Dal 18 febbraio a Lugano
Da Luigi Ghirri a Kirchner, il 2024 del MASI
Luigi Ghirri, Trani, 1981. C-print, CSAC, Università di Parma © Eredi Ghirri
Samantha De Martin
30/01/2024
Mondo - Gli esordi del 2024 al MASI - Museo d'arte della Svizzera italiana vedono protagonista la fotografia.
Se la sede del LAC inaugura la nuova stagione espositiva con un omaggio a Ernst Scheidegger, il grande artista svizzero che ha scritto un importante capitolo della storia della fotografia, l’attenzione all’arte dello scatto si fa internazionale con la personale dedicata a Luigi Ghirri.
Dopo l’omaggio a Ernst Scheidegger (dal 18.02 al 21.07.2024) attraverso un faccia a faccia Giacometti, Dalí, Miró, Ernst, Chagall, artisti immortalati dal fotoreporter e collaboratore della rinomata agenzia Magnum Photos, l’agenda 2024 del MASI guarderà alla fotografia di viaggio. Dall’8 settembre al 26 gennaio, a poco più di trent’anni dalla scomparsa di Luigi Ghirri, il museo di Lugano, nella sede del LAC, dedica una personale all’artista di Scandiano.
Ernst Scheidegger, Allieva della scuola di danza di Madame Rousanne, Parigi, 1955 © Stiftung Ernst Scheidegger-Archiv, Zürich
Luigi Ghirri - Il viaggio. Fotografie 1970-1991 è il titolo del percorso che, attraverso 150 stampe, metterà in luce le diverse prospettive del fotografo italiano sul viaggio, inteso come esperienza, ma anche come dimensione immaginaria. Per questo la mostra, oltre a presentare destinazioni turistiche, spesso immortalate fuori stagione, abbraccerà anche fotografie di mappe, atlanti, cartoline, immagini pubblicitarie.
Concepito come un labirinto espositivo che si dipana tra le “geografie sentimentali” di uno dei pionieri della fotografia del Novecento, il percorso lascerà poi spazio alla ricerca contemporanea più attuale.
Chi visiterà il LAC dal 17 marzo al 18 agosto potrà ammirare Shahryar Nashat. Streams of Spleen, un'installazione immersiva di grande impatto. Per il progetto, concepito per la sala ipogea del MASI, l’artista di Ginevra stravolgerà completamente lo spazio museale e la sua atmosfera intervenendo sul pavimento, sui pilastri, sulle luci e sulle pareti della sala. Tra le opere esposte saranno presenti sculture inedite e un video su uno schermo integrato nell’architettura. Il visitatore sarà chiamato a partecipare alla ricerca dell’artista che pone al centro il corpo umano, nelle sue interazioni e sensazioni, nella sua fragilità e resilienza.
Shahryar Nashat, Untitled, 2023. Frame da un video HD: colore / audio stereo | Courtesy of the artist, Rodeo, Piraeus/London; Gladstone Gallery, New York/Brussels; David Kordansky Gallery, Los Angeles/New York, © the artist
Partendo da interventi sulla percezione fisica, Nashat innescherà una riflessione sulla condizione umana.
Dall’installazione alla scultura. Oltre trenta capolavori realizzati da Alexander Calder tra il 1930 e il 1960, dalle prime astrazioni o sphériques a una magnifica selezione di mobiles, stabiles e standing mobiles di varie dimensioni, arriveranno al LAC in occasione della mostra Calder. Sculpting Time dedicata a uno degli artisti più rivoluzionari del XX secolo. Accadrà dal 5 maggio al 6 ottobre grazie al sostegno della Fondazione Favorita.
Alexander Calder, Quatre systèmes rouges, 1960, Ferro e acciaio verniciato Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek, Denmark. Donation: The New Carlsberg Foundation © 2024 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York
L’ultimo appuntamento del 2024 sarà un approfondimento sulla storia dell’arte del Cantone Ticino e delle collezioni del museo. La mostra Da Davos a Obino. Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau metterà in luce l’influenza che Ernst Ludwig Kirchner ha avuto sullo sviluppo del linguaggio pittorico e scultoreo di matrice espressionista della generazione di giovani artisti svizzeri.
Ernst Ludwig Kirchner, Alpküche (Cucina alpestre), 1918, Olio su tela Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
Dal 17 novembre 2024 al 23 marzo 2025 il pittore tedesco, tra i massimi esponenti del gruppo Die Brücke e, più in generale, dell'espressionismo tedesco, sarà a Lugano con una selezione di una ventina di dipinti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private svizzere ed europee. Il MASI continuerà poi a dare spazio alla creazione contemporanea svizzera.
Da giugno ad agosto si svolgerà a Palazzo Reali la mostra del vincitore o della vincitrice del Bally Artist Award, il premio che ogni anno la Fondazione Bally, in collaborazione con il MASI, assegna a un artista attivo sul territorio elvetico. Da ottobre 2024 a gennaio 2025 le sale del LAC ospiteranno infine la mostra dell’artista zurighese Johanna Kotlaris, vincitrice per il Ticino del Premio Culturale Manor 2024, che concepirà un progetto espositivo per l’occasione.
Leggi anche:
• Cent'anni di Ernst Scheidegger, il fotografo degli artisti
Se la sede del LAC inaugura la nuova stagione espositiva con un omaggio a Ernst Scheidegger, il grande artista svizzero che ha scritto un importante capitolo della storia della fotografia, l’attenzione all’arte dello scatto si fa internazionale con la personale dedicata a Luigi Ghirri.
Dopo l’omaggio a Ernst Scheidegger (dal 18.02 al 21.07.2024) attraverso un faccia a faccia Giacometti, Dalí, Miró, Ernst, Chagall, artisti immortalati dal fotoreporter e collaboratore della rinomata agenzia Magnum Photos, l’agenda 2024 del MASI guarderà alla fotografia di viaggio. Dall’8 settembre al 26 gennaio, a poco più di trent’anni dalla scomparsa di Luigi Ghirri, il museo di Lugano, nella sede del LAC, dedica una personale all’artista di Scandiano.
Ernst Scheidegger, Allieva della scuola di danza di Madame Rousanne, Parigi, 1955 © Stiftung Ernst Scheidegger-Archiv, Zürich
Luigi Ghirri - Il viaggio. Fotografie 1970-1991 è il titolo del percorso che, attraverso 150 stampe, metterà in luce le diverse prospettive del fotografo italiano sul viaggio, inteso come esperienza, ma anche come dimensione immaginaria. Per questo la mostra, oltre a presentare destinazioni turistiche, spesso immortalate fuori stagione, abbraccerà anche fotografie di mappe, atlanti, cartoline, immagini pubblicitarie.
Concepito come un labirinto espositivo che si dipana tra le “geografie sentimentali” di uno dei pionieri della fotografia del Novecento, il percorso lascerà poi spazio alla ricerca contemporanea più attuale.
Chi visiterà il LAC dal 17 marzo al 18 agosto potrà ammirare Shahryar Nashat. Streams of Spleen, un'installazione immersiva di grande impatto. Per il progetto, concepito per la sala ipogea del MASI, l’artista di Ginevra stravolgerà completamente lo spazio museale e la sua atmosfera intervenendo sul pavimento, sui pilastri, sulle luci e sulle pareti della sala. Tra le opere esposte saranno presenti sculture inedite e un video su uno schermo integrato nell’architettura. Il visitatore sarà chiamato a partecipare alla ricerca dell’artista che pone al centro il corpo umano, nelle sue interazioni e sensazioni, nella sua fragilità e resilienza.
Shahryar Nashat, Untitled, 2023. Frame da un video HD: colore / audio stereo | Courtesy of the artist, Rodeo, Piraeus/London; Gladstone Gallery, New York/Brussels; David Kordansky Gallery, Los Angeles/New York, © the artist
Partendo da interventi sulla percezione fisica, Nashat innescherà una riflessione sulla condizione umana.
Dall’installazione alla scultura. Oltre trenta capolavori realizzati da Alexander Calder tra il 1930 e il 1960, dalle prime astrazioni o sphériques a una magnifica selezione di mobiles, stabiles e standing mobiles di varie dimensioni, arriveranno al LAC in occasione della mostra Calder. Sculpting Time dedicata a uno degli artisti più rivoluzionari del XX secolo. Accadrà dal 5 maggio al 6 ottobre grazie al sostegno della Fondazione Favorita.
Alexander Calder, Quatre systèmes rouges, 1960, Ferro e acciaio verniciato Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek, Denmark. Donation: The New Carlsberg Foundation © 2024 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York
L’ultimo appuntamento del 2024 sarà un approfondimento sulla storia dell’arte del Cantone Ticino e delle collezioni del museo. La mostra Da Davos a Obino. Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau metterà in luce l’influenza che Ernst Ludwig Kirchner ha avuto sullo sviluppo del linguaggio pittorico e scultoreo di matrice espressionista della generazione di giovani artisti svizzeri.
Ernst Ludwig Kirchner, Alpküche (Cucina alpestre), 1918, Olio su tela Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
Dal 17 novembre 2024 al 23 marzo 2025 il pittore tedesco, tra i massimi esponenti del gruppo Die Brücke e, più in generale, dell'espressionismo tedesco, sarà a Lugano con una selezione di una ventina di dipinti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private svizzere ed europee. Il MASI continuerà poi a dare spazio alla creazione contemporanea svizzera.
Da giugno ad agosto si svolgerà a Palazzo Reali la mostra del vincitore o della vincitrice del Bally Artist Award, il premio che ogni anno la Fondazione Bally, in collaborazione con il MASI, assegna a un artista attivo sul territorio elvetico. Da ottobre 2024 a gennaio 2025 le sale del LAC ospiteranno infine la mostra dell’artista zurighese Johanna Kotlaris, vincitrice per il Ticino del Premio Culturale Manor 2024, che concepirà un progetto espositivo per l’occasione.
Leggi anche:
• Cent'anni di Ernst Scheidegger, il fotografo degli artisti
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Pisa | A Pisa dal 24 ottobre al 23 febbraio
La Grande onda di Hokusai in arrivo a Palazzo Blu
-
Roma | Un ponte tra Milano e Roma nel segno del contemporaneo
Siglato l’accordo tra Brera e la GNAM. Si parte con “La forza di sognare”, una grande mostra su Mario Ceroli
-
Torino | Dal 17 ottobre al 2 marzo alle Gallerie d’Italia
La natura che resiste negli scatti di Mitch Epstein in mostra a Torino
-
Milano | Dal 18 ottobre al 30 novembre
La modernità dei divisionisti in mostra a Milano. Parla il curatore Niccolò D’Agati
-
Roma | A Roma dal 19 novembre al 9 febbraio
Tra poesia e arte. La “meravigliosa passione” di Giovan Battista Marino in arrivo alla Galleria Borghese
-
Venezia | Dal 12 ottobre 2024 al 3 marzo 2025
Op Art: Marina Apollonio alla Collezione Peggy Guggenheim