Dal 26 maggio all'11 settembre 2016

Sessant'anni di Pirellone

Nel cantiere del Pirellone
 

L. Sanfelice

26/05/2016

Milano - Era il 12 luglio di sessant'anni fa quando venne deposta la prima pietra del grattacielo Pirelli. Ormai il palazzo è un simbolo per i milanesi che affettuosamente lo chiamano il Pirellone.

Per celebrare l’anniversario e la lunga storia dell’opera progettata da Giò Ponti, Giuseppe Valtolina, Pier Luigi Nervi, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Rinardi e Egidio Dell'Orto, il Consiglio regionale, che è insediato nell’edificio, presenta una mostra realizzata con la collaborazione della Triennale di Milano e della Fondazione Pirelli.
Grazie all’esposizione, il pubblico ripercorrerà e differenti età del complesso simbolo di sviluppo industriale ed economico del dopoguerra attraverso fotografie, disegni, documenti e contributi video.
 
L’immagine incaricata di aprire il percorso allestito al 26esimo piano ritrae Leonardo Pirelli insieme a Ponti ai piedi del cantiere. Alla vertiginosa crescita del corpo architettonico in verticale, tecnicamente avanzata nella sua esecuzione, seguono le fasi evolutive di una vita costellata di eventi significativi come il passaggio nelle mani pubbliche, e a volte dolorosi come il momento in cui un aereo si abbattè proprio sul 26esimo piano provocando la morte di due persone.

In quella occasione, oltre ad elaborare il lutto il grattacielo divenne il vivaio per uno straordinario restauro del “moderno” capace di suturare la profonda ferita apertasi nel fianco ed estrarne nuove prospettive di futuro.


Consulta anche:
Guida d'arte di Milano 

 
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