Il 16 luglio a Marina di Pietrasanta
Sgarbi porta in scena “Caravaggio”
La Conversione di San Paolo, Caravaggio
L. Sanfelice
14/07/2015
Lucca - L’anteprima nazionale avrà luogo al Festival La Versiliana giovedì 16 luglio alle 21,30. Marina di Pietrasanta sarà dunque la prima quinta dello spettacolo teatrale “Caravaggio” scritto e interpretato da Vittorio Sgarbi.
Il critico e storico dell’arte racconterà la storia di Michelangelo Merisi, in un evento arricchito dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore curate da Tommaso Arosio, per la regia di Angelo Generali.
"Caravaggio è doppiamente contemporaneo” spiega Sgarbi, “è contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un'epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un'attualizzazione, un'interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio".
I biglietti per lo spettacolo della durata di 1 ora e 30 minuti si possono acquistare anche online. Dal prossimo ottobre l’opera sarà poi in tournée nei più importanti teatri d'Italia.
Per approfondimenti:
Milo Manara incontra Caravaggio
Il critico e storico dell’arte racconterà la storia di Michelangelo Merisi, in un evento arricchito dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore curate da Tommaso Arosio, per la regia di Angelo Generali.
"Caravaggio è doppiamente contemporaneo” spiega Sgarbi, “è contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un'epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un'attualizzazione, un'interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio".
I biglietti per lo spettacolo della durata di 1 ora e 30 minuti si possono acquistare anche online. Dal prossimo ottobre l’opera sarà poi in tournée nei più importanti teatri d'Italia.
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