Dal 15 marzo al 15 giugno a Perugia
Fratello sole, sorella luna. Alla Galleria Nazionale dell'Umbria il rapporto tra arte e natura in 80 capolavori
Jean Baptiste Camille Corot, La Cascata delle Marmore a Terni, 1826-1828, Olio su tela, Roma, Collezione BNL Gruppo BNP Paribas
Samantha De Martin
20/01/2025
Perugia - A 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, tra i primi testi poetici in lingua volgare, la Galleria Nazionale dell’Umbria accoglie oltre 80 opere di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea.
Al centro di dipinti, incisioni, disegni, sculture, volumi a stampa di maestri come Beato Angelico, Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, sono le diverse maniere in cui le arti figurative hanno affrontato il rapporto dell’uomo con la natura.
Il percorso vuole pertanto approfondire le differenti sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
Curata da Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, da Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia, la mostra gode del sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi e del contributo della Fondazione Perugia.
Lorenzo Lotto, San Girolamo penitente, 1509, Olio su tavola, Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo “Per gentile concessione della Direzione Musei Nazionali della città di Roma - Castel Sant'Angelo”
"Con questa iniziativa – afferma D’Orazio – la Galleria Nazionale dell’Umbria si conferma museo di livello internazionale, capace di costruire un dialogo con le principali istituzioni museali italiane e straniere. Un ‘fare rete’ che contribuisce non solo alla valorizzazione delle collezioni, ma che è in grado di stimolare studi e ricerche per offrire ai visitatori un’esperienza che sappia parlare a tutti, e dove tutti possono trovare una motivazione per tornare e per consigliarla”.
Per il pubblico in visita prossimamente al percorso espositivo sarà l’occasione per ammirare il Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito eccezionale dal Museo di San Marco di Firenze, o l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello, dalla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il celebre San Girolamo di Piero della Francesca, in arrivo dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dialogherà con lo stesso soggetto dipinto circa cinquant’anni dopo da Lorenzo Lotto, in prestito da Castel Sant’Angelo a Roma, mentre per la prima volta la Crocifissione di Antonello da Messina, dal Brukenthal Museum di Sibiu (in Romania) affiancherà la Crocifissione di Jan van Eyck della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia.
Quattro disegni di Pisanello dal Louvre restituiranno invece l’attenzione naturalistica di questo grande interprete del gotico internazionale, pioniere dell’osservazione scientifica.
Del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, al quale la mostra dedicherà un focus particolare, giungeranno a Perugia due fogli dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. I visitatori potranno comprendere il contributo speciale offerto da Leonardo allo studio del volo degli uccelli attraverso l’osservazione della natura e la sua ricostruzione in forma di macchina.
Paolo Uccello, Miracolo dell’Ostia profanata, 1567-1568, tempera su tavola, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche © MiC, Palazzo Ducale di Urbino – Direzione Regionale Musei Nazionali delle Marche | Foto: © Claudio Ripalti
Prima di fare immergere gli ospiti nella visione idealizzata della natura attraverso i campioni della pittura classicista e barocca, da Annibale Carracci, con la Visione di Sant’Eustachio, a Giovanni Lanfranco, con l’Assunzione della Maddalena dal Museo di Capodimonte a Napoli, il percorso affronterà il tema del valore simbolico degli elementi naturali, esplorato anche da pittori come Dosso Dossi, con la Melissa dalla Galleria Borghese di Roma, Paris Bordon con la Sacra Famiglia dal Brukenthal Museum di Sibiu. Le scoperte scientifiche e astronomiche di inizio Seicento saranno rappresentate dallo straordinario manoscritto del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il pubblico sarà invitato a immergersi nella natura ritratta nei paesaggi tra Seicento e Ottocento da pittori come Nicolas Poussin, William Hamilton, Donato Creti, Claude Lorrain e Giambattista Piranesi, fino a congedarsi di fronte alle acque della Cascata delle Marmore dipinta da Jean-Baptiste Camille Corot.
Beato Angelico, Giudizio Universale, 1425-1430, tempera su tavola, Firenze, Museo di San Marco “Su concessione del Ministero della Cultura - Direzione regionale Musei Nazionali Toscana – Firenze”
Dalla natura intesa come spazio dell’uomo, nella quale si rivela la volontà divina, alle visioni oniriche e immaginifiche di un paesaggio che si mostra nella sua perfezione o mostruosità, i visitatori della galleria Nazionale dell’Umbria si muoveranno tra scenari di meraviglia e aspetti più enigmatici di totale smarrimento, terrore, tensione verso l’infinito di fronte alla potenza della natura del XIX secolo, quando si vive l’ultima, intensa stagione della grande pittura di paesaggio. Un approfondimento trasversale riguarderà il mondo animale che vede per la prima volta riconosciuta la sua dignità di creatura vivente proprio grazie a san Francesco.
L’esperienza nella sala immersiva della Galleria Nazionale si concentrerà infine sul Cantico della Creature, con il quale il pubblico potrà confrontarsi per riscoprire il senso di questa preghiera che è anche un’ode alla sublime bellezza.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo edito da Moebius con testi dei curatori e di numerosi studiosi che indagano dei temi più affascinanti, e ancora in parte inedito, della storia delle arti.
Al centro di dipinti, incisioni, disegni, sculture, volumi a stampa di maestri come Beato Angelico, Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, sono le diverse maniere in cui le arti figurative hanno affrontato il rapporto dell’uomo con la natura.
Il percorso vuole pertanto approfondire le differenti sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
Curata da Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, da Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia, la mostra gode del sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi e del contributo della Fondazione Perugia.
Lorenzo Lotto, San Girolamo penitente, 1509, Olio su tavola, Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo “Per gentile concessione della Direzione Musei Nazionali della città di Roma - Castel Sant'Angelo”
"Con questa iniziativa – afferma D’Orazio – la Galleria Nazionale dell’Umbria si conferma museo di livello internazionale, capace di costruire un dialogo con le principali istituzioni museali italiane e straniere. Un ‘fare rete’ che contribuisce non solo alla valorizzazione delle collezioni, ma che è in grado di stimolare studi e ricerche per offrire ai visitatori un’esperienza che sappia parlare a tutti, e dove tutti possono trovare una motivazione per tornare e per consigliarla”.
Per il pubblico in visita prossimamente al percorso espositivo sarà l’occasione per ammirare il Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito eccezionale dal Museo di San Marco di Firenze, o l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello, dalla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il celebre San Girolamo di Piero della Francesca, in arrivo dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dialogherà con lo stesso soggetto dipinto circa cinquant’anni dopo da Lorenzo Lotto, in prestito da Castel Sant’Angelo a Roma, mentre per la prima volta la Crocifissione di Antonello da Messina, dal Brukenthal Museum di Sibiu (in Romania) affiancherà la Crocifissione di Jan van Eyck della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia.
Quattro disegni di Pisanello dal Louvre restituiranno invece l’attenzione naturalistica di questo grande interprete del gotico internazionale, pioniere dell’osservazione scientifica.
Del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, al quale la mostra dedicherà un focus particolare, giungeranno a Perugia due fogli dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. I visitatori potranno comprendere il contributo speciale offerto da Leonardo allo studio del volo degli uccelli attraverso l’osservazione della natura e la sua ricostruzione in forma di macchina.
Paolo Uccello, Miracolo dell’Ostia profanata, 1567-1568, tempera su tavola, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche © MiC, Palazzo Ducale di Urbino – Direzione Regionale Musei Nazionali delle Marche | Foto: © Claudio Ripalti
Prima di fare immergere gli ospiti nella visione idealizzata della natura attraverso i campioni della pittura classicista e barocca, da Annibale Carracci, con la Visione di Sant’Eustachio, a Giovanni Lanfranco, con l’Assunzione della Maddalena dal Museo di Capodimonte a Napoli, il percorso affronterà il tema del valore simbolico degli elementi naturali, esplorato anche da pittori come Dosso Dossi, con la Melissa dalla Galleria Borghese di Roma, Paris Bordon con la Sacra Famiglia dal Brukenthal Museum di Sibiu. Le scoperte scientifiche e astronomiche di inizio Seicento saranno rappresentate dallo straordinario manoscritto del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il pubblico sarà invitato a immergersi nella natura ritratta nei paesaggi tra Seicento e Ottocento da pittori come Nicolas Poussin, William Hamilton, Donato Creti, Claude Lorrain e Giambattista Piranesi, fino a congedarsi di fronte alle acque della Cascata delle Marmore dipinta da Jean-Baptiste Camille Corot.
Beato Angelico, Giudizio Universale, 1425-1430, tempera su tavola, Firenze, Museo di San Marco “Su concessione del Ministero della Cultura - Direzione regionale Musei Nazionali Toscana – Firenze”
Dalla natura intesa come spazio dell’uomo, nella quale si rivela la volontà divina, alle visioni oniriche e immaginifiche di un paesaggio che si mostra nella sua perfezione o mostruosità, i visitatori della galleria Nazionale dell’Umbria si muoveranno tra scenari di meraviglia e aspetti più enigmatici di totale smarrimento, terrore, tensione verso l’infinito di fronte alla potenza della natura del XIX secolo, quando si vive l’ultima, intensa stagione della grande pittura di paesaggio. Un approfondimento trasversale riguarderà il mondo animale che vede per la prima volta riconosciuta la sua dignità di creatura vivente proprio grazie a san Francesco.
L’esperienza nella sala immersiva della Galleria Nazionale si concentrerà infine sul Cantico della Creature, con il quale il pubblico potrà confrontarsi per riscoprire il senso di questa preghiera che è anche un’ode alla sublime bellezza.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo edito da Moebius con testi dei curatori e di numerosi studiosi che indagano dei temi più affascinanti, e ancora in parte inedito, della storia delle arti.
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