Mercoledì 8 maggio 2024 ore 21.15
Con ART NIGHT decolla L’AEROPLANO DI MARINETTI, terzo episodio della serie sul Futurismo firmata ARTE.it Originals
L’AEROPLANO DI MARINETTI, Locandina | Un film di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura, in prima visione TV mercoledì 8 maggio alle ore 21.15 nel programma Art Night puntata 20, Rai 5
Ufficio Stampa
07/05/2024
Roma - Dopo BALLA. Il signore della luce e Formidabile BOCCIONI, il programma Art Night di Silvia De Felice propone un terzo appuntamento con il Futurismo dal titolo L’AEROPLANO DI MARINETTI, un film di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura, in onda mercoledì 8 maggio alle ore 21.15 in prima visione su Rai 5.
Il documentario è un racconto che descrive la parabola di Marinetti come quella di un pioniere. L’aeroplano è il simbolo che meglio rappresenta l’avventura di vita di un uomo e di un artista che sperimentò sulla propria pelle il desiderio di decollare.
Genio o buffone? Rivoluzionario o uomo del Regime? Filippo Tommaso Marinetti è ancora oggi, a quasi 80 anni dalla sua morte, un enigma difficile da risolvere.
Di lui si ricordano gli eccessi, i colpi di teatro, la dirompente voglia di cambiare tutto, di sconvolgere l’ordine delle cose e radere al suolo il passato per esaltare il nuovo, il moderno, il mondo che verrà.
Filippo Tommaso Marinetti è il padre del Futurismo, la dimostrazione vivente che le parole possono cambiare il mondo. Il suo Manifesto ha dato vita alla più importante avanguardia artistica del XX secolo.
La sua vicenda descrive una traiettoria straordinaria e terribile al tempo stesso, che si intreccia con un periodo storico, quello di inizio secolo, che ha visto la rivoluzione scientifica, tecnologica e industriale trasformare il pianeta con una forza e a una velocità mai sperimentate prima.
Marinetti fu uno dei più importanti esponenti della società italiana del ventennio, amico di Mussolini. Gli costò cara quell’amicizia, pur critica, che finì per comprometterlo irrimediabilmente.
Marinetti puntò il muso del suo immaginario apparecchio volante verso il sole di un avvenire forse irraggiungibile, comunque impossibile da realizzare nel contesto reale della società italiana.
Finì per schiantarsi a terra lasciando dietro di sé solo frammenti, tracce, esperimenti che per lungo tempo furono seppelliti e volutamente dimenticati dagli uomini che vennero dopo di lui.
Anche le opere della sua geniale invenzione, l’Aeropittura, dopo la sua morte, vennero nascoste nei depositi dei musei. Solo recentemente si è cominciato a legittimare quell’arte.
L’AEROPLANO DI MARINETTI è un documentario che intreccia Futurismo, Aviazione e Propaganda su piani narrativi paralleli descrivendo l’avanguardia nell’arte, nella politica e nella società in Italia ai primi del Novecento.
La novità rappresentata dal Manifesto dell’Aeropittura, pubblicato nel 1929 come espressione del secondo Futurismo con i suoi campioni - Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Tullio Crali e molti altri - si incrocia con il racconto degli esordi dell’aviazione italiana con i primi aeroplani realizzati da Gianni Caproni e da altre nuovissime industrie italiane, che insieme divennero il più potente strumento di propaganda di un regime che della modernità voleva fare la propria bandiera, ma che nella realtà tradì le speranze di una società, quella italiana, incapace di un reale cambiamento.
Con interviste originali a Guido Strazza, artista futurista; Lodovico Isolabella, avvocato e collezionista; Giordano Bruno Guerri, storico e scrittore; Günter Berghaus, Senior Research Fellow, University of Bristol; Federico Zanoner, responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero; Denis Curti, curatore e storico della fotografia; Massimo Duranti, critico dell’arte e storico del Futurismo; Daniela Ferrari, curatrice del MART; Fabio Benzi, Professore di Storia dell’arte contemporanea, Università di Chieti; Giacomo Coronelli, libraio antiquario, Libreria Pontremoli; Matteo Fochessati, conservatore della Wolfsoniana, Genova; Francesca Barbi Marinetti, critica e curatrice, nipote di Filippo Tommaso Marinetti; Roger Griffin, storico Oxford Brookes University; Gino Agnese, scrittore e biografo; Pierfrancesco Meazzini Boccadoro, nipote di Gianni Caproni; Vieri Quilici, architetto e professore di Composizione Architettonica, Università di Roma Tre, figlio di Nello Quilici; Anna Bartolozzi Crali, nuora di Tullio Crali.
L’AEROPLANO DI MARINETTI sarà trasmesso da Art Night mercoledì 8 maggio alle ore 21.15 in prima visione su RAI 5 (canale 23 del digitale terrestre e 5023 di Sky) e poi disponibile su RaiPlay.
Il documentario è un racconto che descrive la parabola di Marinetti come quella di un pioniere. L’aeroplano è il simbolo che meglio rappresenta l’avventura di vita di un uomo e di un artista che sperimentò sulla propria pelle il desiderio di decollare.
Genio o buffone? Rivoluzionario o uomo del Regime? Filippo Tommaso Marinetti è ancora oggi, a quasi 80 anni dalla sua morte, un enigma difficile da risolvere.
Di lui si ricordano gli eccessi, i colpi di teatro, la dirompente voglia di cambiare tutto, di sconvolgere l’ordine delle cose e radere al suolo il passato per esaltare il nuovo, il moderno, il mondo che verrà.
Filippo Tommaso Marinetti è il padre del Futurismo, la dimostrazione vivente che le parole possono cambiare il mondo. Il suo Manifesto ha dato vita alla più importante avanguardia artistica del XX secolo.
La sua vicenda descrive una traiettoria straordinaria e terribile al tempo stesso, che si intreccia con un periodo storico, quello di inizio secolo, che ha visto la rivoluzione scientifica, tecnologica e industriale trasformare il pianeta con una forza e a una velocità mai sperimentate prima.
Marinetti fu uno dei più importanti esponenti della società italiana del ventennio, amico di Mussolini. Gli costò cara quell’amicizia, pur critica, che finì per comprometterlo irrimediabilmente.
Marinetti puntò il muso del suo immaginario apparecchio volante verso il sole di un avvenire forse irraggiungibile, comunque impossibile da realizzare nel contesto reale della società italiana.
Finì per schiantarsi a terra lasciando dietro di sé solo frammenti, tracce, esperimenti che per lungo tempo furono seppelliti e volutamente dimenticati dagli uomini che vennero dopo di lui.
Anche le opere della sua geniale invenzione, l’Aeropittura, dopo la sua morte, vennero nascoste nei depositi dei musei. Solo recentemente si è cominciato a legittimare quell’arte.
L’AEROPLANO DI MARINETTI è un documentario che intreccia Futurismo, Aviazione e Propaganda su piani narrativi paralleli descrivendo l’avanguardia nell’arte, nella politica e nella società in Italia ai primi del Novecento.
La novità rappresentata dal Manifesto dell’Aeropittura, pubblicato nel 1929 come espressione del secondo Futurismo con i suoi campioni - Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Tullio Crali e molti altri - si incrocia con il racconto degli esordi dell’aviazione italiana con i primi aeroplani realizzati da Gianni Caproni e da altre nuovissime industrie italiane, che insieme divennero il più potente strumento di propaganda di un regime che della modernità voleva fare la propria bandiera, ma che nella realtà tradì le speranze di una società, quella italiana, incapace di un reale cambiamento.
Con interviste originali a Guido Strazza, artista futurista; Lodovico Isolabella, avvocato e collezionista; Giordano Bruno Guerri, storico e scrittore; Günter Berghaus, Senior Research Fellow, University of Bristol; Federico Zanoner, responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero; Denis Curti, curatore e storico della fotografia; Massimo Duranti, critico dell’arte e storico del Futurismo; Daniela Ferrari, curatrice del MART; Fabio Benzi, Professore di Storia dell’arte contemporanea, Università di Chieti; Giacomo Coronelli, libraio antiquario, Libreria Pontremoli; Matteo Fochessati, conservatore della Wolfsoniana, Genova; Francesca Barbi Marinetti, critica e curatrice, nipote di Filippo Tommaso Marinetti; Roger Griffin, storico Oxford Brookes University; Gino Agnese, scrittore e biografo; Pierfrancesco Meazzini Boccadoro, nipote di Gianni Caproni; Vieri Quilici, architetto e professore di Composizione Architettonica, Università di Roma Tre, figlio di Nello Quilici; Anna Bartolozzi Crali, nuora di Tullio Crali.
L’AEROPLANO DI MARINETTI sarà trasmesso da Art Night mercoledì 8 maggio alle ore 21.15 in prima visione su RAI 5 (canale 23 del digitale terrestre e 5023 di Sky) e poi disponibile su RaiPlay.
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