Dama col liocorno
E' il ritratto di una giovane donna fiorentina che indossa la gamurra, un elegante e prezioso abito alla moda nel Cinquecento dotato di ampie maniche di velluto rosso e il corpetto di seta marezzata.
E' probabile che il dipinto sia stato realizzato da Raffello durante il suo soggiorno fionrentino, prima di partire per Roma.
A noi non sono giute fonti documentarie intorno al dipinto. E' probabile che si trattasse di un ritratto commissionato come dono di nozze. Alcuni dettagli decorativi, in particolare le pietre del pendente (rubino e zaffiro), sono chiari riferimenti simbolici allusivi alle virtù coniugali e al candore virginale della sposa: ne è un esempio la perla scaramazza, simbolo dell’amore spirituale e della femminilità creatrice, già dall’età antica.
La collana d’oro, caratterizzata dal nodo, è un simbolo del vincolo matrimoniale.
La giovane donna tiene tra le mani un piccolo unicorno che le giace sul grembo. Si tratta di un animale fantastico tratto dalla letteratura medievale, attributo di verginità.
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