I funerali del Romanticismo
Quest'opera, di grande rilievo nella produzione di Prampolini, fu esposta alla mostra retrospettiva del 1957 a New York alla World House Gallery.
Come nel dipinto "Forme-forze nello spazio", anche in questo lavoro Prampolini si concentra sulla ricerca di una spazialità cosmica,, in un processo immaginativo metamorfico che coinvolge la materia biologica e quella geologica. Il quadro è caratterizzato da un acceso cromatismo e dal fondersi delle forme, in una “trasfigurazione estetica”.
La nota ironica presente nella prima parte del titolo, "I funerali del romanticismo", si collega allo spirito polemico, rifondatore e rivoluzionario del futurismo della seconda generazione, quella post-boccioniana, con Prampolini e Depero in prima fila, che si esprimeva in pensieri come quello riportato dello stesso Prampolini in "Al di là della pittura verso i polimaterici": “La generazione dei bifolchi del sentimento- cioè dei pittori e scultori romantici che attribuiscono al quadro da cavalletto e al frammento pittorico o plastico poteri universali o valori plastici- è in agonia. L’agonia è lenta, ma la certezza di questa fine è in noi.”.
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