Pinacoteca di Brera

Cerotti anti gelo sulle opere d’arte

Donato Bramante, Cristo alla Colonna, 1480-1490 circa. Pinacoteca di Brera, Milano
 

Francesca Grego

16/01/2017

Milano - Il freddo secco degli ultimi giorni non giova all’arte. Dopo il notevole abbassamento delle temperature registrato a Milano nella prima settimana di gennaio, cinquanta preziosi dipinti su tavola della Pinacoteca di Brera sono stati posti in sicurezza con l’applicazione di speciali velinature nei punti più sensibili, come le giunture fra le assi. A mettere in pericolo le opere, i valori di umidità relativa, scesi sotto la soglia richiesta dagli standard museali in concomitanza con le condizioni meteorologiche.

Solo per due tavole è stato necessario il trasferimento in laboratorio per un più incisivo intervento di fissaggio. Si tratta delle Storie della vita di San Girolamo, di Lazzaro Bastiani, e del Cristo alla colonna del Bramante, già in condizioni critiche.
“Abbiamo immediatamente fatto una ricognizione delle opere sia esposte sia conservate in deposito”, ha dichiarato il direttore James Bradburne, “Successivamente abbiamo applicato delle veline per proteggere i punti più delicati dove si sono verificati dei piccoli sollevamenti della pellicola pittorica, per impedire il danno della perdita di colore, fermandolo ed evitando cadute. Siamo, forse, l’unico museo nel Paese che poteva reagire con tanta tempestività, grazie alla operatività dell’equipe dei restauratori”. 

Storici, tecnici, custodi proseguono nelle operazioni di monitoraggio sul patrimonio della Pinacoteca. Le condizioni delle sale sono costantemente controllate sotto la supervisione di Siemens, che da anni gestisce l’impianto di climatizzazione di Brera, mentre cinque umidificatori supplementari sono stati noleggiati per affrontare i rigori dell’inverno.
Proprio come i cerotti dalle ferite, le velinature saranno infine rimosse, non appena si sarà verificato il rientro della pellicola.

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