Viaggi a velocità ridotta per un nuovo Grand Tour
Cultura, turismo e la grande partita del Sud
Paestum
L.Sanfelice
04/11/2014
Salerno - Paestum e i suoi templi patrimonio dell’Umanità ricevono annualmente 250mila turisti, un decimo rispetto alla vicina Pompei. Ma per il sito intitolato a Poseidone il Mibact ha in serbo progetti di crescita e valorizzazione attraverso una serie di iniziative che verranno definite entro la fine dell’anno in corso.
In cima ai problemi che scoraggiano il turismo verso questo gioiello della Magna Grecia, e in forma più estesa verso il Meridione, figurano principalmente collegamenti insufficienti e servizi di ricezione carenti se non inesistenti. E da qui si comincerà a correggere il tiro attraverso l’istituzione di treni iper tecnologici e sostenibili che viaggerranno intenzionalmente a bassa velocità per garantire un punto di osservazione panoramica ai turisti, sfruttando vecchie tratte ferroviarie, molte delle quali hanno fermate che coincidono con siti archeologici (come ad esempio la tratta Caserta-Pompei-Paestum), e trattando come un vantaggio il concetto di lentezza tramite l’offerta di collegamenti ad internet e di tempo per prenotare nuove tappe del tour del Mezzogiorno.
Il piano di radicale potenziamento, avviato dal ministero insieme ad un dialogo con le ferrovie, interesserà di pari passo il rinnovamento del museo; una serie di interventi stradali e una nuova segnaletica per chi sceglie di arrivare in auto; e contribuirà alla predisposizione logistica di servizi di accoglienza e ricezione.
Tutte misure tese a reindirizzare verso il Sud i flussi turistici sempre più fermi a Roma e a mettere a circuito le sue grandi attrazioni per mezzo dello sviluppo di una più ampia strategia che non perda, per rimanere in tema, il treno dell’Expo.
A disposizione: fondi europei a titolarità Mibact assegnati per il 2014-2020 e destinati a cinque regioni del Sud e un percorso di progetti territoriali integrati che coinvolgano pubblico e privato.
Consulta anche:
Italia, Tunisia e Libano insieme per valorizzare le antiche civiltà del Mediterraneo
In cima ai problemi che scoraggiano il turismo verso questo gioiello della Magna Grecia, e in forma più estesa verso il Meridione, figurano principalmente collegamenti insufficienti e servizi di ricezione carenti se non inesistenti. E da qui si comincerà a correggere il tiro attraverso l’istituzione di treni iper tecnologici e sostenibili che viaggerranno intenzionalmente a bassa velocità per garantire un punto di osservazione panoramica ai turisti, sfruttando vecchie tratte ferroviarie, molte delle quali hanno fermate che coincidono con siti archeologici (come ad esempio la tratta Caserta-Pompei-Paestum), e trattando come un vantaggio il concetto di lentezza tramite l’offerta di collegamenti ad internet e di tempo per prenotare nuove tappe del tour del Mezzogiorno.
Il piano di radicale potenziamento, avviato dal ministero insieme ad un dialogo con le ferrovie, interesserà di pari passo il rinnovamento del museo; una serie di interventi stradali e una nuova segnaletica per chi sceglie di arrivare in auto; e contribuirà alla predisposizione logistica di servizi di accoglienza e ricezione.
Tutte misure tese a reindirizzare verso il Sud i flussi turistici sempre più fermi a Roma e a mettere a circuito le sue grandi attrazioni per mezzo dello sviluppo di una più ampia strategia che non perda, per rimanere in tema, il treno dell’Expo.
A disposizione: fondi europei a titolarità Mibact assegnati per il 2014-2020 e destinati a cinque regioni del Sud e un percorso di progetti territoriali integrati che coinvolgano pubblico e privato.
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