Dal 1 al 19 aprile con accesso gratuito
La prima volta del Caravaggio a Monza
San Francesco in meditazione, Caravaggio
L. Sanfelice
23/03/2015
Milano - Il Serrone di Villa Reale di Monza attende l’arrivo del "San Francesco in Meditazione", tela proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Carpineto Romano che rappresenta il santo di Assisi con il teschio tra le mani e che è stata definitivamente attribuita al Caravaggio nel 2000 grazie agli studi compiuti da Rossella Vodret, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, che però hanno solo in parte sollevato i dubbi relativi al doppione della Chiesa di Santa Maria Immacolata, ricondotto invece alla mano di un allievo.
L’opera che fa parte del patrimonio del Fondo degli Edifici di Culto ed è conservata a Roma, in deposito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, sarà esposta per la prima volta nel capoluogo brianzolo dal 1 al 19 aprile.
Negli spazi dell’orangerie progettata dal Piermarini, il pubblico potrà ammirarla gratuitamente in un allestimento che, oltre a contestualizzare storicamente il dipinto databile fra 1605 e 1606 - proprio al termine del periodo romano del Merisi, costretto alla latitanza dopo l’episodio di Campo Marzio (1606, appunto) -, trasmetterà ai visitatori le ragioni e il valore degli studi che hanno condotto all’attribuzione, soffermandosi sull’importanza e sull’essenzialità della composizione del quadro.
Parallelamente la mostra dedicherà un excursus alla figura del Santo e le informazioni troveranno finalmente sintesi e culmine al cospetto dell’ospite d'onore.
Per approfondimenti:
La Villa Reale di Monza, un gioiello che rinasce
San Francesco in meditazione: Caravaggio o no?
L’opera che fa parte del patrimonio del Fondo degli Edifici di Culto ed è conservata a Roma, in deposito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, sarà esposta per la prima volta nel capoluogo brianzolo dal 1 al 19 aprile.
Negli spazi dell’orangerie progettata dal Piermarini, il pubblico potrà ammirarla gratuitamente in un allestimento che, oltre a contestualizzare storicamente il dipinto databile fra 1605 e 1606 - proprio al termine del periodo romano del Merisi, costretto alla latitanza dopo l’episodio di Campo Marzio (1606, appunto) -, trasmetterà ai visitatori le ragioni e il valore degli studi che hanno condotto all’attribuzione, soffermandosi sull’importanza e sull’essenzialità della composizione del quadro.
Parallelamente la mostra dedicherà un excursus alla figura del Santo e le informazioni troveranno finalmente sintesi e culmine al cospetto dell’ospite d'onore.
Per approfondimenti:
La Villa Reale di Monza, un gioiello che rinasce
San Francesco in meditazione: Caravaggio o no?
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Dal 7 marzo a Palazzo Reale
Collezionare il presente. I capolavori della raccolta Iannaccone si svelano a Milano
-
Firenze | La Galleria dell’Accademia festeggia i 550 anni dell’artista
Buon compleanno Michelangelo!
-
Milano | Fino al 29 giugno a Palazzo Reale
Art Déco, un sogno moderno in mostra a Milano
-
Dal 3 al 9 marzo sul piccolo schermo
La settimana dell’arte in tv, da Nan Goldin, tra dolore e bellezza, al Leone di Venezia
-
Roma | Fino al 6 luglio
Dal mondo a Roma. A Palazzo Barberini Caravaggio superstar
-
Sabato 22 e domenica 23 marzo
Da Palazzo Farnese alla Torre Libeskind, 750 luoghi da scoprire con le Giornate FAI di primavera