A Milano dal 6 dicembre al 9 febbraio
Cent'anni di Emilio Vedova a Palazzo Reale
Vedova al Ciclo degli Oltre, Emilio Vedova, Palazzo Reale, Milano
Francesca Grego
06/12/2019
Milano - “Dipingere vuol dire trovarsi sempre senza fissa dimora, con i diavoli alle spalle che spingono avanti la tua mano, il tuo braccio, tutto il tuo corpo. Chissà che cosa si registra alla fine sulla tela: sgorbi, lava, sesso, impossibilità, sbarre, segni... Un territorio imprendibile che mi cambia in continuazione davanti agli occhi come fosse abitato da un animismo tremendo”. Avrebbe compiuto 100 anni lo scorso agosto Emilio Vedova e Milano lo festeggia con una grande mostra a Palazzo Reale.
Figura chiave del contemporaneo non solo in Italia, l'artista veneziano ha attraversato l'ultimo secolo con il pennello caparbiamente stretto in mano, la passione per l'insegnamento, l'energia di una ricerca intima e dispendiosa, protesa fuori dalla tela per confrontarsi con lo spazio e dare voce al movimento con segni vibranti come “nervi tesi”. L'allestimento milanese prova a restituirne lo spirito radicale nella storica Sala delle Cariatidi con un intervento ambientale progettato dallo studio Alvisi Kirimoto di Roma. Qui una struttura luminosa che attraversa la stanza e un muro lungo 30 metri sfidano le architetture del passato, creando, come avrebbe detto Vedova, “uno scontro di situazioni”. Il vuoto – metaforicamente parlando – è fatto: circa 60 opere si mostrano in tutta la loro forza scenografica dal pavimento alle pareti, ripercorrendo tappa dopo tappa il lungo cammino di un pittore sui generis. Dall'arte espressionista e informale, dai Plurimi degli anni Sessanta ai Tondi e ai Dischi degli Ottanta, fino ai lavori più recenti, ci muoviamo tra grandi tele colorate, sculture e installazioni, riscoprendo pietre miliari come il ciclo Absurdes Berliner Tagebuch (1964). E per chi desidera approfondire la storia di Vedova, la Sala del Piccolo Lucernario ha in serbo un'accurata cronologia di fatti, immagini e dichiarazioni poetiche affiancate a opere rappresentative.
A cura di Germano Celant, la mostra non è l'unico omaggio all'artista approntato per quest'anno. “L'esposizione a Palazzo Reale corona il lavoro della Fondazione per celebrare il centenario dallla nascita di Emilio Vedova”, spiega Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, in prima linea tra i promotori del progetto. “Alla pubblicazione del prestigioso volume Vedova De America, edito da Skira, ha fatto seguito la mostra Emilio Vedova by Georg Baselitz, curata dal grande pittore tedesco nel Magazzino del Sale a Venezia”, continua Bianchini: “Altra tappa importante, la produzione del film Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio per la regia di Tomaso Pessina, con la lettura dei diari del pittore da parte di Toni Servillo, che è stato presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia”. A tutto questo si affianca il ritorno di Pagine di diario del 1960, nella stessa veste grafica voluta dal maestro per i suoi scritti, ora edito da Marsilio Editori, che sta per pubblicare anche una nuova monografia: immagini delle opere in alta risoluzione, fotografie personali e testi originali dell'artista scandiranno un viaggio completo nella ricerca di Vedova e nelle sue inesauribili sperimentazioni.
Promossa da Comune Milano Cultura, Palazzo Reale e Fondazione Vedova, con il sostegno di Generali Valore Cultura, la mostra Emilio Vedova sarà visitabile a Milano da oggi, 6 dicembre, al 9 febbraio 2020.
Leggi anche:
• Emilio Vedova, un film per raccontare l'artista
Figura chiave del contemporaneo non solo in Italia, l'artista veneziano ha attraversato l'ultimo secolo con il pennello caparbiamente stretto in mano, la passione per l'insegnamento, l'energia di una ricerca intima e dispendiosa, protesa fuori dalla tela per confrontarsi con lo spazio e dare voce al movimento con segni vibranti come “nervi tesi”. L'allestimento milanese prova a restituirne lo spirito radicale nella storica Sala delle Cariatidi con un intervento ambientale progettato dallo studio Alvisi Kirimoto di Roma. Qui una struttura luminosa che attraversa la stanza e un muro lungo 30 metri sfidano le architetture del passato, creando, come avrebbe detto Vedova, “uno scontro di situazioni”. Il vuoto – metaforicamente parlando – è fatto: circa 60 opere si mostrano in tutta la loro forza scenografica dal pavimento alle pareti, ripercorrendo tappa dopo tappa il lungo cammino di un pittore sui generis. Dall'arte espressionista e informale, dai Plurimi degli anni Sessanta ai Tondi e ai Dischi degli Ottanta, fino ai lavori più recenti, ci muoviamo tra grandi tele colorate, sculture e installazioni, riscoprendo pietre miliari come il ciclo Absurdes Berliner Tagebuch (1964). E per chi desidera approfondire la storia di Vedova, la Sala del Piccolo Lucernario ha in serbo un'accurata cronologia di fatti, immagini e dichiarazioni poetiche affiancate a opere rappresentative.
A cura di Germano Celant, la mostra non è l'unico omaggio all'artista approntato per quest'anno. “L'esposizione a Palazzo Reale corona il lavoro della Fondazione per celebrare il centenario dallla nascita di Emilio Vedova”, spiega Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, in prima linea tra i promotori del progetto. “Alla pubblicazione del prestigioso volume Vedova De America, edito da Skira, ha fatto seguito la mostra Emilio Vedova by Georg Baselitz, curata dal grande pittore tedesco nel Magazzino del Sale a Venezia”, continua Bianchini: “Altra tappa importante, la produzione del film Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio per la regia di Tomaso Pessina, con la lettura dei diari del pittore da parte di Toni Servillo, che è stato presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia”. A tutto questo si affianca il ritorno di Pagine di diario del 1960, nella stessa veste grafica voluta dal maestro per i suoi scritti, ora edito da Marsilio Editori, che sta per pubblicare anche una nuova monografia: immagini delle opere in alta risoluzione, fotografie personali e testi originali dell'artista scandiranno un viaggio completo nella ricerca di Vedova e nelle sue inesauribili sperimentazioni.
Promossa da Comune Milano Cultura, Palazzo Reale e Fondazione Vedova, con il sostegno di Generali Valore Cultura, la mostra Emilio Vedova sarà visitabile a Milano da oggi, 6 dicembre, al 9 febbraio 2020.
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