Il Vangelo secondo Matera...
foto di Matera
10/11/2005
Cinque artisti rileggono Matera, i Sassi ed i suoi antichi simboli cercando di riportarli alla luce e riportare alla luce i veri significati dei simbolismi sacrali disseminati nelle città rupestri di tutto il mondo. Questo il contenuto principale di un progetto artistico che si articola in tre tappe.
Gli artisti coinvolti nella prima tappa del progetto sono Matteo Basilè, Alessandro Bavari, Paolo Consorti, Pino Oliva, Rafael Pareja. I cinque artisti, guidati e accompagnati da Francesco Cascino (Art Dealer) e Vincenzo Malfa (Presidente Mediateca MT), nelle giornate del 16, 17 e 18 Ottobre 2005 hanno visitato i luoghi della Memoria, dagli insediamenti neolitici della Murgia materana, alle chiese rupestri fino ai Sassi e a i suoi conventi scavati nel tufo, pieni di atmosfere ancestrali, simbolismi di ogni genere, profumi di storia e di culto.
Alcuni con le telecamere, altri con il mezzo fotografico e il taccuino degli schizzi, hanno riportato a casa le percezioni e le immagini che questi luoghi magici regalano a qualunque spettatore che vuole uscire dal guscio delle convenzioni e di tutto ciò che gli hanno raccontato le storiografie ufficiali. Gli artisti si sono esaltati com’è logico che sia quando uomini di grande sensibilità si trovano faccia a faccia con le proprie origini raccontate attraverso metafore e misteri, il pane quotidiano di chiunque si esprima abitualmente attraverso segni e colori.
Il risultato di questo lavoro verrà tradotto in una mostra in programma a Matera nel mese di gennaio 2006, a chiusura di un’altra mostra che interessa i temi della metafora e della comunicazione primordiale, la personale di Dario Carmentano (Ossimori) che apre l’8 Dicembre prossimo in Mediateca, sempre a cura di Gianluca Marziani. L’evento di fine Gennaio (Il Vangelo secondo Matera) è parte integrante di un ciclo che continuerà con una terza mostra legata alle forme e alla scultura e che dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2006. Gli artisti della terza tappa sono: Dario Carmentano (oltre alla sua personale di Dicembre), Dario Ghibaudo, Francesco Impellizzeri, Nino Mustica, Adrian Tranquilli.
Diversi gli obiettivi del progetto complessivo. Innanzitutto si intende ridare un forte segno culturale alla comunicazione artistica di una città millenaria, ridarle il ruolo che le spetta nel vero patrimonio dell’Umanità, quello della vita di ogni giorno degli uomini e delle donne, non quello degli astratti contesti burocratici. Ma l’iniziativa intende anche far riflettere su un tema di grande valore civile e religioso e coniugare questa riflessione con l’Arte. I graffiti, gli affreschi, i simbolismi sacrali e la convivenza tra simbolismi di tutte le religioni, reinterpretati dagli artisti abituati a raccontare visivamente ciò che sentono e ciò che forse noi non vediamo, dimostreranno che si può avere un Dio solo – sia esso la Natura, il Sole, la Vita stessa o la metafora di essa - e onorarlo in diversi modi senza che questo provochi necessariamente delle guerre.
Infine, il progetto intende alimentare la visibilità di Matera con un progetto organico che si espande sul territorio nazionale attraverso le altre Mediateca e attraverso gli organi di informazione. Perché il Sacro è universale…
L’iniziativa è promossa da Provincia di Matera con la partnership di altre istituzioni e alcune aziende private.
Da un’idea di Francesco Cascino, Vincenzo Malfa e Gianluca Marziani.
Testo critico a cura di Gianluca Marziani.
Organizzazione e coordinamento: Francesco Cascino e Mediateca Matera.
Gli artisti coinvolti nella prima tappa del progetto sono Matteo Basilè, Alessandro Bavari, Paolo Consorti, Pino Oliva, Rafael Pareja. I cinque artisti, guidati e accompagnati da Francesco Cascino (Art Dealer) e Vincenzo Malfa (Presidente Mediateca MT), nelle giornate del 16, 17 e 18 Ottobre 2005 hanno visitato i luoghi della Memoria, dagli insediamenti neolitici della Murgia materana, alle chiese rupestri fino ai Sassi e a i suoi conventi scavati nel tufo, pieni di atmosfere ancestrali, simbolismi di ogni genere, profumi di storia e di culto.
Alcuni con le telecamere, altri con il mezzo fotografico e il taccuino degli schizzi, hanno riportato a casa le percezioni e le immagini che questi luoghi magici regalano a qualunque spettatore che vuole uscire dal guscio delle convenzioni e di tutto ciò che gli hanno raccontato le storiografie ufficiali. Gli artisti si sono esaltati com’è logico che sia quando uomini di grande sensibilità si trovano faccia a faccia con le proprie origini raccontate attraverso metafore e misteri, il pane quotidiano di chiunque si esprima abitualmente attraverso segni e colori.
Il risultato di questo lavoro verrà tradotto in una mostra in programma a Matera nel mese di gennaio 2006, a chiusura di un’altra mostra che interessa i temi della metafora e della comunicazione primordiale, la personale di Dario Carmentano (Ossimori) che apre l’8 Dicembre prossimo in Mediateca, sempre a cura di Gianluca Marziani. L’evento di fine Gennaio (Il Vangelo secondo Matera) è parte integrante di un ciclo che continuerà con una terza mostra legata alle forme e alla scultura e che dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2006. Gli artisti della terza tappa sono: Dario Carmentano (oltre alla sua personale di Dicembre), Dario Ghibaudo, Francesco Impellizzeri, Nino Mustica, Adrian Tranquilli.
Diversi gli obiettivi del progetto complessivo. Innanzitutto si intende ridare un forte segno culturale alla comunicazione artistica di una città millenaria, ridarle il ruolo che le spetta nel vero patrimonio dell’Umanità, quello della vita di ogni giorno degli uomini e delle donne, non quello degli astratti contesti burocratici. Ma l’iniziativa intende anche far riflettere su un tema di grande valore civile e religioso e coniugare questa riflessione con l’Arte. I graffiti, gli affreschi, i simbolismi sacrali e la convivenza tra simbolismi di tutte le religioni, reinterpretati dagli artisti abituati a raccontare visivamente ciò che sentono e ciò che forse noi non vediamo, dimostreranno che si può avere un Dio solo – sia esso la Natura, il Sole, la Vita stessa o la metafora di essa - e onorarlo in diversi modi senza che questo provochi necessariamente delle guerre.
Infine, il progetto intende alimentare la visibilità di Matera con un progetto organico che si espande sul territorio nazionale attraverso le altre Mediateca e attraverso gli organi di informazione. Perché il Sacro è universale…
L’iniziativa è promossa da Provincia di Matera con la partnership di altre istituzioni e alcune aziende private.
Da un’idea di Francesco Cascino, Vincenzo Malfa e Gianluca Marziani.
Testo critico a cura di Gianluca Marziani.
Organizzazione e coordinamento: Francesco Cascino e Mediateca Matera.
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