Anteprima esclusiva su ARTE.it del video firmato da Nunzio Massimo Nifosì
Storie di amicizia e di poesia: In memoria di Piero Guccione
Un'opera di Piero Guccione | Courtesy Archivio Piero Guccione
Laura Bellucci
08/05/2020
Roma - Il regista Nunzio Massimo Nifosì ci regala il breve video Giuseppe Colombo, io e il mio amico Piero Guccione, un contributo-extra del docufilm Piero Guccione, oltre l'infinito dedicato al Maestro di Scicli scomparso nell’ottobre 2018.
Il video, co-prodotto dall’agenzia Melamedia, realizzato nel corso delle ultime settimane e proposto in anteprima esclusiva da ARTE.it è una sorta di prologo idelae al docufilm Piero Guccione, oltre l'infinito che andrà in onda stasera da Rai 5 alle ore 21.15, per poi approdare di nuovo sul grande schermo in autunno.
La video-intervista di Nifosì vede protagonista l'artista Giuseppe Colombo, testimone di un'affinità d'eccezione con Piero Guccione, la cui narrazione intima ed emozionata ripercorre le tappe dell’incontro con l'insuperabile Maestro della luce, di quell'«ultima luce del giorno, prima del buio», che, con la potenza e la grazia propria solo dei poeti, il silenzioso pittore di Scicli è riuscito miracolosamente ad immortalare.
La vibrante luce dell'imbrunire, che mitigando la ferocia accecante dei colori del mare e del cielo di Sicilia ne rivela l'infinita docezza, percepibile solo al crepuscolo, continua ad effondere dalle tele di Guccione e ad abitare la memoria di chi lo ha conosciuto, come Colombo, che affida alla delicatezza della regia di Nifosì l'indimenticabile esperienza della realizzazione degli affreschi per il Teatro Garibaldi di Modica dove, con Piero Roccasalva, si trovò per qualche mese a lavorare al fianco di Guccione che li aveva scelti entrambi per portare a termine il lavoro.
«Mi chiedeva il permesso per cambiare alcune cose: e questo è segno di grande umiltà - confida Colombo -. Ricordo che la sera quando lui era già andato via, mi portavo a studio le sue tavolozze di carta con le prove di colore degli azzurri: volevo capire come faceva il cielo».
Il racconto è corredato da preziose immagini d’archivio realizzate nel corso degli anni dai fotografi Gianni Mània e Luigi Nifosì, fra cui gli scatti dell’ultima mostra di Colombo a Modica, nel 2015, alla quale partecipò o stesso Maestro di Scicli, nonostante fosse già molto malato.
Courtesy Archivio Piero Guccione
Il docufilm Piero Guccione, oltre l'infinito, diretto nel 2012 da Nunzio Massimo Nifosì, è una suggestiva narrazione, scandita da immagini, silenzi e musica, che sulle note del violoncello di Giovanni Sollima e dei brani di Franco Battiato, attraversa leggera i luoghi della Sicilia amati dall’artista, lungo la campagna iblea, punteggiata dal candore dei muretti a secco, dalle sagome solitarie e immense dei carrubi, immersa negli azzurri sconfinati del cielo e del mare, la vera meravigliosa ossessione del Maestro, che li fece posare sulle sue tele come fossero farfalle, ma senza sciuparne le ali.
Un desiderio inestinguibile quello di Guccione, assiduo e al contempo lieve, dal colore tenue di un ibisco posato sula battigia al tramonto, di fissare sulla tela l'eterna ineffabilità dei colori del cielo e dei riflessi del mare, quel “magnifico paradosso” di cui parla lo storico e critico d’arte inglese Michael Peppiatt, tra le prestigiose testimonianze raccolte da Nifosì per il suo film.
Piero Guccione, oltre l'infinito ha debuttato con successo nel 2012 al Festival Internazionale del Film di Roma, al Festival del Cinema Italiano di Madrid e alla Biennale Arte Venezia dove l’artista era presente per la sesta volta.
Frame dal video Giuseppe Colombo, io e il mio amico Piero Guccione | Courtesy Nunzio Massimo Nifosì e Melamedia
Leggi anche:
• Da Gauguin agli Uffizi tutti gli appuntamenti su Sky Arte, Netflix, Rai Play
Il video, co-prodotto dall’agenzia Melamedia, realizzato nel corso delle ultime settimane e proposto in anteprima esclusiva da ARTE.it è una sorta di prologo idelae al docufilm Piero Guccione, oltre l'infinito che andrà in onda stasera da Rai 5 alle ore 21.15, per poi approdare di nuovo sul grande schermo in autunno.
La video-intervista di Nifosì vede protagonista l'artista Giuseppe Colombo, testimone di un'affinità d'eccezione con Piero Guccione, la cui narrazione intima ed emozionata ripercorre le tappe dell’incontro con l'insuperabile Maestro della luce, di quell'«ultima luce del giorno, prima del buio», che, con la potenza e la grazia propria solo dei poeti, il silenzioso pittore di Scicli è riuscito miracolosamente ad immortalare.
La vibrante luce dell'imbrunire, che mitigando la ferocia accecante dei colori del mare e del cielo di Sicilia ne rivela l'infinita docezza, percepibile solo al crepuscolo, continua ad effondere dalle tele di Guccione e ad abitare la memoria di chi lo ha conosciuto, come Colombo, che affida alla delicatezza della regia di Nifosì l'indimenticabile esperienza della realizzazione degli affreschi per il Teatro Garibaldi di Modica dove, con Piero Roccasalva, si trovò per qualche mese a lavorare al fianco di Guccione che li aveva scelti entrambi per portare a termine il lavoro.
«Mi chiedeva il permesso per cambiare alcune cose: e questo è segno di grande umiltà - confida Colombo -. Ricordo che la sera quando lui era già andato via, mi portavo a studio le sue tavolozze di carta con le prove di colore degli azzurri: volevo capire come faceva il cielo».
Il racconto è corredato da preziose immagini d’archivio realizzate nel corso degli anni dai fotografi Gianni Mània e Luigi Nifosì, fra cui gli scatti dell’ultima mostra di Colombo a Modica, nel 2015, alla quale partecipò o stesso Maestro di Scicli, nonostante fosse già molto malato.
Courtesy Archivio Piero Guccione
Il docufilm Piero Guccione, oltre l'infinito, diretto nel 2012 da Nunzio Massimo Nifosì, è una suggestiva narrazione, scandita da immagini, silenzi e musica, che sulle note del violoncello di Giovanni Sollima e dei brani di Franco Battiato, attraversa leggera i luoghi della Sicilia amati dall’artista, lungo la campagna iblea, punteggiata dal candore dei muretti a secco, dalle sagome solitarie e immense dei carrubi, immersa negli azzurri sconfinati del cielo e del mare, la vera meravigliosa ossessione del Maestro, che li fece posare sulle sue tele come fossero farfalle, ma senza sciuparne le ali.
Un desiderio inestinguibile quello di Guccione, assiduo e al contempo lieve, dal colore tenue di un ibisco posato sula battigia al tramonto, di fissare sulla tela l'eterna ineffabilità dei colori del cielo e dei riflessi del mare, quel “magnifico paradosso” di cui parla lo storico e critico d’arte inglese Michael Peppiatt, tra le prestigiose testimonianze raccolte da Nifosì per il suo film.
Piero Guccione, oltre l'infinito ha debuttato con successo nel 2012 al Festival Internazionale del Film di Roma, al Festival del Cinema Italiano di Madrid e alla Biennale Arte Venezia dove l’artista era presente per la sesta volta.
Frame dal video Giuseppe Colombo, io e il mio amico Piero Guccione | Courtesy Nunzio Massimo Nifosì e Melamedia
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