Luci, mostre e prestiti preziosi per festeggiare il 17 marzo
Dai Musei Reali a Palazzo Carignano, Torino celebra i 160 anni dell'Unità d'Italia
Facciata di Palazzo Carignano, sede del Museo Nazionale del Risorgimento italiano, su piazza Carlo Alberto. Courtesy of © Museo Nazionale del Risorgimento italiano.
Francesca Grego
17/03/2021
Torino - Il 17 marzo del 1861 nasceva ufficialmente il Regno d’Italia, punto di arrivo di oltre un decennio di lotte. A 160 anni dallo storico evento, i Musei Reali di Torino celebrano la ricorrenza dando il benvenuto all’elegante Mylord, la carrozza appartenuta a Vittorio Emanuele, primo re d’Italia e protagonista del processo di unificazione insieme a Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Garibaldi. Nota anche come “Polonese” o “Polacca”, la carrozza è arrivata a Torino dalle Collezioni Presidenziali del Quirinale per prendere posto proprio vicino alla loggia dalla quale il 4 marzo del 1848 Carlo Alberto di Savoia annunciò la promulgazione dello Statuto Albertino. Bassa, aperta e priva di portiere, Mylord fu il mezzo favorito dal re sabaudo nelle sue uscite private per le strade di Roma e attualmente rappresenta uno dei pezzi più antichi e pregiati delle collezioni quirinalizie.
Da oggi i Musei Reali di Torino si arricchiscono anche di un nuovo allestimento all'Armeria Reale. Si chiama Le Armi del Re e sfoggia, freschi di restauro, 21 oggetti di importanza storica appartenuti al primo sovrano italiano: spade, sciabole e armi da fuoco legate alle battaglie del Risorgimento, prestigiosi doni diplomatici, ma anche oggetti personali che ricordano le passioni e gli hobby di Vittorio Emanuele II, prima tra tutte la caccia. Da non perdere, le due ricercate armature giapponesi che il sovrano ricevette in dono dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, in seguito al trattato di amicizia e commercio con cui l’Impero del Sol Levante si apriva alle relazioni diplomatiche dopo un lungo isolamento.
Carrozza di Vittorio Emanuele II, Armeria Reale, Torino
In attesa che la riapertura dei musei consenta di ammirare i gioielli sabaudi, lo storico Palazzo Carignano partecipa ai festeggiamenti illuminando con il tricolore la sua preziosa facciata per ricordare che proprio qui si tennero le sedute del primo Parlamento del Regno d’Italia, mentre il Museo Nazionale del Risorgimento, che ha sede nell’edificio, presenta il suo nuovo logo ideato dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design. E in serata luci anche sulla Mole Antonelliana, icona della città visibile da lontano, il che non guasta con Torino e il Piemonte in zona rossa. All’appello manca solo Palazzo Madama, la cui sontuosa facciata settecentesca si avvia verso un restauro da oltre 16 milioni di euro.
Ma il 17 marzo è il compleanno di tutta l’Italia. Nel suo intervento di stamane al Museo Nazionale del Risorgimento, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha proposto di festeggiarlo così: “La celebrazione dei seicento anni dalla nascita di Dante Alighieri fu la prima, vera grande ricorrenza unitaria: nel 1865, ad appena quattro anni di distanza dalla proclamazione del Regno d’Italia, sorsero ovunque monumenti dedicati al Sommo Poeta. Dante, dopo secoli di dimenticanza, fu immediatamente sentito come un potente simbolo identitario e come tale fu ricordato. Oggi, a 160 anni dall’Unità d’Italia, celebriamo i settecento anni dalla morte di Dante, nel nome dell’universalità della sua prosa e dei suoi versi che sono tradotti, amati e celebrati con tante iniziative in tutto il mondo: Dante è l'unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l'idea stessa di Italia”. Sono moltissime le mostre e le iniziative fiorite in tutta la penisola in onore del Sommo Poeta, alcune delle quali accessibili anche online: qui la nostra selezione.
Le armature giapponesi donate a Vittorio Emanuele dall'imperatore giapponese Meiji I Courtesy Musei Reali di Torino
Leggi anche:
• Dalla parola all'immagine: l'Inferno di Dante presto in mostra alle Scuderie del Quirinale
Da oggi i Musei Reali di Torino si arricchiscono anche di un nuovo allestimento all'Armeria Reale. Si chiama Le Armi del Re e sfoggia, freschi di restauro, 21 oggetti di importanza storica appartenuti al primo sovrano italiano: spade, sciabole e armi da fuoco legate alle battaglie del Risorgimento, prestigiosi doni diplomatici, ma anche oggetti personali che ricordano le passioni e gli hobby di Vittorio Emanuele II, prima tra tutte la caccia. Da non perdere, le due ricercate armature giapponesi che il sovrano ricevette in dono dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, in seguito al trattato di amicizia e commercio con cui l’Impero del Sol Levante si apriva alle relazioni diplomatiche dopo un lungo isolamento.
Carrozza di Vittorio Emanuele II, Armeria Reale, Torino
In attesa che la riapertura dei musei consenta di ammirare i gioielli sabaudi, lo storico Palazzo Carignano partecipa ai festeggiamenti illuminando con il tricolore la sua preziosa facciata per ricordare che proprio qui si tennero le sedute del primo Parlamento del Regno d’Italia, mentre il Museo Nazionale del Risorgimento, che ha sede nell’edificio, presenta il suo nuovo logo ideato dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design. E in serata luci anche sulla Mole Antonelliana, icona della città visibile da lontano, il che non guasta con Torino e il Piemonte in zona rossa. All’appello manca solo Palazzo Madama, la cui sontuosa facciata settecentesca si avvia verso un restauro da oltre 16 milioni di euro.
Ma il 17 marzo è il compleanno di tutta l’Italia. Nel suo intervento di stamane al Museo Nazionale del Risorgimento, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha proposto di festeggiarlo così: “La celebrazione dei seicento anni dalla nascita di Dante Alighieri fu la prima, vera grande ricorrenza unitaria: nel 1865, ad appena quattro anni di distanza dalla proclamazione del Regno d’Italia, sorsero ovunque monumenti dedicati al Sommo Poeta. Dante, dopo secoli di dimenticanza, fu immediatamente sentito come un potente simbolo identitario e come tale fu ricordato. Oggi, a 160 anni dall’Unità d’Italia, celebriamo i settecento anni dalla morte di Dante, nel nome dell’universalità della sua prosa e dei suoi versi che sono tradotti, amati e celebrati con tante iniziative in tutto il mondo: Dante è l'unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l'idea stessa di Italia”. Sono moltissime le mostre e le iniziative fiorite in tutta la penisola in onore del Sommo Poeta, alcune delle quali accessibili anche online: qui la nostra selezione.
Le armature giapponesi donate a Vittorio Emanuele dall'imperatore giapponese Meiji I Courtesy Musei Reali di Torino
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