A Palazzo Morando fino al 9 febbraio

Milano anni '60. Fotografia e design raccontano un decennio irripetibile

Lucio Fontana nel suo studio © Archivio Carlo Orsi
 

Francesca Grego

15/11/2019

Milano - Dopo Milano e la mala (21017) e Milano e il cinema (2018), prosegue il viaggio fotografico di Palazzo Morando nella storia di una città iniziato nel 2013 con Milano tra le due guerre. A finire sotto i riflettori questa volta sono i favolosi anni Sessanta, che cambiarono il volto del capoluogo lombardo con il boom economico ma anche con un'irripetibile stagione di creatività.
Scatti d'autore e rare immagini d'archivio documentano in sei sezioni un decennio memorabile nelle sue diverse sfaccettature. Contribuiscono a restituirne l'atmosfera manifesti, riviste d'epoca, arredi e oggetti di design originali.

E così, mentre lo skyline urbano assume un aspetto contemporaneo con il Pirellone e la Torre Velasca, i Beatles e i Rolling Stones sbarcano in una città dove i jazz club frequentati da star del calibro di Billie Holiday, Duke Ellington, Thelonius Monk, Chet Baker convivono con i cabaret animati da Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.
Lucio Fontana e Piero Manzoni sono le punte di diamante di una scena artistica in pieno fermento e il design emerge già come tratto distintivo della creatività meneghina: Bruno Munari, Vico Magistretti, Marco Zanuso, Gio Ponti sono solo alcuni dei nomi di spicco in un panorama che vede farsi strada aziende destinate a lasciare il segno nel mondo, da Artemide a Kartell.

Nell'era del miracolo italiano le nuove icone della pubblicità si mescolano alle immagini della quotidianità urbana, mentre salgono alla ribalta i germi della contestazione studentesca e operaia. Il sogno è destinato a concludersi nel 1969 con la strage di Piazza Fontana, raccontata in mostra da oggetti, fotografie e documenti originali, ma Milano è ormai un nodo nevralgico sulla mappa creativa ed economica del paese e del mondo.

A cura di Stefano Galli, Milano Anni '60. Storia di un decennio irripetibile è stata realizzata con la collaborazione di Comune di Milano I Cultura, il patrocinio di Regione Lombardia e Polizia di Stato, che ha fornito preziose fotografie e documenti d'epoca. Sarà visitabile a Palazzo Morando fino al 9 febbraio. 

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