In mostra dal 15 dicembre al 10 aprile
Il viaggio di Enea va in scena al Parco del Colosseo

Palladio dal santuario di Minerva, Lavinium I Courtesy Parco Archeologico del Colosseo
Francesca Grego
15/12/2022
Roma - Dall’Asia Minore al Lazio, attraversando metà del Mediterraneo: è il leggendario viaggio di Enea, il principe troiano che abbandonò la sua città distrutta dalla guerra per fondare altrove un nuovo regno e dare origine alla grande storia di Roma. Dal 2021 la Rotta di Enea è uno dei 48 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, come sancito dalla solenne cerimonia celebrata lo scorso gennaio nella Curia Iulia del Foro Romano: uno straordinario percorso archeologico che segue filologicamente il viaggio narrato da Virgilio nell’Eneide, toccando siti Unesco (Troia, Delo, Butrinto, Cartagine) e parchi naturali (Monte Ida in Turchia, Parco Nazionale di Butrinto in Albania), per approdare infine nella Città Eterna.
Da oggi, giovedì 15 dicembre, fino al prossimo 10 aprile, una mostra racconta l’avventura dell’eroe troiano presso il Tempio di Romolo al Foro Romano, nel Parco Archeologico del Colosseo. Ventiquattro preziosi reperti - statue, dipinti, ceramiche di grande valore - provenienti dai musei di mezza Italia ricostruiscono il mito cantato da Virgilio, soffermandosi sui personaggi e sulle storie più amate dagli artisti e dal pubblico nell’antichità. Il percorso inizia dalla rappresentazione del protagonista, Enea, incarnazione delle virtù della tradizione romana - la lealtà, il senso di appartenenza, il rispetto per la famiglia, per lo Stato e per gli dèi - e oggi emblema dell’incontro tra culture diverse e della speranza nel futuro.

Cratere apulo a figure rosse. Museo Nazionale di Palazzo Jatta, Ruvo di Puglia
Ogni oggetto racconta una storia. Autentico capolavoro della ceramica antica, il monumentale cratere apulo a figure rosse del MANN mostra come in un film la morte del principe Ettore, atto finale della guerra di Troia, e lo scempio del suo corpo perpetrato dal greco Achille, che lo lega a un carro e lo trascina nella polvere.
Un vaso legato al mondo femminile e ai riti matrimoniali - il lebete - ritrovato in Puglia, ritrae invece l’antefatto della guerra: dopo il famigerato ratto, la bella Elena di Sparta si prepara al connubio con il principe Paride, che la attende nudo, con indosso solo il copricapo tipico dei troiani.

Affresco raffigurante Enea ferito, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il racconto prosegue con due affreschi ritrovati a Pompei. Il primo raffigura Enea ferito ad una gamba e curato da un medico, alla presenza della madre Venere e del figlioletto Ascanio. Siamo già in Lazio e, come racconta Virgilio, l’eroe è stato colpito da una freccia durante la battaglia contro i Rutuli. Il secondo affresco offre una rara immagine del cavallo di Troia che fa il suo ingresso nella città: solo grazie all’astuzia di Ulisse, dopo dieci anni di assedio i Greci poterono prevalere sui nemici.

Affresco raffigurante il cavallo di legno trasportato all'interno delle mura di Troia. Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Eccezionali, eppure poco note al grande pubblico, sono le statue di terracotta provenienti dal santuario di Minerva a Lavinium, la città fondata da Enea che, dopo l’approdo sulle coste laziali, aveva sposato Lavinia, figlia del re Latino. L’esplorazione del sito ha rivelato testimonianze archeologiche che sembrano confermare il racconto degli scrittori antichi: il santuario dei Tredici Altari (VI -IV sec. a.C.), luogo di culto comune del popolo latino; il grande tumulo che probabilmente fu la tomba simbolica di Enea, eroe divinizzato; infine un santuario dedicato a Minerva, una Minerva Iliaca legata alla leggenda troiana, dea guerriera, ma anche protettrice del matrimonio e della famiglia.

Palladio dal santuario di Minerva, Lavinium (dettaglio) I Courtesy Parco Archeologico del Colosseo
Visite guidate a tema amplieranno l’itinerario della mostra da dicembre a marzo. A spasso per le vestigia di Roma antica, gli spettatori potranno ripercorrere il tragitto compiuto da Enea e dal suo alleato Evandro nel poema di Virgilio: dal Foro Boario alla Porta Carmentale, dal Lupercale al bosco dell’Argileto e al Campidoglio e poi, attraverso la valle del futuro Foro Romano, al villaggio sul Palatino dove sorgeranno la casa di Romolo e, secoli dopo, la dimora di Augusto: un’occasione per rivivere la storia remota e mitica alle origini della città di Roma.
A cura di Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna e Sandra Gatti, Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma è stata realizzata dal Parco Archeologico del Colosseo con la collaborazione dell’associazione Rotta di Enea.

Le pendici del Palatino I Courtesy Parco Archeologico del Colosseo
Leggi anche:
• Ulisse e gli altri. Il Museo Nazionale Romano svela i suoi tesori nascosti
Da oggi, giovedì 15 dicembre, fino al prossimo 10 aprile, una mostra racconta l’avventura dell’eroe troiano presso il Tempio di Romolo al Foro Romano, nel Parco Archeologico del Colosseo. Ventiquattro preziosi reperti - statue, dipinti, ceramiche di grande valore - provenienti dai musei di mezza Italia ricostruiscono il mito cantato da Virgilio, soffermandosi sui personaggi e sulle storie più amate dagli artisti e dal pubblico nell’antichità. Il percorso inizia dalla rappresentazione del protagonista, Enea, incarnazione delle virtù della tradizione romana - la lealtà, il senso di appartenenza, il rispetto per la famiglia, per lo Stato e per gli dèi - e oggi emblema dell’incontro tra culture diverse e della speranza nel futuro.

Cratere apulo a figure rosse. Museo Nazionale di Palazzo Jatta, Ruvo di Puglia
Ogni oggetto racconta una storia. Autentico capolavoro della ceramica antica, il monumentale cratere apulo a figure rosse del MANN mostra come in un film la morte del principe Ettore, atto finale della guerra di Troia, e lo scempio del suo corpo perpetrato dal greco Achille, che lo lega a un carro e lo trascina nella polvere.
Un vaso legato al mondo femminile e ai riti matrimoniali - il lebete - ritrovato in Puglia, ritrae invece l’antefatto della guerra: dopo il famigerato ratto, la bella Elena di Sparta si prepara al connubio con il principe Paride, che la attende nudo, con indosso solo il copricapo tipico dei troiani.

Affresco raffigurante Enea ferito, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il racconto prosegue con due affreschi ritrovati a Pompei. Il primo raffigura Enea ferito ad una gamba e curato da un medico, alla presenza della madre Venere e del figlioletto Ascanio. Siamo già in Lazio e, come racconta Virgilio, l’eroe è stato colpito da una freccia durante la battaglia contro i Rutuli. Il secondo affresco offre una rara immagine del cavallo di Troia che fa il suo ingresso nella città: solo grazie all’astuzia di Ulisse, dopo dieci anni di assedio i Greci poterono prevalere sui nemici.

Affresco raffigurante il cavallo di legno trasportato all'interno delle mura di Troia. Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Eccezionali, eppure poco note al grande pubblico, sono le statue di terracotta provenienti dal santuario di Minerva a Lavinium, la città fondata da Enea che, dopo l’approdo sulle coste laziali, aveva sposato Lavinia, figlia del re Latino. L’esplorazione del sito ha rivelato testimonianze archeologiche che sembrano confermare il racconto degli scrittori antichi: il santuario dei Tredici Altari (VI -IV sec. a.C.), luogo di culto comune del popolo latino; il grande tumulo che probabilmente fu la tomba simbolica di Enea, eroe divinizzato; infine un santuario dedicato a Minerva, una Minerva Iliaca legata alla leggenda troiana, dea guerriera, ma anche protettrice del matrimonio e della famiglia.

Palladio dal santuario di Minerva, Lavinium (dettaglio) I Courtesy Parco Archeologico del Colosseo
Visite guidate a tema amplieranno l’itinerario della mostra da dicembre a marzo. A spasso per le vestigia di Roma antica, gli spettatori potranno ripercorrere il tragitto compiuto da Enea e dal suo alleato Evandro nel poema di Virgilio: dal Foro Boario alla Porta Carmentale, dal Lupercale al bosco dell’Argileto e al Campidoglio e poi, attraverso la valle del futuro Foro Romano, al villaggio sul Palatino dove sorgeranno la casa di Romolo e, secoli dopo, la dimora di Augusto: un’occasione per rivivere la storia remota e mitica alle origini della città di Roma.
A cura di Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna e Sandra Gatti, Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma è stata realizzata dal Parco Archeologico del Colosseo con la collaborazione dell’associazione Rotta di Enea.

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