Terme di Caracalla: i sotterranei aprono al pubblico per la prima volta

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Terme Caracalla, Roma
20/12/2012
Roma - La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma apre per la prima volta al pubblico i sotterranei di Caracalla. Un evento, questo, che fa seguito alla riapertura, avvenuta lo scorso ottobre, dopo ben dieci anni di chiusura, degli ambienti del Mitreo. Oltre ai due piani in alzato che in alcuni punti misurano ben 37 metri d’altezza, le Terme di Caracalla conservano infatti anche tre livelli sotterranei, composti da circa due chilometri di gallerie, che per una parte ora vengono resi accessibili alle visite, consentendo così al pubblico di conoscere il fulcro della vita delle terme, il luogo dove c’erano le caldaie a legna che permettevano il riscaldamento delle acque e dove lavoravano centinaia di schiavi e di operai specializzati per far funzionare quella che, per i tempi, era una complessa macchina tecnologica.
Per l’occasione si inaugura nei sotterranei anche la musealizzazione permanente di oltre quaranta reperti marmorei appena usciti dai lavori di restauro e mai esposti in precedenza. Si tratta di reperti provenienti dalle stesse terme e suddivisi in 7 isole espositive che formano un Antiquarium, dove le trabeazioni architettoniche finemente lavorate sono sistemate in espositori metallici e i capitelli, tra cui quelli monumentali provenienti dal frigidarium raffiguranti Ercole, Venere e Marte sono montati su false colonne in modo da restituire una visione dal basso suggerendo tutta quella che era la grandiosità del complesso, nell’antichità splendidamente decorato da marmi rari, sculture e mosaici. Le pedane su cui sono collocati i reperti sono ricoperte da una finitura verde-azzurro che suggerisce l’idea dell’acqua e, quindi, l’ambientazione originaria dei marmi.
Per l’apertura dei sotterranei si è provveduto all’impermeabilizzazione delle volte che coprono le ampie gallerie e all’illuminazione degli ambienti facendo particolare attenzione ad esaltare i marmi esposti. Il percorso espositivo si articola lungo due gallerie parallele e conduce dalle scale d’accesso alle due isole espositive dedicate alle palestre, poi a quella del frigidarium, per proseguire nella seconda galleria che contiene le isole della natatio e delle biblioteche.
Per l’occasione si inaugura nei sotterranei anche la musealizzazione permanente di oltre quaranta reperti marmorei appena usciti dai lavori di restauro e mai esposti in precedenza. Si tratta di reperti provenienti dalle stesse terme e suddivisi in 7 isole espositive che formano un Antiquarium, dove le trabeazioni architettoniche finemente lavorate sono sistemate in espositori metallici e i capitelli, tra cui quelli monumentali provenienti dal frigidarium raffiguranti Ercole, Venere e Marte sono montati su false colonne in modo da restituire una visione dal basso suggerendo tutta quella che era la grandiosità del complesso, nell’antichità splendidamente decorato da marmi rari, sculture e mosaici. Le pedane su cui sono collocati i reperti sono ricoperte da una finitura verde-azzurro che suggerisce l’idea dell’acqua e, quindi, l’ambientazione originaria dei marmi.
Per l’apertura dei sotterranei si è provveduto all’impermeabilizzazione delle volte che coprono le ampie gallerie e all’illuminazione degli ambienti facendo particolare attenzione ad esaltare i marmi esposti. Il percorso espositivo si articola lungo due gallerie parallele e conduce dalle scale d’accesso alle due isole espositive dedicate alle palestre, poi a quella del frigidarium, per proseguire nella seconda galleria che contiene le isole della natatio e delle biblioteche.
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