Dal 28 luglio al 31 luglio (con serata 'extra' il 3 agosto) la rassegna internazionale del cinema archeologico
Aquileia Film Festival pronto al via
Un fotogramma del docu-film Egitto: i templi salvati di Olivier Lemaitre, che sarà proiettato all'Aquileia Film Festival 2020 | Courtesy of Fondazione Aquileia
Samantha De Martin
15/07/2020
Udine - Storie di popoli e isole, da Creta a Lemno, antropologia e ricerca archeologica si apprestano ad accendere l’estate di Aquileia colorando i suoi due cuori, piazza Patriarcato e la fiera silhouette del campanile di piazza Capitolo, con le variopinte storie dell’Aquileia Film Festival.
In quello che lo storico Erodiano definiva il "Porto d'ingresso per l'Italia", che accoglie ancora oggi i fasti della sua fondazione romana, nel lontano 181 a.C., dal 28 luglio al 31 luglio (con l'aggiunta di una serata 'extra' il 3 agosto) si terrà l’undicesima edizione della rassegna di cinema, arte e archeologia, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm e patrocinata dal Comune di Aquileia.
Piazza del Patriarcato ad Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
La formula della kermesse, nel romantico scenario di quello che costituisce uno dei più importanti siti archeologici del Nord-Est, è quella ormai rodata: cinema, archeologia e grandi divulgatori scientifici pronti ad alternarsi sul palco per cinque serate. Per garantire la fruizione in piena sicurezza e nel rigoroso rispetto della normativa anti COVID-19, l’evento si svolgerà, per la prima volta, in contemporanea sulle due piazze – piazza Capitolo e piazza Patriarcato- che circondano la Basilica di Aquileia, in grado di accogliere, ciascuna, 500 spettatori.
Le conversazioni con l’ospite della serata, a cura di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva si svolgeranno sul palco di piazza Capitolo e saranno trasmesse in diretta sul maxi-schermo di piazza Patriarcato.
A inaugurare il Festival, martedì 28 luglio alle 21, sarà la proiezione del docu-film Le tre vite di Aquileia, realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Istituto Luce Cinecittà, con la regia di Giovanni Piscaglia.
Voluto dalla Fondazione Aquileia, questo interessante viaggio alla scoperta del fiorente crocevia commerciale tra il bacino del Mediterraneo orientale e i paesi transalpini, consentirà al grande pubblico di addentrarsi nella storia millenaria della città divenuta patrimonio UNESCO nel 1998. Il film restituisce la vitalità della grande città cosmopolita, raccontando il modo in cui la storia è diventata oggetto di studio, scavo, musealizzazione e tutela.
Colonne e piazza del Foro di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Piero Pruneti intervisterà Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, e Orietta Rossini, direttrice del Museo dell’Ara Pacis di Roma, istituzione che aveva accolto la prima nazionale del film in occasione della mostra Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente.
Nella serata del 29 luglio ci si sposta invece a Pompei e tra le sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Alle 21 la proiezione del film Pompei, dopo il disastro di Sabine Bier, ci svelerà gli avvenimenti immediatamente successivi all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. quando l’imperatore Tito si fece promotore di un intervento di protezione civile per soccorrere le popolazioni colpite dal disastro e rilanciare la produzione e il commercio. A seguire, la conversazione con Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e, in chiusura di serata, il cortometraggio Antico Presente di Lucio Fiorentino che metterà in scena un dialogo emozionale tra i capolavori del MANN e alcuni visitatori.
Con il film La Scuola Archeologica Italiana di Atene, prodotto da Rai Cultura con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli, sbarchiamo, giovedì 30 luglio alle 21, sull’isola di Creta e di Lemno, con il racconto degli scavi antichi e presenti, in compagnia di Giuliano Volpe, archeologo, accademico italiano, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica all’Università degli Studi di Bari. Dalla Grecia raggiungeremo la costa orientale dell’Africa grazie al cortometraggio La storia dimenticata degli Swahili di Raphael Licandro.
Si ritiene infatti che in quest’area, tra il X e il XV secolo, gli Swahili - divenuti musulmani molto prima dell’islamizzazione dell’Africa - avessero realizzato, tra il X e il XV secolo, dozzine di opulente città in pietra.
La Scuola Archeologica Italiana di Atene, Film prodotto da Rai Cultura con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli | Courtesy of Fondazione Aquileia
L’Egitto sarà invece protagonista della serata di venerdì 31 luglio, quando il docu-film Egitto: i templi salvati di Olivier Lemaitre, ci trasporterà nel 1954. Con Mario Tozzi scopriremo cosa accadde all’annuncio della costruzione di una nuova diga, che avrebbe costituito una minaccia per l’intera Nubia, dove, oltre venti antichi santuari furono smantellati in fretta e spediti in città come Madrid, Torino, New York.
A chiudere, lunedì 3 agosto, l’undicesima edizione dell’Aquileia Film Festival, saranno le produzioni del Friuli Venezia Giulia. Alle 21 verrà proiettato fuori concorso il documentario prodotto da Telefriuli per la Società friulana di Archeologia Aquileia Mater – 2200 anni dalla fondazione di Aquileia, a cura di Maurizio Buora e Francesco Snidero. Seguirà il cortometraggio della Sede Rai FVG ll porto scomparso di Pietro Spirito e Luigi Zannini, un itinerario lungo l’antico porto tra Grado e Aquileia, attraverso la strada che collegava le due città.
Porto Fluviale, area archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Sarà possibile seguire in streaming tutte le serate, ad eccezione di quella di lunedì 3 agosto, sul sito della Fondazione Aquileia. Per partecipare alle serate è invece obbligatoria, sempre sul sito ufficiale della Fondazione, la prenotazione on-line, compilando il form con nome, cognome, mail e telefono, e selezionando la serata prescelta.
Leggi anche:
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Per saperne di più di Aquileia:
• Canale Aquileia su ARTE.it
In quello che lo storico Erodiano definiva il "Porto d'ingresso per l'Italia", che accoglie ancora oggi i fasti della sua fondazione romana, nel lontano 181 a.C., dal 28 luglio al 31 luglio (con l'aggiunta di una serata 'extra' il 3 agosto) si terrà l’undicesima edizione della rassegna di cinema, arte e archeologia, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm e patrocinata dal Comune di Aquileia.
Piazza del Patriarcato ad Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
La formula della kermesse, nel romantico scenario di quello che costituisce uno dei più importanti siti archeologici del Nord-Est, è quella ormai rodata: cinema, archeologia e grandi divulgatori scientifici pronti ad alternarsi sul palco per cinque serate. Per garantire la fruizione in piena sicurezza e nel rigoroso rispetto della normativa anti COVID-19, l’evento si svolgerà, per la prima volta, in contemporanea sulle due piazze – piazza Capitolo e piazza Patriarcato- che circondano la Basilica di Aquileia, in grado di accogliere, ciascuna, 500 spettatori.
Le conversazioni con l’ospite della serata, a cura di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva si svolgeranno sul palco di piazza Capitolo e saranno trasmesse in diretta sul maxi-schermo di piazza Patriarcato.
A inaugurare il Festival, martedì 28 luglio alle 21, sarà la proiezione del docu-film Le tre vite di Aquileia, realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Istituto Luce Cinecittà, con la regia di Giovanni Piscaglia.
Voluto dalla Fondazione Aquileia, questo interessante viaggio alla scoperta del fiorente crocevia commerciale tra il bacino del Mediterraneo orientale e i paesi transalpini, consentirà al grande pubblico di addentrarsi nella storia millenaria della città divenuta patrimonio UNESCO nel 1998. Il film restituisce la vitalità della grande città cosmopolita, raccontando il modo in cui la storia è diventata oggetto di studio, scavo, musealizzazione e tutela.
Colonne e piazza del Foro di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Piero Pruneti intervisterà Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, e Orietta Rossini, direttrice del Museo dell’Ara Pacis di Roma, istituzione che aveva accolto la prima nazionale del film in occasione della mostra Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente.
Nella serata del 29 luglio ci si sposta invece a Pompei e tra le sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Alle 21 la proiezione del film Pompei, dopo il disastro di Sabine Bier, ci svelerà gli avvenimenti immediatamente successivi all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. quando l’imperatore Tito si fece promotore di un intervento di protezione civile per soccorrere le popolazioni colpite dal disastro e rilanciare la produzione e il commercio. A seguire, la conversazione con Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e, in chiusura di serata, il cortometraggio Antico Presente di Lucio Fiorentino che metterà in scena un dialogo emozionale tra i capolavori del MANN e alcuni visitatori.
Con il film La Scuola Archeologica Italiana di Atene, prodotto da Rai Cultura con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli, sbarchiamo, giovedì 30 luglio alle 21, sull’isola di Creta e di Lemno, con il racconto degli scavi antichi e presenti, in compagnia di Giuliano Volpe, archeologo, accademico italiano, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica all’Università degli Studi di Bari. Dalla Grecia raggiungeremo la costa orientale dell’Africa grazie al cortometraggio La storia dimenticata degli Swahili di Raphael Licandro.
Si ritiene infatti che in quest’area, tra il X e il XV secolo, gli Swahili - divenuti musulmani molto prima dell’islamizzazione dell’Africa - avessero realizzato, tra il X e il XV secolo, dozzine di opulente città in pietra.
La Scuola Archeologica Italiana di Atene, Film prodotto da Rai Cultura con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli | Courtesy of Fondazione Aquileia
L’Egitto sarà invece protagonista della serata di venerdì 31 luglio, quando il docu-film Egitto: i templi salvati di Olivier Lemaitre, ci trasporterà nel 1954. Con Mario Tozzi scopriremo cosa accadde all’annuncio della costruzione di una nuova diga, che avrebbe costituito una minaccia per l’intera Nubia, dove, oltre venti antichi santuari furono smantellati in fretta e spediti in città come Madrid, Torino, New York.
A chiudere, lunedì 3 agosto, l’undicesima edizione dell’Aquileia Film Festival, saranno le produzioni del Friuli Venezia Giulia. Alle 21 verrà proiettato fuori concorso il documentario prodotto da Telefriuli per la Società friulana di Archeologia Aquileia Mater – 2200 anni dalla fondazione di Aquileia, a cura di Maurizio Buora e Francesco Snidero. Seguirà il cortometraggio della Sede Rai FVG ll porto scomparso di Pietro Spirito e Luigi Zannini, un itinerario lungo l’antico porto tra Grado e Aquileia, attraverso la strada che collegava le due città.
Porto Fluviale, area archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Sarà possibile seguire in streaming tutte le serate, ad eccezione di quella di lunedì 3 agosto, sul sito della Fondazione Aquileia. Per partecipare alle serate è invece obbligatoria, sempre sul sito ufficiale della Fondazione, la prenotazione on-line, compilando il form con nome, cognome, mail e telefono, e selezionando la serata prescelta.
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