Archeologia e natura in due itinerari da esplorare

Inaugurato a Napoli il Parco delle Tombe di Virgilio e di Leopardi, giardino romantico tra storia e poesia

Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi, Napoli I Courtesy Direzione generale Musei
 

Francesca Grego

17/04/2025

Napoli - Fuori dai vicoli brulicanti del centro storico c’è un’altra Napoli, verde, romantica, ariosa. Siamo a Piedigrotta, non lontano dalla stazione di Mergellina, sulle pendici orientali del promontorio di Posillipo. Qui, secondo la tradizione, fin dai primi decenni dell’età imperiale riposano le spoglie del poeta latino Publio Virgilio Marone. Petrarca e Boccaccio vennero a visitarle nel XIV secolo e in molti già nei secoli precedenti avevano portato il proprio omaggio al poeta, venerato come una sorta di mago protettore della città. Nel 1939 un nuovo, illustre inquilino venne a fare compagnia a Virgilio in questo luogo speciale, dove l’incanto del paesaggio incontra le suggestioni dell’archeologia: si tratta di Giacomo Leopardi, la cui tomba fu trasferita qui dalla chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, mentre prendeva forma il parco voluto dal celebre archeologo e soprintendente Amedeo Maiuri. 

Quasi un secolo dopo, mentre si festeggiano i 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis, il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi riapre al pubblico completamente restaurato con un doppio percorso da scoprire, grazie a un progetto di riqualificazione realizzato con il fondi del PNRR. Storia e archeologia sono i fili conduttori del primo itinerario, che ha in serbo significative testimonianze monumentali, in primis la tomba di Virgilio in opus reticulatum e il mausoleo di Leopardi, ora arricchite da epigrafi con i versi dei poeti. Ai primi decenni dell’Impero romano risalgono poi un tratto dell’Acquedotto augusteo e l’ingresso orientale della Crypta Neapolitana, spettacolare galleria scavata nella roccia per collegare Napoli con i Campi Flegrei. Quest’ultima è attualmente al centro di un importante progetto di valorizzazione e messa in sicurezza, che con un finanziamento di 3 milioni di euro del Fondo Coesione e Sviluppo del MiC, renderà fruibile uno dei percorsi più affascinanti della Napoli antica. 


Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi, Napoli I Courtesy Direzione generale Musei

Nel secondo itinerario la natura è protagonista. Oltre a ridare smalto a tombe e monumenti come il busto di Virgilio e l’edicola seicentesca di Don Pedro d’Aragona, l’intervento di restauro ha messo in primo piano il recupero del verde storico. Ricostruzione filologica e potenza evocativa sono i principi animatori del progetto, che sviluppa una riflessione sul paesaggio come strumento di narrazione poetica. Obiettivo fondamentale, la valorizzazione dei caratteri originari del Parco, ispirato ai giardini romantici ottocenteschi che riunivano in un insieme pittoresco la bellezza indomita della natura al fascino della storia e delle rovine. Le essenze presenti nel Parco – alcune già radicate, altre introdotte per l’occasione – sono state selezionate per la loro connessione con l’immaginario virgiliano e leopardiano: dall’alloro, evocato nella Canzone ad Angelo Mai, al cipresso delle Ricordanze, fino alla ginestra, celebrata nell’omonimo componimento. 

Tour immersivi in 3D e contenuti digitali fruibili attraverso un QR code sono disponibili per entrambi gli itinerari, in un invito ad approfondirne storia e curiosità e ad esplorare in virtuale - anche da remoto - aree del Parco che, per motivi strutturali, non sono oggi percorribili da tutti. Sempre in tema di inclusione e accessibilità, infine, le attività di accoglienza e accompagnamento dei visitatori saranno condotte con la partecipazione attiva della comunità locale, coinvolgendo persone con disturbi dello spettro autistico in un’esperienza di incontro e condivisione.


Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi, Napoli I Courtesy Direzione generale Musei

Il progetto di riqualificazione del Parco è stato ideato dal Direttore generale Musei Massimo Osanna con Luana Toniolo, Direttrice delegata della Direzione regionale Musei nazionali Campania, e coordinato da Carla Bagnulo, responsabile del Parco e RUP dell’intervento sul verde storico. La progettazione del paesaggio è stata curata dall’architetta Silvia Lacatena in collaborazione con lo storico dei giardini Maurizio Bartolini, mentre Mery Moz e Maria Teresa Girfoglio dell’Ufficio restauro della Direzione regionale Musei nazionali Campania hanno curato i restauri lapidei. 

“L’inaugurazione del Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi restituisce alla città di Napoli uno dei suoi luoghi più evocativi e identitari - commenta Osanna - attraverso un progetto di valorizzazione che coniuga conservazione, accessibilità, sostenibilità e memoria, in continuità con la visione lungimirante del grande Soprintendente Amedeo Maiuri, che proprio qui, nel 1930, avviò un importante intervento di recupero paesaggistico e archeologico. Questo parco di rara bellezza non è solo un giardino: è uno spazio in cui dialogano archeologia, poesia, mito e natura. Qui si celebrano due grandi figure della letteratura – Virgilio e Leopardi – in un confronto che attraversa i secoli. La riapertura sarà l’occasione per far conoscere questo luogo a un pubblico più ampio, rendendolo finalmente parte del patrimonio vissuto della città, a disposizione di tutti. Nel cuore di Napoli, il Parco si presenta oggi come un museo all’aperto, un’oasi di contemplazione e un presidio culturale vivo, capace di offrire un’esperienza autentica e inclusiva. Un omaggio alla città, proprio nell’anno in cui si celebrano i 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis“. 


Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi, Napoli I Courtesy Direzione generale Musei