Marisa Merz. Geometrie sconnesse palpiti geometrici
Marisa Merz, Senza titolo s.d. Argilla cruda, resina, pittura oro, disco metallico, 18,5 x 26,5 x 16,5 cm (Ø disco)
DAL 21/09/2019 AL 12/01/2020
Lugano
LUOGO: Lugano - Lungolago Riva Caccia 1 | Museo Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
ORARI: da venerdì a domenica 11-18
COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +41 (0)91 921 46 32
E-MAIL: info@collezioneolgiati.ch
SITO UFFICIALE: www.collezioneolgiati.ch
ARTISTI: Marisa Merz
Dal 22 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati presental’esposizione Marisa Merz. Geometrie sconnesse palpiti geometrici, dedicata a Marisa Merz (Torino, 1926 – 2019), unica esponente femminile del gruppo dell’Arte Povera e tra le più significative protagoniste della scena artistica italiana dagli anni Sessanta. Una selezione delle sue opere più iconiche mette in rilievo una tematica ricorrente nel lavoro dell’artista,ovvero la sua ricerca sul volto o meglio sulla figura.
Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz e sviluppato con la collaborazione della Fondazione Merz, si colloca nell’ambito di una serie d’iniziative dedicate ad artisti presenti nella Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private – in gran parte svizzere – oltre che dalla collezione personale dell’artista.
La mostra riunisce un corpus di quarantacinque opere che ripercorrono l’intero orizzonte creativo di Marisa Merz: dal disegno su diversi supporti alla scultura in argilla cruda, dalle tessiture di filo di rame e di nylon agli oggetti trasformati in cera, nel tentativo di restituire tutte le modalità espressive proprie dell’artista.
L’esposizione, che copre più di cinquant’anni di ricerca, si apre con alcuni capisaldi della produzione di Marisa Merz. Opere iconiche come Senza titolo del 1975 documentano gli esiti più alti dell’indagine sul filo di rame, mezzo espressivo che le permette di esplorare i confini tra disegno e scultura. A partire dagli anni Settanta i suoi interventi acquistano un carattere compiutamente ambientale, come testimonia la grande installazione in fili di rame lavorati a maglia, realizzata nel 1979 e da allora mai più esposta.
La mostra prosegue con un’ampia selezione di lavori, alcuni inediti, che comprendono disegni e tecniche miste su differenti supporti unitamente ad un raffinato gruppo delle sue celebri ‘testine’ in creta. Tutte opere che dagli anni Ottanta tracciano il percorso più recente di Marisa Merz, mettendo in luce una tematica ricorrente nella sua produzione, l’indagine sul volto o sulla figura, individuata come punto di riferimento nel percorso espositivo. Afferma nell’introduzione in catalogo Beatrice Merz: “Il percorso della mostra è disegnato per permettere alle singole opere di intrattenere un dialogo serrato tra loro creando, così, un campo di forza scandito da una successione di volti sconosciuti e trasfigurati, ma profondamente reali”; volti o figure che “sono eseguiti attraverso la sovrapposizione di segni e materie, in un ritmo quasi ossessivo”.
Il titolo stesso della mostra Geometrie sconnesse palpiti geometrici – frase autografa dell’artista,appuntata su una parete della sua casa-studio – si pone come sibillina guida al personalissimo universo segreto di Marisa Merz, di cui la mostra di Lugano desidera restituire la complessità lirica e rigorosa al tempo stesso.
Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz e sviluppato con la collaborazione della Fondazione Merz, si colloca nell’ambito di una serie d’iniziative dedicate ad artisti presenti nella Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private – in gran parte svizzere – oltre che dalla collezione personale dell’artista.
La mostra riunisce un corpus di quarantacinque opere che ripercorrono l’intero orizzonte creativo di Marisa Merz: dal disegno su diversi supporti alla scultura in argilla cruda, dalle tessiture di filo di rame e di nylon agli oggetti trasformati in cera, nel tentativo di restituire tutte le modalità espressive proprie dell’artista.
L’esposizione, che copre più di cinquant’anni di ricerca, si apre con alcuni capisaldi della produzione di Marisa Merz. Opere iconiche come Senza titolo del 1975 documentano gli esiti più alti dell’indagine sul filo di rame, mezzo espressivo che le permette di esplorare i confini tra disegno e scultura. A partire dagli anni Settanta i suoi interventi acquistano un carattere compiutamente ambientale, come testimonia la grande installazione in fili di rame lavorati a maglia, realizzata nel 1979 e da allora mai più esposta.
La mostra prosegue con un’ampia selezione di lavori, alcuni inediti, che comprendono disegni e tecniche miste su differenti supporti unitamente ad un raffinato gruppo delle sue celebri ‘testine’ in creta. Tutte opere che dagli anni Ottanta tracciano il percorso più recente di Marisa Merz, mettendo in luce una tematica ricorrente nella sua produzione, l’indagine sul volto o sulla figura, individuata come punto di riferimento nel percorso espositivo. Afferma nell’introduzione in catalogo Beatrice Merz: “Il percorso della mostra è disegnato per permettere alle singole opere di intrattenere un dialogo serrato tra loro creando, così, un campo di forza scandito da una successione di volti sconosciuti e trasfigurati, ma profondamente reali”; volti o figure che “sono eseguiti attraverso la sovrapposizione di segni e materie, in un ritmo quasi ossessivo”.
Il titolo stesso della mostra Geometrie sconnesse palpiti geometrici – frase autografa dell’artista,appuntata su una parete della sua casa-studio – si pone come sibillina guida al personalissimo universo segreto di Marisa Merz, di cui la mostra di Lugano desidera restituire la complessità lirica e rigorosa al tempo stesso.
Catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, che include un testo introduttivo di Beatrice Merz, Presidente della Fondazione Merz, unitamente a saggi critici degli storici dell’arte Ester Coen e Douglas Fogle. La pubblicazione è corredata da immagini a colori di tutte le opere esposte e fotografie dell’allestimento. Mousse Publishing, Milano.
Marisa Merz (Torino, 1926 – 2019)
Nata a Torino nel 1926, Marisa Merz esordisce negli anni Sessanta esponendo sculture di lamina in alluminio, composte da più elementi spiraliformi, mobili e irregolari. Legati alla ricerca sui materiali e ad una progettualità essenziale, questi primi lavori – presentati da Sperone a Torino già nel giugno del 1967 – anticipano e preparano la partecipazione dell’artista al movimento dell’ArtePovera.
Con alcune azioni – celebre quella con le coperte arrotolate disposte sul bagnasciuga di Fregene nel 1970, in contemporanea con la prima personale alla galleria L'Attico a Roma – l’artistaintroduce nel linguaggio della scultura contemporanea tecniche e manufatti artigianali tradizionali o appannaggio del lavoro femminile, attribuendo piena dignità artistica a procedure e materiali del quotidiano e allontanandosi così sia dalla poetica delle strutture primarie, razionali e autoreferenziali del minimalismo, sia dal gruppo dell’Arte Povera, rispetto al quale mostra fin d'ora una sensibilità eccentrica. Unita alla componente temporale presente già nei lavori a maglia, questa la porta precocemente a raccogliere, combinare e ridefinire proprie opere precedenti come nell'assertivo Ad occhi chiusi gli occhi sono straordinariamente aperti (1975), che intitola la seconda personale all'Attico accostando le sculture in filo di rame, la Scodella di sale (1967), Bea eScarpette (1968).
Dalla metà degli anni Settanta gli interventi di Merz acquistano un carattere compiutamente ambientale, dapprima con la serie di stanze che l’artista allestisce in spazi complementari: quello aperto e pubblico della galleria o quello sotterraneo e segreto di una cantina o del proprio studio, con un movimento continuo dalla dimensione privata a quella pubblica, una metamorfosi ininterrotta delle tracce graffite in forme scultoree e della fisicità materica in cromie dipinte. Sarà negli anni Ottanta che le diverse voci in cui da sempre si traduce la sua creatività troveranno nelle raffinatissime carte, nelle testine grevi e impalpabili e nelle pale d'altare polimateriche la loro sintesi perfetta e la loro compiuta maturità: ne danno testimonianza le personali allestite dalle gallerie Bernier (Atene), Fischer (Düsseldorf), Tucci Russo (Torino), gli inviti della Biennale e di Documenta, nonché la partecipazione a importanti selezionate collettive: dopo la Biennale di Venezia del 1980, è a Parigi per Identité italienne. L’art en Italie depuis 1959, curata per il Centre Pompidou da Germano Celant nel 1981, poi a Palazzo delle Esposizioni, a Roma, perAvanguardia. Transavanguardia, a cura di Achille Bonito Oliva, nel 1982, anno in cui è anche a Documenta.
In seguito l'artista centellina ulteriormente la sua già rarefatta presenza pubblica: tra le personali museali sono da ricordare: Centre Georges Pompidou, Parigi, 1994; Kunstmuseum Winterthur, 1995 e 2003; Stedelijk Museum, Amsterdam, 1996; Galleria d’Arte Moderna Villa delle Rose, Bologna, 1998; Museo MADRE, Napoli, 2007; Centre international d’art et du paysage, Ile de Vassivière, 2010; Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 2011; Fondazione Merz, Torino, 2012; Serpentine Gallery, Londra, 2013, Macro Museo d'Arte Contemporanea, Roma, 2016; The Metropolitan Museum of Art, New York, e Hammer Museum, Los Angeles, 2017; Serralves Museum of Contemporary Art, Porto e Museum der Moderne, Salzburg, 2018. Nel 2013 la Biennale di Venezia le ha conferito il Leone d'Oro alla carriera.
Inaugurazione: sabato 21 settembre 2019, ore 18
Notizie
- Mondo - Swiss Art Cities: Basilea
Dai nuovi spazi della Fondazione Beyeler al museo racchiuso in una porta. L'arte, a Basilea, è un dono che sorprende
Mondo - Arte italiana a BasileaBasilea, il vivace museo sul Reno che parla di Italia
Swiss Art Cities: Zurigo, Basilea, LuganoLa primavera dell'arte in Svizzera
Swiss Art Cities: BasileaBasilea, la città industriale che investe in cultura
Swiss Art Cities: ZurigoMostre ed eventi a Zurigo, da segnare in agenda
Swiss Art Cities: LuganoArchitettura a Lugano: una passeggiata tra meravigliosi edifici
FOTO
MOSTRE
- DAL 21/09/2019 AL 12/01/2020 Lugano | Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Marisa Merz. Geometrie sconnesse palpiti geometrici
- DAL 25/08/2019 AL 10/11/2019 Lugano | LAC Lugano Arte e Cultura
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini
- DAL 24/03/2019 AL 28/07/2019 Lugano | LAC Lugano Arte e Cultura
Hodler – Segantini – Giacometti. Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
- DAL 06/09/2018 AL 04/11/2018 Zurigo | Stadt Zürich - Museum Rietberg
Rosetsu - Il fantastico immaginario dal Giappone
- DAL 12/10/2018 AL 20/01/2019 Mendrisio | Teatro dell’architettura
Louis Kahn e Venezia
- DAL 15/09/2018 AL 06/01/2019 Lugano | LAC Lugano Arte e Cultura
Magritte. La Ligne de vie
- DAL 28/06/2018 AL 01/08/2018 Lugano | Sedi varie
LongLake Festival Lugano 2018
- DAL 30/05/2018 AL 20/09/2018 Chiasso | m.a.x. museo
Achille Castiglioni (1918–2002). Visionario. L’alfabeto allestitivo di un designer regista
- DAL 06/05/2018 AL 19/08/2018 Mendrisio | Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Il Cavallo: 4’000 anni di storia. Collezione Giannelli
- DAL 15/04/2018 AL 15/07/2018 Mendrisio | Museo d’arte Mendrisio
Franca Ghitti scultrice
- DAL 31/03/2018 AL 15/01/2018 Locarno | Piazza Grande
Oppy De Bernardo. Apolide
- DAL 09/03/2018 AL 31/05/2018 Mendrisio | Teatro dell’architettura
Atelier Blumer. Sette Architetture Automatiche e altri esercizi
- DAL 23/03/2018 AL 29/04/2018 Chiasso | Spazio Officina
Francesco Vella. Visioni dell’arte: la ricerca del segno in pittura
- DAL 10/06/2018 AL 30/09/2018 Lugano | MASI Lugano
Balthasar Burkhard
- DAL 18/03/2018 AL 17/06/2018 Lugano | MASI Lugano
Picasso. Uno sguardo differente
- DAL 22/04/2018 AL 09/07/2018 Lugano | MASI - Museo d’Arte della Svizzera italiana
Noi e il MASI, donazione Giancarlo e Danna Olgiati
- DAL 03/02/2018 AL 31/03/2018 Zuoz | Chesa Albertini
Franz Gertsch | Alex Katz | Billy Childish
- DAL 25/02/2018 AL 13/05/2018 Chiasso | m.a.x. museo
Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta
- DAL 15/01/2018 AL 18/02/2018 Morcote | 9m2 gallery
Katia Mandelli Ghidini. Manifes-TI
- DAL 09/12/2017 AL 03/02/2018 Zuoz | Galleria Monica De Cardenas - Chiesa Albertini
Reinventing the Figure
- DAL 25/11/2017 AL 26/01/2018 Lugano | Residenza Ca' Rezzonico
Gloria Guidi Nobile. Attimi da ricordare
- DAL 02/12/2017 AL 16/12/2017 Lugano | Gipsoteca Gianluigi Giudici
Raul 33. Atlantis
- DAL 03/12/2017 AL 24/12/2017 Ponte Tresa | Galleria Alter Ego
Joan Mirò. Istinto e poesia
- DAL 07/10/2017 AL 10/12/2017 Chiasso | Sedi varie
Bi10 - Decima Biennale dell’immagine. Borderlines Città divise / Città plurali
- DAL 22/10/2017 AL 04/02/2018 Mendrisio | Museo d’Arte di Mendrisio
Il paradiso di Cuno Amiet da Gauguin a Hodler, da Kirchner a Matisse
- DAL 10/10/2017 AL 26/10/2017 Morcote | 9m2 gallery
Ilsa Tapia. Percezione di un'era blu
- DAL 13/10/2017 AL 16/12/2017 Lugano | Gipsoteca Gianluigi Giudici
Raul33. Atlantis
- DAL 01/10/2017 AL 21/01/2018 Basilea | Beyeler Museum
Paul Klee
- DAL 30/09/2017 AL 04/03/2018 Lugano | Museo in Erba
L’avventura degli oggetti – Arman
- DAL 24/09/2017 AL 21/01/2018 Lugano | MASI Museo della Svizzera Italiana
Sulle vie dell’illuminazione. Il mito dell’India nella cultura occidentale 1808-2017
- DAL 11/09/2017 AL 10/10/2017 Morcote | 9m2 gallery
Verena Daldini. Letter & Letters
- DAL 08/10/2017 AL 04/02/2018 Chiasso | m.a.x. museo
Oliviero Toscani. Immaginare
- DAL 15/09/2017 AL 07/01/2018 Bellinzona | Museo Civico di Villa dei Cedri
Honoré Daumier: attualità e varietà
- DAL 28/08/2017 AL 11/09/2017 Morcote | 9m2 gallery
Sacha Antonietti. Distorsioni realistiche
- DAL 14/09/2017 AL 17/09/2017 Lugano | Centro Esposizioni Lugano
WopArt Fair 2017
- DAL 02/09/2017 AL 18/03/2018 Lugano | LAC Lugano Arte e Cultura
Wolfgang Laib
- DAL 03/08/2017 AL 27/08/2017 Morcote | 9m2 gallery
Katia Mandelli Ghidini. Tra Acqua e Cielo
- DAL 15/10/2017 AL 28/01/2018 Rancate | Pinacoteca Züst
Divina creatura. La donna e la moda nelle arti del secondo Ottocento
- DAL 16/06/2017 AL 19/11/2017 Martigny | Fondation Pierre Gianadda
CÉZANNE. Le chant de la terre
- DAL 01/06/2017 AL 03/09/2017 Zurigo | Museum Haus Konstruktiv
Jürg Stäuble. Being More Than System
- DAL 19/05/2017 AL 27/08/2017 Zurigo | Kunsthaus Zürich
Mexican Graphic Art
- DAL 14/04/2017 AL 28/05/2017 Lugano | Erich Lindenberg Art Foundation
Res Publica
- DAL 09/04/2017 AL 23/07/2017 Lugano | MASI Museo della Svizzera italiana
Boetti Salvo. Vivere lavorando giocando
- DAL 08/04/2017 AL 20/08/2017 Basilea | Kunstmuseum Basel
¡Hola Prado! Two Collections in Dialogue
- DAL 24/02/2017 AL 25/06/2017 Zurigo | Landesmuseum Zürich
La rivoluzione del 1917. La Russia e la Svizzera
- DAL 22/01/2017 AL 28/05/2017 Basilea | Fondation Beyeler
Monet