certe e ampiamente condivise. Nel maggio del 1964 riuniranno più di 700 architetti, restauratori e archeologi sull’Isola di San Giorgio, a Venezia, oggi come allora simbolo della fragilità del patrimonio. Da quell’incontro nascerà la Carta di Venezia, ancora oggi punto di riferimento per il mondo della conservazione e del restauro. In prima visione tv, un nuovo episodio di Italia. Viaggio nella bellezza ne ricostruirà la vicende questa sera alle 21.10 su Rai Storia, nel documentario Venezia ‘64, il monumento per l’uomo di Brigida Gullo, per la regia di Eugenio Farioli Vecchioli (replica venerdì 20 alle 14.55).
A sessant’anni da quell’evento, l’architetto Andrea Pane, nipote di Roberto, va alla ricerca delle radici e dell’eredità della Carta di Venezia: un viaggio che lo condurrà dal centro storico di Varsavia, raso interamente al suolo e ricostruito per essere restituito alla memoria della sua gente, ai monumenti sacri di Tirana, minacciati dall’ateismo comunista; dalla piccola città di Berat, in Albania, salvata negli anni Sessanta da un intervento di restauro eccezionale, a Piazza San Marco, oggi sottoposta a un delicato lavoro di ripristino della pavimentazione e dei palazzi che la circondano. Gli incontri di Andrea Pane con rari, preziosi testimoni di quell’evento evocano le ansie e le aspettative di chi aveva fatto esperienza della distruzione e sentiva la necessità di rimettere al centro di ogni cosa l’essere umano. E fu proprio questo il merito della Carta di Venezia: aver riconosciuto il valore del rapporto, strettissimo, tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
La fiamma di Leoncillo brucia su Rai 5
A lungo trascurato dal mercato, solo nel 2018 l’artista Leoncillo Leonardi è stato consacrato da due importanti aste internazionali. A lui è dedicato il documentario Leoncillo: una fiamma che brucia ancora di Simona Fasulo, in onda mercoledì 18 dicembre alle 19.25 su Rai 5. Una personalità complessa, quella di un uomo che dedica l'intera vita all’arte e che per le sue sculture dense e sofferte resterà sempre fedele a materiali poveri come la creta e la ceramica. Un artista che lotta per mantenere l’indipendenza della sua opera e delle sue idee, sia quando - antifascista dichiarato - deve sopportare, insieme all'amatissimo fratello Lionello, l’uscita da Spoleto, sia quando - militante comunista da sempre - esce dal PCI dopo i fatti d’Ungheria. Le sue sculture suscitano vespai di polemiche in epoche in cui la discussione politica è viva e fremente, mentre Cesare Brandi lo definisce “uno dei tre grandi scultori italiani con Manzù e Martini”.
L’avventura dei Macchiaioli in un documentario
Toscana, secondo Ottocento. Tra i fermenti del Risorgimento si fa strada un movimento destinato a cambiare la storia della pittura e il nostro stesso modo di guardare la realtà: i Macchiaioli. Ne ripercorreremo la storia venerdì 20 dicembre alle 19.30 su Rai 5 nel documentario Diamoci alla Macchia. Una pittura rivoluzionaria, scritto da Valeria Schiavoni e diretto da Monica Onore. Girato a Palazzo Zabarella di Padova in occasione della grande mostra del 2020-2021, il lungometraggio è arricchito dalle voci dei maggiori studiosi del movimento e critici d’arte italiani. “In un’epoca in cui le notti erano illuminate dalla luce delle candele, i Macchiaioli hanno avuto nella luce l’essenza della loro pittura”, racconta lo storico dell’arte Fernando Mazzocca. Gli stessi Impressionisti avrebbero scoperto l’arte da questa nuova prospettiva solo qualche decennio più tardi. Il documentario è un viaggio in un’epoca percorsa da fermenti innovativi nella cultura come nella politica, dai tumulti del Risorgimento all’avvento della fotografia, una nuova arte che suscita l’interesse dei Macchiaioli.
In primo piano i protagonisti del movimento, da Giovanni Fattori e Silvestro Lega, definiti “classici e reazionari insieme” a Telemaco Signorini, intenso e quotidiano, fino al fascinoso Giovanni Boldini, destinato a diventare uno dei ritrattisti più richiesti della Belle Époque. A loro si affiancano Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vincenzo Cabianca, pittori da riscoprire che nei loro lavori evocano sensazioni forti e valori profondi. Accompagnato dalle parole degli artisti giunte fino a noi grazie a lettere e documenti, il racconto filmico metterà in evidenza il ruolo dei primi collezionisti e degli amici che con mente aperta e libera ebbero il merito di sostenerli di fronte agli attacchi di critici impreparati al cambiamento.
Da Munch a Boetti, la settimana su Sky Arte
Atmosfere e protagonisti del contemporaneo inaugurano la settimana su Sky Arte. Tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre incontreremo da vicino celebri maestri dell’arte italiana in una sfilata di documentari: si parte con Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman (lunedì alle 21.15), per proseguire con Emilio Isgrò. Autocurriculum (22.20), Costellazione Schifano (23.35), Michelangelo Pistoletto: artista a responsabilità illimitata (00.15). L’appuntamento si rinnova martedì pomeriggio, con Arte Povera - Appunti per la storia (16.55) e Fabio Mauri - Ritratto a luce solida (18.30). Nella serata di martedì 17 ci aspetta invece un viaggio alla scoperta di luoghi e storie poco conosciute del Belpaese: sei puntate della serie Italie invisibili da guardare tutte d’un fiato a partire dalle 21.15, volando dai Castelli Romani ad Ancona, dal Monferrato alla Benevento longobarda, dalla Valle d’Aosta alla Calabria.
Un grande artista del Novecento è al centro della programmazione Sky di giovedì 19 dicembre, quando andranno in onda i documentari L’Urlo di Munch - Il grande furto (21.15) e Munch - Amori, fantasmi e donne vampiro (22.55), mentre sabato 21 indagheremo sui furti d’arte più rocamboleschi del Novecento: il docufilm Caravaggio - Furto a Malta (23.00) introdurrà un’intera notte da trascorrere incollati agli episodi della serie Art Crimes.
La domenica di Sky Arte, infine, sarà dedicata alle appassionanti vicende dei capolavori trafugati durante la Seconda Guerra Mondiale: si parte alle 17.10 con la serie in tre puntate I nazisti e l’arte rubata, per finire alle 19.40 con il documentario Rose Valland - Spia per amore dell’arte, omaggio all’impiegata del Jeu de Paume che durante l’occupazione nazista di Parigi salvò dal saccheggio innumerevoli capolavori rischiando la vita.
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