Sestante 2
Nel 1982 l'artista realizza Sestante, un grande ciclo di diciassette cellotex e una scultura in ferro, che viene esposto da maggio a settembre dell’anno seguente nello spazio degli ex Cantieri navali della Giudecca a Venezia. L’evocazione del vecchio strumento nautico, che serviva ai viaggiatori per stabilire la posizione di un punto dato rispetto all’orizzonte, è un omaggio al destino marittimo di Venezia. I dipinti sono l'ennesima sfida di Burri: nelle loro combinazioni le forme e i colori del "sestante" creano un ciclo inesauribile dove non c'è la minima ripetizione. All’interno dello stesso quadro, o nell’accostamento di uno all’altro, il caleidoscopio delle forme fa sì che strutture quadrate e curvilinee convivano, insieme ad ampie campiture cromatiche e fitti patterns visivi. Ogni tela ha quindi una propria compiutezza, e tuttavia è parte di un insieme, di un ordine precostituito dove ogni quattro quadri uno, di base più stretta, batte una cesura. Il colore non è comunque una novità nell'opera di Burri, che ne ha fatto uso fin dal 1948 in piccole tempere astratte che affiancavano i cicli più famosi.
COMMENTI
LE OPERE
Abstraction with Brown Burlap (Sacco)
1953 | Olio su tela
Cretto G 1
1975 | Acrilico su tavola | 171 x 151 cm.
Sestante 2
1982 | Acrilico su tavola | 250 x 360 cm.
Teatro Scultura
1975 | Installazione | 900 x 720 cm.
Sacco
1954 | Tecnica mista | 86 x 100 cm.
Senza titolo
1955 | Olio su tela incollata su iuta nera | 86 x 50 cm.
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